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7 film underdogs degli ultimi 10 anni

“Underdogs”, letteralmente “sfavorito”, è un termine che viene usato nello sport per indicare un atleta dato, per l’appunto, come sfavorito prima di una competizione. Nel mondo cinematografico i cosiddetti film underdogs sono parecchi, ma oggi ne prenderemo in considerazione solo 7 degli ultimi 10 anni. Sono film che, nonostante la poca pubblicità o la poca attenzione mediatica o durante i festival, hanno lo stesso catturato l’attenzione del pubblico, tanto che l’impatto che hanno avuto è stato molto maggiore rispetto alla loro fama. In questo caso, l’espressione “la fama lo precede” non è esatta: nonostante siano passati quasi in sordina nel corso degli anni, vale davvero la pena di vederli. Ci sarebbero tantissimi altri esempi di film underdogs, per esempio Election (2006), il più recente Crimes of the Future (2022) o ancora il sensazionale Mr. Morgan (2013).

Ecco quindi 7 film “Underdogs” degli ultimi 10 anni.

1) Laurence Anyways – Xavier Dolan (2012)

Laurence Anyways (640×360)

Laurence Anyways è il terzo lungometraggio del giovanissimo regista Xavier Dolan, uscito nel 2012. La storia inizia con il protagonista, Laurence, che nel giorno del suo compleanno comunica alla sua compagna Fred il suo desiderio di voler cambiare sesso. Nonostante la ragazza rimanga inizialmente sconvolta, contro ogni pregiudizio (siamo negli anni ’80) decide di rimanere accanto al compagno e di aiutarlo a costruire la sua nuova vita. E’ una storia di due anime, è una storia di accettazione, di sguardi incapaci di vedere ciò che sei davvero. Ma è anche una storia di nuovi inizi, che lungo il corso di un decennio racconta il difficile cammino verso una felicità irraggiungibile.

2) Father and Son – Hirokazu Kore’eda (2013)

Father and Son (640×360)

Il film del regista giapponese ruota attorno alla storia di due famiglie, che un giorno ricevono una telefonata che farà crollare tutte le loro certezze e convinzioni. Una coppia viene informata che il loro figlio di 6 anni non è in realtà il loro figlio biologico, bensì figlio di un’altra coppia, a causa di uno scambio di culle avvenuto in ospedale. Quale è la cosa giusta da fare in questa situazione? Che cosa ti rende padre di tuo figlio? L’eredità genetica o l’amore con cui lo hai cresciuto? Father and Son parla di questo e di tanto altro, trattando questi temi in modo estremamente delicato e con incredibile sensibilità.

3) Alabama Monroe – Felix Van Groeningen (2012)

Alabama Monroe (640×360)

Alabama Monroe è una storia d’amore (come precisa il sottotitolo italiano), raccontata tra un flashback e un flashforward, tra Didier (Johan Heldenbergh), un musicista bluegrass che sogna l’America, ed Elise (Veerle Baetens), una tattoo-artist che diventerà cantante del gruppo di Didier. Una storia struggente, che tramite la scomposizione cronologica degli eventi cerca di ricostruire il loro amore e il dolore che hanno vissuto, perché si sa: un dolore immenso può essere causato da un amore altrettanto enorme. Nominato come miglior film straniero nel 2014, è stato scavalcato da La grande bellezza di Paolo Sorrentino.

4) Mustang – Deniz Gamze Erguven (2015)

Mustang (640×360) 7 film “Underdogs” degli ultimi 10 anni

Mustang era stato candidato come miglior film straniero nel 2015, eppure è uno dei film che non ha avuto l’attenzione che merita. Una produzione francese che parla di cinque sorelle turche, vittime dell’oppressione patriarcale e famigliare, la cui condizione peggiora dopo un evento considerato scandaloso dalla loro famiglia. Pian piano la loro casa si trasforma in una prigione, ed ognuna di loro cercherà, in modi diversi, di sottrarsi alle costrizioni che vengono loro imposte. L’intensità con la quale questa storia viene messa in scena è sublime ed efficace, anche se nel corso degli anni il film è stato oggetto di critica per i temi che vengono trattati.

5) Loving Vincent – Dorota Kobiela e Hugh Welchman (2017)

Loving Vincent (640×360)

Loving Vincent, che sono le parole con cui Vincent Van Gogh conclude la lettera indirizzata al fratello Theo, riesce ad esplicitare la tenerezza e l’ammirazione verso un artista immenso, un genio dotato di un’anima estremamente sensibile quale era Van Gogh. Nel 1891 il giovane Armand Roulin viene incaricato dal padre, un postino, di consegnare l’ultima lettera dell’artista al fratello Theo. Nonostante inizialmente Armand non abbia per niente stima per il pittore, si ritroverà a ripercorrere le sue ultime settimane di vita, circondato dalle persone che lo hanno conosciuto.

6) Diamanti grezzi – Safdie Brothers (2019)

Diamanti grezzi (640×360)

Diamanti grezzi ha per protagonista Adam Sandler, che interpreta il gioielliere ebreo Howard Ratner con il vizio delle scommesse sportive. Howard vive la sua vita tra rapporti familiari e sentimentali difficili, nella continua speranza di rivoluzionare la sua sorte ma continuando a compiere scelte discutibili e azzardate. Tutto cambierà nel momento in cui entrerà in possesso di un preziosissimo opale nero dell’Etiopia, che lo trascinerà in un vortice di inganni e di caos. Definita una delle migliori interpretazioni di Adam Sandler, e considerato da IMBd tra i migliori film originali Netflix.

7) Favolacce – fratelli D’Innocenzo (2020)

Favolacce (640×360)

Favolacce è un film che purtroppo è stato poco pubblicizzato, uscito nel 2020. Incarna l’inquietudine di un incubo ad occhi aperti, è un film totalmente inedito e innovativo nell’attuale panorama cinematografico italiano. Le “favolacce” provengono da un diario ritrovato e raccontate da un narratore (Max Tortora) che si è ritrovato quelle pagine tra le mani, intrise di atmosfere grottesche, mostruose, ma tremendamente reali. Come i suoi personaggi, tanto caricaturali quanto realistici (come un sempre straordinario Elio Germano), al centro di vicende che formano un complicato dramma corale. Un film che non lascia certo indifferenti.