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10 grandi registi che hanno ottenuto una sola nomination nella storia degli Oscar

il cigno nero, una scena con Natalie Portman
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Nel corso della storia degli Oscar, molti registi del cinema hanno ottenuto numerose nomination, consolidando la loro posizione nell’olimpo cinematografico. Tuttavia, alcuni cineasti di grandissimo talento hanno ricevuto un solo riconoscimento dall’Academy, nonostante abbiano lasciato un’impronta nell’industria cinematografica. In questa lista vediamo insieme dieci grandi registi che, sorprendentemente, sono stati nominati una sola volta per il premio di Miglior Regista. Alcuni di loro hanno vinto l’ambita statuetta, mentre altri sono stati ingiustamente snobbati anche negli anni successivi.

Dall’inconfondibile stile di Akira Kurosawa all’innovazione tecnica di Paul Greengrass, passando per il lirismo di Robert Mulligan e l’energia di Fernando Meirelles, questi registi hanno regalato al pubblico capolavori assoluti. Eppure, nonostante il loro contributo al cinema, l’Academy li ha celebrati solo in un’unica occasione. Un paradosso che evidenzia come il valore di un regista non si misuri soltanto attraverso il numero di nomination ricevute, ma anche con l’impatto che le loro opere hanno avuto sul pubblico e sulla critica.

Ecco 10 grandi registi del cinema che hanno ottenuto una sola nomination agli Oscar.

1) Akira Kurosawa – Ran (1985)

Akira Kurosawa con Ran, considerato universalmente uno dei più grandi registi di tutti i tempi,
Fonte: Prime Video

Akira Kurosawa, considerato universalmente uno dei più grandi registi di tutti i tempi, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del cinema. Con il suo stile inconfondibile, la sua capacità di narrare storie universali e la sua innovativa tecnica visiva, ha influenzato generazioni di cineasti in tutto il mondo, da George Lucas a Martin Scorsese. I suoi film, spesso caratterizzati da una narrazione epica e da una straordinaria profondità filosofica, hanno ridefinito il linguaggio cinematografico, portando la cultura giapponese all’attenzione del pubblico internazionale. Nonostante il suo contributo inestimabile alla settima arte, Kurosawa ha ricevuto una sola nomination all’Oscar come miglior regista, per Ran nel 1985 (puoi trovarlo qui).

Tra i più grandi registi del cinema che non hanno ricevuto meriti

Quest’ultimo è un’opera grandiosa, un adattamento epico di Re Lear di William Shakespeare, caratterizzato da una spettacolare estetica visiva, una messa in scena imponente e alcune delle più straordinarie scene di battaglia mai realizzate. La sua regia magistrale trasforma la tragedia shakespeariana in una riflessione universale sul potere, il destino e la fragilità dell’uomo. Sebbene l’Academy lo abbia riconosciuto solo in quella singola occasione, il suo lascito è immenso. Opere come I sette samurai, Rashomon e Yojimbo hanno ispirato innumerevoli remake, adattamenti e omaggi, dimostrando quanto la sua visione abbia plasmato il cinema moderno. Kurosawa non è stato solo un maestro del cinema giapponese, ma un autore il cui impatto trascende i confini culturali, rendendolo una figura imprescindibile nella storia della cinematografia mondiale.

2) Howard Hawks – Sergeant York (1941)

Howard Hawks è stato uno di quei registi del cinema che hanno davvero plasmato la Golden Age di Hollywood

Howard Hawks è stato uno di quei registi che hanno davvero plasmato la Golden Age di Hollywood, regalandoci film che ancora oggi sono considerati pietre miliari del cinema. Ha diretto classici assoluti come Il grande sonno, con Humphrey Bogart e Lauren Bacall, Un dollaro d’onore, uno dei migliori western di sempre, e Gli uomini preferiscono le bionde, che ha reso immortale Marilyn Monroe con il suo “Diamonds Are a Girl’s Best Friend”. Eppure, nonostante questa carriera stellare e una versatilità fuori dal comune, l’Academy gli ha concesso una sola nomination all’Oscar come miglior regista. È successo nel 1941 con Sergeant York, un biopic sulla Prima Guerra Mondiale con Gary Cooper nei panni di un eroe di guerra riluttante.

Ora, Hawks era uno di quei cineasti capaci di passare con disinvoltura da un genere all’altro, spaziando dal western alla commedia sofisticata, fino al noir e al gangster movie, sempre con uno stile riconoscibile e impeccabile. Il fatto che l’Academy lo abbia candidato una sola volta sembra quasi uno scherzo, considerando quanto abbia influenzato il cinema e quanti registi successivi abbiano preso ispirazione da lui. Forse il suo talento sembrava troppo naturale, troppo “facile” da sottovalutare. Ma se i premi sono importanti, i suoi film lo sono ancora di più: la sua eredità continua a vivere sullo schermo, e questo vale più di qualsiasi statuetta (qui trovi 7 episodi delle Serie Tv firmati da grandi registi del cinema).

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