Amanda Bynes, Meg Ryan e Jack Gleeson sono solo alcuni dei numerosi nomi che hanno deciso di voltare le spalle a Hollywood e di riprendere in mano la propria vita. Una decisione a volte sofferta, altre volte presa con estrema naturalezza e, altre volte ancora, dovuta a necessità psicofisiche imprescindibili. Perché “la fama è un’amica volubile” come diceva un certo professore a un noto maghetto cinematografico e mai parole sono più vere quando si tratta del mondo di Hollywood, delle sue luci ma anche delle sue mille ombre. Una realtà difficile da sostenere, un mondo che regala tanto ma prende in egual misura. Le storie di bambini prodigi risucchiati dalla macchina senza scrupoli di Hollywood sono tristemente noti e Amanda Bynes è uno degli esempi più tragici. Spesso la scelta di ritirarsi a vita privata arriva persino in un momento di apice della propria carriera. In Italia, per esempio, fu la decisione presa da Mina ormai tanti anni fa. In America è stata la scelta di Meg Ryan o Phoebe Cates.
Ecco quindi 9 attori, tra cui Amanda Bynes, che hanno scelto di interrompere la propria carriera per prendersi cura di sé o dei propri cari. La lista potrebbe davvero essere molto più lunga!
1) Rick Moranis
Classe 1953, Rick Moranis ha iniziato la propria carriera tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta distinguendosi soprattutto nel panorama cinematografico e televisivo grazie alla sua straordinaria verve comica e alla sua espressività. Dopo aver partecipato come membro attivo del noto programma comico televisivo canadese “SCTV” (Second City Television) nei tardi anni ’70, Moranis raggiunge la popolarità grazie alla sua partecipazione nel film cult Ghostbusters (1985), dove vestiva i panni di Luois Tully, e in Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi (1989). L’onda del successo continua prima con Balle Spaziali, parodia di Star Wars scritta e diretta da Mel Brooks, e poi con La piccola bottega degli orrori, musical horror in cui Moranis ha modo di dimostrare anche le sue doti canore.
Nel 1991, però, un grave lutto colpisce la sua famiglia segnando anche la sua vita professionale. La moglie di Moranis muore a causa di un cancro al seno e Moranis, nonostante abbia provato a continuare a recitare per un breve periodo, decide infine di allontanarsi da Hollywood per dedicarsi a tempo pieno ai suoi due figli: Rachel e Mitchell. Ha fatto alcune apparizioni occasionali, ma ha principalmente mantenuto una presenza limitata nell’industria cinematografica. Nel 2020, Rick Moranis è tornato brevemente alla ribalta quando è apparso in un annuncio televisivo di una compagnia telefonica, segnando il suo ritorno pubblico dopo diversi anni di basso profilo. A proposito del suo ritiro dalla recitazione, nel 2005 Moranis si è così espresso:
“Sono un genitore single e ho scoperto che era troppo difficile riuscire a crescere i miei figli e a fare i viaggi necessari per fare film. Così mi sono preso una piccola pausa. E la piccola pausa si è trasformata in una pausa più lunga, e poi ho scoperto che davvero non mi mancava.”
2) Cameron Diaz
“Finalmente sono in pace con me stessa. Il problema è che quando sei sul set devi essere lì 12 ore al giorno, per mesi, e non hai tempo per nient’altro. Lavorare a quel livello ed esporsi così tanto pubblicamente ti crea moltissima pressione: c’è come un’energia che ti travolge quando sei sotto i riflettori nei panni dell’attrice. Ho lasciato il cinema anche perché avevo bisogno di capire se ero ancora in grado di cavarmela da sola e di affrontare il mondo. Ho capito che avevo delegato parti della mia vita ad altre persone e loro se l’erano presa. Ho capito che dovevo riprendere il controllo, assumermi le responsabilità”
Queste le parole utilizzate da Cameron Diaz durante una recente intervista con l’amica Gwyneth Paltrow per il programma di quest’ultima su Youtube “In Goop Health”. Dopo diversi anni lontana dai riflettori, la Diaz ha finalmente deciso di dire la sua riguardo la scelta presa ormai quasi dieci anni fa. Il suo ultimo film risale al 2014, la sua decisione di lasciare la recitazione è stata invece annunciata nel 2018 e da quel momento l’attrice nota per successi come Charlie’s Angels, The Mask e Tutti pazzi per Mary ha messo su famiglia e si è dedicata a coltivare completamente i suoi interessi lontana da Hollywood e dalla sue restrizioni. Non è stata una decisione legata a problemi specifici o a controversie, ma piuttosto una scelta personale di focalizzarsi su altre passioni e aspetti della sua vita. Nel corso della sua carriera, la Diaz ha interpretato una varietà di ruoli in film di diversi generi, dimostrando la sua versatilità e spaziando dalla commedia, che ha lanciato la sua carriera, a film romantici, da drammi come Gangs of New York a thriller come Vanilla Sky, al fianco di Tom Cruise.
