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8 film lunghi 3 o più ore che vale la pena guardare almeno una volta nella vita

Una scena del film Barry Lyndon, film del 1975 scritto, diretto e prodotto da Stanley Kubrick
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Da qualche anno i film particolarmente lunghi non sono ben accetti da una parte del pubblico. Fece scalpore, al momento dell’uscita di The Irishman, la “strategia” per guardare il film dividendolo in un minutaggio specifico, pratica che quasi voleva trasformare la pellicola in una miniserie. Indubbiamente questa proposta aveva un che di provocatorio, probabilmente fu più il rumore che provocò rispetto all’utilizzo che ne venne fatto, ma testimoniò una certa insofferenza per film lunghi che superano le 3 ore di durata. Effettivamente, in una quotidianità sempre più ricca, è difficile talvolta trovare così tanto tempo libero. Se il film esce al cinema è ancora peggio, e non tutti accettano volentieri di rimanere seduti così a lungo su una poltrona (specialmente se, come in Killers of the flower moon, non c’è neanche una pausa).

Siamo diventati troppo pretenziosi? Forse sì ma il cinema, come ogni forma di intrattenimento, deve essere sempre un piacere. Nonostante ciò, non dobbiamo dimenticare che molti dei film più belli della storia del cinema hanno un minutaggio notevole. Per quanto possa essere complicato trovare oltre 3 ore continuative di tempo libero, alla fine della visione avvertiamo la sensazione di aver vissuto un’epopea, di aver assistito e aver goduto appieno di una vicenda lunga una vita intera. Per questa ragione consigliamo, una volta ogni tanto, quando ne avete la possibilità, di dedicare un pomeriggio o una lunga serata alla visione di una delle pellicole che vi proponiamo di seguito.

Di film lunghi oltre 3 ore particolarmente significativi ce ne sono parecchi. In questo articolo, cercando di spaziare tra passato e presente, vogliamo proporvene 8 che potrebbero soddisfare ogni spettatore.

1) C’era una volta in America

C’era una volta in America (640×360)

C’era una volta il West e Il buono, il brutto e il cattivo non arrivano a superare le 3 ore per poco, altrimenti la scelta su quale film di Sergio Leone inserire in classifica sarebbe stata ardua. Eppure, forse avremmo inserito comunque C’era una volta in America perché rappresenta appieno il concetto di epopea che abbiamo espresso in precedenza. Un film che ha impiegato tanti anni per essere ideato e realizzato, un film che contiene in sé tutta la vita di Noodles, la sua vita da gangster, le sue delusioni. La narrazione è frammentata e non è cronologica, facendo uso continuo di analessi e prolessi fino a un finale che, per alcuni, è molto enigmatico. Uno dei più grandi registi italiani di sempre firma un capolavoro, il testamento di una carriera che ancora oggi è uno dei film lunghi più belli della storia del cinema.

2) Oppenheimer

Oppenheimer (640×360)

Passiamo a un’uscita recente. Oppenheimer ha fatto molto parlare di sé e, come per tanti altri film usciti negli ultimi anni, anche a causa della sua durata. Il film però è stato subito un grande successo. Oltre 3 ore di dialoghi serrati, un ritmo che non accenna mai a rallentare, sempre seguendo la vita di Oppenheimer e la sua spasmodica attività di ricerca. Un cast stellare con un fantastico Cillian Murphy che porta sullo schermo ogni ossessione, ogni contraddizione e rimorso di un personaggio apparentemente impassibile e granitico. Una pellicola che pone nuovamente quesiti sulla bomba atomica, sulla sua necessità, sulle responsabilità, sull’efficacia. Un argomento estremamente complesso per un film che è destinato a diventare un classico, probabilmente il miglior film di Christopher Nolan dai tempi di The Prestige.

3) Novecento

Novecento (640×360)

Se c’è un film in classifica per il quale può risultare necessaria una visione frammentata, considerata la durata di 320 minuti e la divisione già predisposta in 2 atti, sicuramente può essere Novecento. Il film è magnifico, una grande pellicola in cui ritroviamo Robert De Niro tra i protagonisti. Un’opera di Bertolucci estremamente politica che riesce a elevare una storia italiana, ed emiliana in particolare, a grande narrativa. Un espediente che non sempre in Italia viene seguito, a causa della nostra tendenza a ironizzare e a non dare grande peso al nostro passato recente, quando questo fa riferimento alla storia contadina e alla povera gente. Bertolucci invece riesce a mostrare la storia italiana con tutta la sua sofferenza, facendola diventare grande cinema. La storia della popolazione più povera si intreccia con i fatti più importanti dello Stato e del continente, subendone soprattutto i risvolti negativi. Davvero un peccato che non siano molti i casi in cui siamo riusciti a replicare questo stratagemma, preferendo invece non dare giusto risalto a vicende simili.

