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L’incapacità di riconoscersi di Stella e Beatrix

Fate
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ATTENZIONE: L’articolo che segue contiene SPOILER sulla prima e sulla seconda stagione di Fate: The Winx Saga

Fate: The Winx Saga ha fatto il proprio ritorno su Netflix con la seconda stagione, riprendendo il racconto delle vicende delle giovani studentesse di Alfea. Anche questo secondo atto della serie ha confermato il successo della prima, ottenendo un buon riscontro in termini di pubblico. Fate ha continuato a esplorare gli angoli dell’Oltre Mondo, i poteri delle protagoniste e la loro lotta contro le forze del male, ma ha anche approfondito in questi nuovi episodi alcune tematiche più profonde, secondarie nello svolgimento della trama, ma di spicco sul piano riflessivo.

La caratterizzazione dei personaggi ha disseminato qui e lì spunti intriganti, ma sicuramente la dinamica più interessante è quella che riguarda due personaggi al limite come Beatrix e Stella. Le due fate si trovavano, al termine della prima stagione, in teoria su versanti opposti degli schieramenti creatasi: nella classica dicotomia tra bene e male che si forma in serie di questo tipo, Beatrix ha fatto parte del team dei cattivi, Stella si è invece schierata sul fronte opposto. Tuttavia, sin da subito le due si sono riconosciute in una situazione di ambivalenza, non tanto per inclinazioni personali, ma più per trascorsi vissuti. Muovendosi sul filo sottile che separa i due schieramenti, Beatrix e Stella si sono incontrate, incrociando i loro percorsi, ma non sono riuscite a riconoscersi e hanno dato vita a un chiasmo narrativo ed emotivo particolarmente intrigante, che ha portato a un finale tragico e merita un approfondimento dedicato.

Gli schieramenti di Fate e i percorsi incrociati

La serie Netflix si costruisce intorno a un apparato fantasy young adult che presuppone degli schemi narrativi ben precisi. Uno dei più evidenti, come detto, è quella dell’identificazione di due fronti ben delineati, quello del bene e quello del male, che si danno battaglia. Capita spesso, però, che sulle linee di confine di questi schieramenti si muovano delle figure controverse, quasi ambivalenti, capaci di saltellare qua e là a seconda della situazione. È il caso di Beatrix, una delle studentesse di Alfea che soprattutto nella seconda stagione della serie flirta parecchio col gruppo dei buoni, dopo essere stata nella prima stagione una delle antagoniste principali delle Winx.

L’ambivalenza di Beatrix è particolarmente evidente e si consuma nei suoi frequenti cambi di fazione, incentivati sia da mutamenti di condizione, ma anche da dei trascorsi traumatici. L’unico obiettivo della fata è quello di scoprire la verità sulle proprie origini. Beatrix è un’orfana e cerca disperatamente una famiglia. Vuole rintracciare le proprie radici ed è disposta a tutto per farlo. Per lei, dunque, non contano ideologie, lealtà, compromessi: tutto ruota intorno alla sua missione e in tal senso si configura la sua ambivalenza, come un retaggio del passato che Beatrix vuole riscattare e come un’arma per ottenere ciò che desidera.

L’ambivalenza di Stella è invece più sottile. La principessa di Solaria è, sin da subito, la più distaccata del gruppo delle Winx. Fatica inizialmente a legare con le altre e globalmente risulta la meno coinvolta nelle attività collettive. Emerge in Stella una sorta d’incompatibilità caratteriale con le altre fate, figlia dell’educazione e della discendenza che ha ricevuto. Stella scappa con forza dalla sua natura di principessa, fugge da una famiglia opprimente, da un destino prestabilito, da oneri e doveri che derivano dal peso della corona. Corre via dalla sua famiglia, ne cerca un’altra dove può essere sé stessa e all’apparenza la trova nelle Winx, ma in realtà il suo percorso è un altro.

I destini di Beatrix e Stella sono incrociati. Entrambe cercano disperatamente una famiglia, la prima per assenza, la seconda per sovraesposizione. Le loro motivazioni finiscono per sovrapporsi, con metodi diversi entrambe perseguono il proprio obiettivo, concretizzano la loro fuga, e correndo si scontrano a metà strada. Partendo da due punti diversi, le due raggiungono la stessa meta, eppure proprio nel momento in cui ottengono ciò che disperatamente volevano, non riescono a riconoscere il compimento del loro percorso.