3) Jack Gleeson
Attore irlandese nato nel 1992 e volto indimenticabile per tutti gli amanti delle serie tv e dei meme per il ruolo del sadico Joffrey Baratheon in Game of Thrones. Il ruolo del principino violento e viziato nella serie televisiva della HBO è stato il punto culminante della carriera. Un’interpretazione che gli è valsa elogi da parte della critica e del pubblico, nonostante il profondissimo odio nei confronti del personaggio. In sole quattro stagioni, Joffrey Baratheon è riuscito a guadagnarsi un posto di tutto rispetto nella piramide dei cattivi migliori non solo della serie tv in sé e per sé ma di tutta la storia della serialità moderna. Dopo lo straordinario successo ottenuto con il ruolo, Jack Gleeson prende però una decisione inaspettata. Conclusasi la quarta stagione di Game of Thrones nel 2014, l’attore ha annunciato il suo ritiro dalla recitazione. Ha spiegato che non era interessato a perseguire una carriera a lungo termine nel mondo dello spettacolo e ha preferito concentrarsi su altri interessi, inclusi gli studi accademici e la famiglia. A Entertainmen Weekly ha detto così:
“Recito da quando ho otto anni. Ho smesso di divertirmi come facevo prima. Ora c’è la possibilità di farlo come lavoro, mentre fino ad esso è sempre stato qualcosa di ricreativo. Quando rendi qualcosa il tuo lavoro, cambia il modo con cui ti relazioni ad esso. Non odio recitare, semplicemente non è quello che voglio fare.”
4) Phoebe Cates
I millennials se la ricorderanno soprattutto per il suo ruolo in Gremlins (1984), dove interpretava Kate Beringer, la ragazza di uno dei protagonisti. Ma Phoebe Cates, classe 1963, si era già fatta conoscere da un po’ sia come attrice che come modella. La sua carriera ha inizio alla fine degli anni ’70, con il primo ruolo nel film Paradise (1982), diretto da Mary Agnes Donoghue. Sempre lo stesso anno si fa notare dopo la partecipazione al film Tempi veloci a Ridgemont High, una commedia adolescenziale diretta da Amy Heckerling. La sua iconica scena in bikini nella piscina ha contribuito a renderla una figura molto nota nel mondo del cinema. Eppure, nonostante avesse davanti a sé una carriera in ascesa, Phoebe inizia a prendere parte a sempre meno progetti fino a quando non annuncia il ritiro dal cinema nei primi anni 2000. Nel 1989, ancora molto giovane, sposa il collega Kevin Kline, più grande di lei di circa vent’anni e con il quale ha avuto due figli, e inizia a gestire, insieme alla sorella, una boutique a New York. L’ultimo film a cui prende parte è Anniversary Party del 2001, dalla trama simbolica considerato che parla proprio di una mamma che decide di abbandonare la carriera per dedicarsi ai figli. Ad oggi Phoebe non si è mai pentita della propria decisione scegliendo ai riflettori una vita semplice e tranquilla con la sua famiglia.
5) Freddie Prinze Jr.
Non è solo il marito di Sarah Michelle Gellar ma uno dei volti più apprezzati, soprattutto dal pubblico femminile, degli anni Novanta. Merito della partecipazione a film di successo e piccoli cult indie come So cosa hai fatto, Scream 2 e i due film di Scooby Doo (diretti da un insospettabile James Gunn). Uno dei suoi primi ruoli fu proprio il secondo capitolo del franchise horror creato da Wes Craven ma la notorietà viene raggiunta definitivamente nel 1999 Kiss Me, che lo consacra sogno di tutte le ragazzine del tempo. Negli anni Novanta, Freddie Prinze jr prende parte a numerose commedie romantiche ma anche ad altri titoli horror come So cosa hai fatto l’estate scorsa, dove conosce appunto Sarah Michelle Gellar. Dell’esperienza sul set, però, l’attore non conserva ricordi felici ed è forse stata anche quell’esperienza a portarlo ad allontanarsi maggiormente dalle scene.