4) Apocalypse Now Redux

Apocalypse Now
Apocalypse Now Redux (640×360)

Se Apocalypse Now non rientra tra i film lunghi oltre 3 ore, al contrario la versione Redux supera questo limite. Uno dei capolavori della storia del cinema, una grande rilettura del magnifico Cuore di tenebra di Conrad, le cui vicende vengono spostate nel Vietnam. La realizzazione del film fu complessa e portò alla follia chi lo stava realizzando, come mostra il bellissimo documentario Viaggio all’inferno di cui vi consigliamo la visione. Se la piccola non necessita di ulteriori presentazioni, occorre invece spendere qualche parola sulla versione Redux. A differenza della versione originale, che era una discesa all’inferno di Willard fino all’incontro con un Kurtz che sembrava un folle incomprensibile, la versione Redux fornisce un maggiore contesto, portando alla luce le ragioni della condotta folle di Kurtz. Questa versione, probabilmente più vicina all’idea di John Milius rispetto a quella di Coppola, rende Kurtz un personaggio diverso, riducendo la sua aura semidivina ma approfondendone le ragioni razionalmente folli della sua condotta. Una riflessione maggiore sulla guerra e sul colonialismo: c’è chi preferisce questa versione, chi invece opta per quella classica. In ogni caso, siamo sempre di fronte a dei capolavori.

5) Barry Lyndon

Barry Lyndon (640×360)

Unico film (assieme a Spartacus) di Stanley Kubrick a superare la durata di 3 ore. Siamo felici di poter parlare di Barry Lyndon perché, all’interno della filmografia di Kubrick, viene citato molto meno rispetto a 2001: Odissea nello spazio, Shining, Arancia meccanica, ecc. Barry Lyndon però, ve l’assicuriamo, non è da meno. La ricerca stilistica del genio del regista, in particolare quella legata alla luce (non viene usata luce elettrica), raggiunge il suo apice. Forse il film tecnicamente più sorprendente, un autentico manuale registico che deve essere visto almeno una volta nella vita da ogni appassionato di cinema. Ogni frame è un quadro che può essere appeso sulla parete. Narrativamente però il film non è da meno, riprende un romanzo del XIX secolo e sembra davvero un’opera scritta secoli fa. La vita di Barry Lyndon concentrata in un film, in una singola grande opera cinematografica.

6) Via col vento

Via col vento (640×360)

Forse il prototipo dei film lunghi per eccellenza. Uno dei più citati, uno dei più amati e, al tempo stesso, mal sopportati da chi lo trova infinitamente lungo. Sicuramente si tratta di un’opera di un’altra epoca (ricordiamo che è del ’39!) e la durata, come nel caso di Novecento, può essere comunque affrontata in due atti diversi. Il film non fu semplice da realizzare, cambiando persino regista in corso d’opera, e gli screzi sul set furono molto numerosi. La storia però è magnifica, un viaggio all’interno della Guerra civile americana, delle difficoltà per i civili di vivere negli Stati del sud durante quegli anni. Forse i tempi dell’opera sono troppo dilatati ma, nuovamente, vivere questa pellicola equivale a vivere vite intere di personaggi che sembrano reali.

7) I cancelli del cielo

I cancelli del cielo (640×360)

I cancelli del cielo è tristemente passato alla storia perché fu un immenso insuccesso commerciale, provocando il collasso della United Artist e la fine della Nuova Hollywood, con restrizioni alla libertà di agire dei singoli registi. Cimino spese un budget immensamente superiore a quello previsto, e il flop causò una grande battuta d’arresto per la carriera di un regista d’immenso talento, il quale aveva da poco realizzato un altro capolavoro, Il cacciatore. Forse inserire questa pellicola in classifica potrà non convincere tutti, e da alcuni effettivamente l’insuccesso è considerato giustificato. Per noi al contrario no, e in effetti da tanti è stato rivalutato nel corso del tempo. La grande storia dei coloni americani, delle difficoltà a integrarsi e a trovare il proprio posto, della violenza degli Stati Uniti d’America ancora spropositata, è il ritratto di una grande epopea che avrebbe decisamente meritato più riconoscenza.

8) Titanic

Titanic (640×360)

Concludiamo questa classifica di film lunghi oltre 3 ore con un classico ben noto ai più. Il suo inserimento in classifica però non è scontato, poiché da molti Cameron ha cominciato a essere considerato un regista sopravvalutato, a suo agio solo con budget molto alti. Al contrario non si deve sottovalutare le difficoltà a operare con budget spropositati, anche per il fatto che devono ottenere un enorme riscontro per non essere considerati flop, facendo inoltre incetta di Oscar. Titanic è un grande film che riesce a dare risalto a una delle vicende più celebri del XX secolo. Altre pellicole erano state realizzate sulla vicenda, alcune anche molto valide, eppure nessuna di queste viene più ricordata dopo l’uscita del film di Cameron. Sono state tutte spazzate via perché, dopo una lunga parte iniziale che ci porta alla conoscenza dei protagonisti e di molti passeggeri, tutta la lunga sequenza dell’affondamento è iconica. Sembra infinita, non arriva mai un attimo di tregua sino alla triste conclusione. Il tutto viene rappresentato con grandissima precisione, inserendo in modo coerente le vicende della coppia protagonista, ma il dramma è pulsante in ogni momento. L’imbarcazione si inclina sempre più, nel dramma e nel terrore generale, e anche a noi sembra di essere lì a vivere questo incubo. Un film che merita sempre una nuova visione e che, soprattutto, non deve essere sottovalutato.