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Alcune cosette che solo chi è uno shipper incallito può capire

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Il mondo degli shipper, coloro che shippano (shippare, dal to ship = desiderare l’esistenza di una coppia), è un mondo duro da vivere. Gli shipper hanno seri problemi a controllare i propri feels, basta poco per iniziare l’arte della devozione di una coppia -anche se magari questa non avrà mai un futuro.
Per questo motivo, per noi shipper, la realtà è un posto difficile.

#1. Innanzitutto accade che si cominci a tifare per coppie improbabili, coppie che ai nostri occhi da telefilm addicted sarebbero perfette insieme ma che poi, razionalmente, NO (o forse si?)
Prendiamo ad esempio le Swanqueen: insomma, Emma e Regina sono assolutamente perfette insieme. HANNO GIA’ ADDIRITTURA UN FIGLIO IN COMUNE, COME SI FA A NON SHIPPARLE?

Il punto è che capita che ogni tanto la cosa prenda il sopravvento sulla nostra vita.

#2. Accade che la ship in questione -che, mannaggia, se poi diventa OTP è la fine- risulta essere sostanza prima delle nostre battaglie col mondo.
Quanti di voi si son trovati protagonisti di una shipwar?
Ricordo il fervore e il costante astio tra i Klainers e i Brittana: ah, che bei tempi. Che poi voglio dire, fondamentalmente, che senso ha una shipwar tra queste due ship? Insomma, non condividono nessun partner.
Il problema reale, così come accade nel fandom di The 100, avviene quando la shipwar si fa seria e contesa poichè al centro della guerra c’è un personaggio: BELLARKE VS CLEXA, una delle battaglie più rumorose degli ultimi tempi in cui Clarke è preferita chi con Bellamy e chi con Lexa.

#3. Ma non abbiamo ancora toccato il tasto più dolente: le ship nella realtà. Voglio dire, finchè questa ossessione rimane circoscritta al mondo delle serie tv è perlomeno gestibile. Ma quando la mania del shippatore compulsivo approda anche alla realtà E’ TRAGICA.
Seguono sedute di stalking su tutti i social per trovare le foto, i tweet, i post, tutto ciò che di compromettente si possa utilizzare per dimostrare la veridicità di una data ship -che magari è solo nella nostra testa.