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Fate ciece e ostinate

Nel corso della seconda stagione s’instaura un rapporto spontaneo e sincero tra Beatrix e Stella. Le due si trovano per caso, figlie delle stesse difficoltà. Incomprese, private della loro magia, l’una riconosce la sofferenza dell’altra. La dinamica che le porta ad avvicinarsi è una delle più appassionanti dell’intera costruzione della serie di Netflix e la concretizzazione della parabola, o meglio il suo fallimento, è uno degli snodi riflessivi più potenti di Fate.

Dopo essersi trovate, Beatrix e Stella si perdono. A rompere questo legame è sostanzialmente l’ostinatezza di Beatrix e la sua incapacità di rendersi conto di aver trovato ciò che disperatamente stava cercando. La fata, nel corso della stagione, è stata privata della sua magia e per recuperarla si allea con Sebastian, la strega del sangue che le aveva portato via il suo dono e che conserva le preziose informazioni sulle origini di Beatrix. La fata, dunque, riparte a testa bassa per la sua strada, tradisce Stella e manda in frantumi quel legame profondo che si era creato. La cecità di Beatrix si esprime tutta in uno scambio di battute. “Te l’ho detto che avrei fatto di tutto per sopravvivere”. Così Beatrix spiega il suo voltafaccia e racconta a Stella di aver scoperto di avere delle sorelle. La sua crociata è giunta a termine, la verità è svelata. Ma la principessa gliene propina un’altra ancora più dura. “Avevi me” ribatte Stella, quando Beatrix le rivela di aver finalmente trovato una famiglia.

Qui c’è tutto il dramma di questo rapporto. La riflessione ruota intorno alla ricerca delle radici e alla cieca difesa delle proprie convinzioni. Quando ha finalmente trovato ciò che ha sempre cercato per una vita, Beatrix non se n’è resa conto, perché ha voluto proseguire nella strada idealizzata, senza soppesare l’approdo a cui era giunta. Nel finale la fata ha barattato due ipotetiche sorelle con una concreta. Si è ritrovata con nulla tra le mani, una verità in cambio di una realtà. La conoscenza al posto della concretezza. Il rimpianto in luogo della felicità. L’incapacità di guardare è costata tutto a Beatrix.

Il percorso tragico di Stella e Beatrix in Fate

Nel finale c’è tutta la tragedia, intesa nel senso più classico del termine. Beatrix si riscatta, si sacrifica per la sua amica e muore, risultando decisiva però nello sconfiggere Sebastian. Il finale tragico è tremendamente coerente col percorso narrativo, perché dopo aver scoperto la verità sulle sue origini Beatrix ha terminato il suo tragitto nella serie di Netflix. Compiuta la propria missione, la fata si lascia andare e si regala l’ultimo istante di grande dignità, riuscendo finalmente a riconoscere che quella famiglia che ha trovato non è composta da quelle due sorelle tratteggiate da Sebastian, ma da Stella, l’amica che in carne e ossa era lì a rischiare la sua vita.

C’è il riscatto nel finale, e immaginiamo anche che il percorso di Beatrix in realtà sia tutt’altro che finito visto che le scene conclusive lasciano presagire un ritorno in vita della fata, ma a dispetto di qualunque cosa succederà in futuro, la sua parabola di queste due stagioni termina con questo finale dolceamaro. Ciò che avverrà dall’ipotetica terza stagione costituirà un cammino completamente nuovo.

Il riscatto con cui si conclude la vita di Beatrix è però solo la punta patinata di un iceberg pieno di rimpianti. Non solo per lei, ma anche per Stella, perché nei pochi istanti passati con la nuova amica ha mostrato molte più affinità con lei che col restante gruppo delle Winx. Anche la principessa aveva finalmente trovato la famiglia che cercava, la persona che la capisse e le riempisse quel vuoto personale troppo evidente, che le altre amiche proprio non riuscivano a colmare. Poi tutto le è sfuggito di mano, per la cecità di Beatrix e per la sua ostinata convinzione.

Beatrix e Stella sono state le protagoniste di un percorso molto interessante nella serie di Netflix. Un tragitto incrociato e invertito, mosso da esigenze opposte, ma convogliato nella medesima destinazione. Una parabola che sembrava portare a un approdo ideale, ma le loro traiettorie, invece di fermarsi quando si sono incrociate hanno proseguito la loro corsa, facendosi molto male quando sono arrivate a destinazione. Ha vinto l’incapacità di riconoscersi, ha vinto la cecità, ha vinto la testarda caparbia. Hanno perso, tanto, Beatrix e Stella.