9) Did you do this? No, you did it!
Il settimo episodio, Sei stato tu? No, tu!, rappresenta l’essenza di Fargo: nessuno può fidarsi di nessuno e anzi, tutti sono pronti a scaricare le proprie colpe per riuscire a farla franca. L’episodio vede due situazioni simili: da un lato, Mike di Kansas City viene scaricato dalla organizzazione per cui lavora e viene deciso il suo assassinio, da cui comunque riesce a scampare; mentre nella famiglia Gerhardt, uno dei fratelli, Bear, rapisce la nipote Simone e la uccide perchè aveva capito che quest’ultima intratteneva una relazione con Mike, della fazione rivale. La mancanza di fiducia, dunque, è alla base della puntata e la domanda che crea il titolo è implicitamente una accusa reciproca, da cui i personaggi rischiano di non venire mai fuori: infatti, l’indiano Ohanzee è il prossimo che sconvolgerà le carte in tavola, ribellandosi ai Gerhardt.
10) The castle
Il castello, nona e penultima puntata, chiude questa nostra indagine su Fargo e sui suoi significati nascosti. Questa è, senza alcun dubbio, la puntata più movimentata dell’intera stagione: viene infatti descritto il famoso Massacro di Sioux Falls. La voce narrante (niente poco di meno che Martin Freeman, il Lester Nygaard della prima stagione) lo descrive come uno degli eventi criminali più sanguinosi della storia americana. Il castello, di fatto, crolla: tutta la famiglia Gerhardt viene uccisa (in particolare Bear ad opera di Lou, dopo essersi distratto per la visione di un U.F.O.) Mike Milligan arriva sul posto a fatti già compiuti e riesce a fuggire, mentre l’indiano continua ad inseguire Ed e Peggy. Il castello del massacro di Fargo, dunque, si compie definitivamente in questa puntata: l’ultima, infatti, lascerà più spazio alle riflessioni che agli eventi, portando lo spettatore a pensare con piacere alle assurdità alle quali ha appena assistito.