Non manca poco all’uscita della quarta stagione di Fargo. Dovrebbe essere lanciata in una data imprecisata del 2020. La realizzazione del nuovo capitolo del capolavoro drammatico/noir di Noah Hawley non era affatto scontata. Quindi le aspettative sono veramente alte e il compito di Fargo 4 sarà veramente arduo: continuare a mantenere uno standard qualitativo molto alto.
Per scoprire se ci riuscirà, anche se abbiamo molta fiducia, dovremo aspettare ancora un po’.
Da qualche ora FX ha reso noto il cast completo. Solo Chris Rock era stato annunciato ufficialmente. Gli altri attori che saliranno a bordo del progetto sono (tra parentesi mettiamo i nomi dei personaggi che interpreteranno): Jack Huston (Odis Weff), Jason Schwartzman (Josto Fadda), Ben Whishaw (Rabbi Milligan), Jessie Buckley (Oraetta Mayflower), Andre Bird (Thurman Smutney), Anji White (Dibrell Smutney), Jeremie Harris (Leon Bittle), Emyri Crutchfield (Ethelrida Pearl Smutney) e Amber Midthunder (Swanee Capps).
Ma la vera sorpresa trapelata dal recente annuncio è il coinvolgimento di ben 3 attori italiani: Gaetano Bruno (Non uccidere, 1992, 1993), Francesco Acquaroli (Samurai in Suburra e Renato Proietti in Romanzo Criminale) ma soprattutto Salvatore Esposito, il nostro caro Genny Savastano di Gomorra.
Una scelta molto curiosa, per niente scontata, e un’occasione molto importante per i nostri compaesani di interfacciarsi con le produzioni d’oltreoceano (anche se non è la prima volta che gli italiani approdano in serie tv straniere, qui li elenchiamo). Lavorare a una serie dal notevole impatto culturale come Fargo rappresenta un punto d’arrivo molto importante per qualsiasi attore.
Fargo 4 sarà ambientata negli anni ’50 a Kansas City, Missouri.
Al centro della trama abbiamo due famiglie mafiose rivali, una afroamericana e una italiana. Chris Rock interpreterà il capo della prima. Per placare il fuoco dell’odio che arde tra i due i clan i rispettivi capifamiglia decidono di utilizzare un metodo abbastanza inusuale. Infatti le due fazioni dovranno scambiarsi i figli e crescerli come se fossero i loro. Il tutto, come facilmente intuibile, si reggerà su un filo molto sottile. Filo che si spezzerà quando il boss mafioso a capo di tutta la criminalità locale muore in seguito a un’operazione chirurgica finita male. Gli scenari tragicomici che possono scaturire da una situazione del genere sono illimitati e perfettamente consoni allo stile e alla radice noir di Fargo.