“Era una fatica portare a termine il lavoro ogni giorno. Ho sofferto ogni singolo giorno in quel film. Comunque, in un certo senso mi ha preparato per questo lavoro. Sarò per sempre grato a Jim per essere stato così stronzo, perché da allora non ne ho più incontrato uno… nessun altro regista che ho incontrato ha pensato che andasse bene attraversare certi limiti. Mi ha preparato per qualsiasi stronzo minore nell’ambiente.”
Anche se la sua presenza nel cinema si è ridotta negli ultimi anni, Freddie Prinze Jr. ha continuato a lavorare occasionalmente in televisione (la serie animata Star Wars Rebels), così come al cinema. Ha anche messo un piede nel mondo del wrestling lavorando alla sceneggiatura di alcuni episodi della WWE.
6) Greta Garbo
Qualche tempo fa leggevo un articolo che si riferiva alla Garbo come la “divina che scelse il silenzio” e mai epiteto è stato probabilmente più azzeccato per una delle stelle più brillanti di Hollywood che, a soli 36 anni, rinunciò a fama e successo e scelse per se un altro tipo di vita. Attrice svedese naturalizzata americana, Greta Garbo è stata una delle maggiori rappresentanti del cinema muto degli anni Venti e Trenta, durante quel periodo di stravolgimento che segnò il passaggio al sonoro. Scoperta nel 1925 dal produttore cinematografico statunitense Louis B. Mayer, ottenne il suo primo ruolo al cinema in The Torrent (1926). In breve tempo si è fatta strada a Hollywood, anche quando molti dei suoi colleghi e colleghe non ressero la transizione al sonoro. Alcuni dei suoi film più noti sono stati Mata Hari (1931), Grand Hotel (1932), Anna Karenina (1935), e Camille (1936). Nel 1941, però, la Garbo prende una decisione importante e decisiva per la sua vita professionale e privata, scegliendo di ritirarsi da Hollywood proprio all’apice della sua carriera.
Dopo l’uscita del film Non tradirmi con me, diretto da George Cuckor, l’attrice dice addio a Hollywood diventato un luogo troppo difficile da sopportare a causa dell’eccessiva attenzione mediatica e di certe dinamiche tossiche all’interno del sistema. Dal carattere schivo e riservato, la Garbo scelte di ritirarsi a vita privata probabilmente anche per il suo orientamento sessuale, all’epoca considerato un tabù e non visto per niente di buon occhio nel panorama hollywoodiano. Ancor di più se si considera che la Garbo era considerata un’icona di sensualità algida e inarrivabile per tutti i maschietti.
7) Gene Hackman
Considerato uno dei più grandi attori di Hollywood di sempre, Gene Hackman, che oggi ha quasi 94 anni, ha avuto una carriera prolifica, eterogenea e ricca di traguardi. Nel 1972 vince l’Oscar come miglior attore protagonista per Il braccio violento della legge, mentre nel 1992 quello per miglior attore non protagonista per Gli Spietati, diretto da Clint Eastwood. Il successo arriva in tarda età, alla fine degli anni Sessanta con Bonnie e Clyde, ma da quel momento l’attore non si è fermato un attimo partecipando a pellicole di ogni genere: dalla commedia, come Frankenstein jr, al thriller, passando per il dramma nudo e crudo. Ha persino preso parte a un film di supereroi, molto prima dell’avvento della Marvel, con il ruolo di Lex Luthor nel franchise di film dedicati all’eroe di Krypton con protagonista Christopher Reeves. Sul film che gli ha fatto vincere il primo Oscar, l’attore ha rivelato di averlo visto solo una volta nella vita:
“Non vedo il film dalla prima proiezione, la quale avvenne più di cinquant’anni fa in una piccola e buia sala di visione in una struttura di una società di post-produzione […] Il cinema è sempre stato rischioso, sia fisicamente che emotivamente, ma scelgo di considerare quel film un momento felice della mia carriera che altro non è che una partita a scacchi fatta di successi e flop“.
Nel 2004, durante un’intervista da Larry King, dichiara di non avere progetti in vista e nel 2008 arriva la conferma del suo ritiro dalla scena: «È un business troppo stressante per me». Una scelta più che legittima per godersi finalmente la pensione con amici e familiari. Dopo il ritiro, si è dedicato alla scrittura, pubblicando diversi romanzi e nel 2021, ben diciassette anni dopo l’addio a Hollywood, è comparso sui social sorridente mentre andava in giro in bicicletta.
8) Amanda Bynes
Nel 1999, arriva su Nickeleodon con “All That”, uno show comico tutto suo che mostra lo straordinario talento e la precoce presenza scenica. Gli anni Duemila le aprono così le porte di numerosi progetti, da Le cose che amo di te (2002-2006), teen drama che va avanti per quattro stagioni, a piccoli successi come Hairspray (dove recita con John Travolta e Zac Efron) e Sidney White – Biancaneve al college. Insomma, in soli dieci anni Amanda Bynes era diventata la nuova fidanzatina d’America ma nel 2010 la ragazza sente già che la pressione è troppo alta e decide quindi di ritirarsi dalle scene. La scelta è solo temporanea, come afferma tramite un tweet, ma ben presto la situazione personale della Bynes diventa sempre più tragica e in caduta libera.
“Non ho mai scritto i film e gli show televisivi ai quali ho preso parte, ma ho solo recitato nei panni dei personaggi che registi e produttori mi chiedevano di interpretare. Essere attrice non è divertente come sembra. Se non amo più fare una cosa, smetto di farla e siccome recitare non mi piace più, ho deciso di smettere. So che a 24 anni è presto per ritirarsi, ma preferivo che veniste a saperlo direttamente qui: ho deciso di ritirarmi.“
Arrivano così, quasi seguendo un pattern già visto troppe volte con le giovani stelline di Disney Channel e co., le droghe, l’alcolismo e la depressione fino a un crollo psicologico definitivo che isola Amanda Bynes e la fa precipitare in un tunnel oscuro dal quale può uscire soltanto con l’aiuto dei suoi cari.
Nel 2013, la giovane appicca un incendio al giardino della vicina mostrando i primi segni di un crollo mentale non indifferente, al quale seguiranno le diagnosi per schizofrenia e disturbo bipolare. Negli anni successivi, la ragazza è stata oggetto di notizie a causa di vari problemi legali e personali inclusi ricoveri in centri di riabilitazione, dopo essere stata arrestata in evidente stato confusionale e seminuda per le strade di Los Angeles.
9) Meg Ryan
Come Amanda Bynes, anche la carriera di Meg Ryan ha subito una brusca battuta di arresto proprio quando l’attrice aveva raggiunto la vetta del successo.
Nata nel 1961 in Connecticut, Meg Ryan inizia a recitare già ventenne con piccoli ruoli nel film Ricche e famose (1981) e nella soap opera Così gira il mondo. Poi, nel 1989, arriva al cinema quel Harry ti presento Sally che cambia ogni cosa. Una commedia romantica dall’umorismo brillante e dalla storia non poi così banale che è diventata una pellicola cult di ieri e oggi. Accanto a Billy Crystal, Meg Ryan entra nell’immaginario collettivo grazie alla celebre scena dell’orgasmo simulato e per la freschezza del suo personaggio. In breve, quindi, l’attrice diventa uno dei volti più noti della Hollywood degli anni Novanta, prendendo parte a numerose pellicole rom-com (uno dei generi più gettonati da vedere a Natale) come Insonnia d’amore e C’è posta per te, entrambe accanto a Tom Hanks. Nel tentativo di staccarsi un po’ dall’immagine di “fidanzatina d’America”, proprio come Amanda Bynes, brava solo nelle commedie, la Ryan si mette in gioco in ruoli più drammatici tornando però sempre al genere che le ha regalato il successo globale. Dopo il 2009, l’attrice ha deciso di prendersi una pausa dalla recitazione dedicandosi invece al lavoro dietro la macchina da presa.
A proposito della sua decisione, l’icona delle commedie romantiche ha detto di non esseri mai pentita, conscia della necessità personale di prendere quella decisione: «Mi sono presa una pausa gigantesca perché sentivo che c’erano così tante altre parti della mia esperienza come essere umano che volevo vivere». I figli Jack (che recita in The Boys nel ruolo di Hughie) e Daisy, avuti dal collega Dennis Quaid, per dirne una ma anche l’esorbitante attenzione mediatica che cominciava a starle troppo stretta: «È bello pensare che sia un lavoro e non uno stile di vita. E questo per me è un ottimo modo di affrontare la fama».