I film, per attirare ogni tipo di pubblico, spingono spesso sul fattore erotismo, il quale può essere realizzato in modi diversi. Il più facile è ovviamente attraverso il sesso e sono tante le scene di questo tipo entrate nella storia del cinema. Ma non staremo qui ad elencarle, perché non è questo il punto dell’articolo. Infatti, andremo a scovare quei momenti in cui la carica erotica non è costruita mediante un rapporto sessuale e nemmeno con un bacio appassionato, ma attraverso sguardi, balli, parole, magliette tolte, fontane, vasche da bagno, bei corpi in vista e accavallamenti di gambe alla Basic Instinct. Ne troverete alcuni cult e meno cult, in cui l’elemento erotico può provenire soltanto da una persona oppure da due (donne e uomini che siano), cercando insomma di bilanciare il tutto al meglio. Ci teniamo a precisare che, senza la bravura degli attori presenti, le sequenze non sarebbero state così incisive perché, anche in un caso come questo, la sola bellezza non basta.
Non ci resta, dunque, che immergerci in queste scene e state pronti, perché la temperatura si innalzerà improvvisamente. E spoiler, Basic Instinct è al numero 2.
1) Il primo incontro tra Stanley e Blanche (Un tram che si chiama Desiderio)
Partiamo dalla scena in cui Marlon Brando ha inventato il termine sex appeal al cinema. Certo, il suo Stanley è un uomo primitivo, impulsivo, brutale, dal quale è meglio stare lontani; però se l’avesse interpretato un attore non bello e senza quel fascino animalesco che si porta dietro, non si sarebbe compreso perché Stella non lo molli e Blanche sia così attratta da lui.
Brando sfoggia tutta la sua prestanza da Dio greco già dal primo incontro con la Blanche di Vivien Leigh – e che coppia. La telecamera lo segue, tutto sporco e sudato; l’osserva e ci costringe a guardarlo. In pieno ribaltamento dello sguardo e dei ruoli di genere, della donna vengono riprese le reazioni, che non nascondono affatto il desiderio. Ma non siamo conquistati solo del suo aspetto fisico o da quel cambio di maglietta indimenticabile. È come agisce, come guarda, come si muove, come parla ed elargisce i suoi sarcastici e pungenti commenti; insomma, come recita. Piccoli accorgimenti che, assieme al suo magnetico carisma, dimostrano come si fa davvero a essere attraenti.
2) L’interrogatorio (Basic Instinct)
Ecco la scena più messa in pausa nella storia del cinema e una delle più discusse, soprattutto alla luce delle due versioni emerse (quella della Stone e di Verhoeven). Essendo consci che non sapremo mai davvero la verità, prendiamo questo momento di Basic Instinct per quel che è, ovvero uno dei più famosi e sexy di sempre.
Catherine Tramell è tanto misteriosa nella vita quanto disinibita nel parlare di sesso. Domina in quella stanza, mentre gli agenti imbarazzati sembrano stregati da questa donna, così sicura di sé. Non cede nemmeno di fronte alla domanda diretta sulla sua presunta colpevolezza, ridendo e portando la questione sul personale quando provoca Nick con la sigaretta e chiedendogli se avesse mai fatto l’amore sotto cocaina. Ed arriva quella sequenza di Basic Instinct in cui Catherine getta un metaforico guanto di sfida, accavallando lentamente e sensualmente le gambe e mostrando che cosa non stava indossando.
Racchiudendo in pochi secondi l’intera tensione sessuale di Basic Instinct, Catherine ha vinto questo confronto, già solo con la sua presenza.
3) Un vero fuorilegge (Thelma & Louise)
Potremmo citare così tanti film in cui Brad Pitt è bravo, bello e dannatamente sexy: da Troy a Vento di Passioni, da Ti presento Joe Black a Fight Club, passando per quella scena in C’era una volta a… Hollywood dove si toglie la maglietta mostrando a 55 anni un fisico da paura. Così, partiamo da dove tutto è iniziato, in quella Thelma & Louise dove i suoi addominali venivano resi ancor più eccitanti grazie all’acqua che Ridley Scott li spruzzava sopra.
In quella camera d’hotel, il suo JD sprigiona una magnetica e contagiosa energia sessuale, tale che in pochi si concentrano davvero sulle sue parole. Difficile farlo nel momento in cui davanti c’è Brad Pitt a torso nudo, con un cappello da cowboy in testa e un asciugacapelli tra i pantaloni, che poi brandisce come arma. Sì, perché, se non lo sapevate, stava spiegando una delle sue rapine. È amore a prima vista, è una testimonianza del carisma dell’attore, perché il suo personaggio è amato nonostante le sue azioni. E capiamo benissimo perché Geena Davis non solo l’abbia scelto, ma anche perché non abbia voluto controfigure per questa scena.
4) Naomi nella stanza dei giochi (The Wolf of the Wall Street)
Naomi Lapaglia è il ruolo che ha permesso a Margot Robbie di ascendere nell’olimpo di Hollywood: ribaltando i cliché della moglie trofeo e perfetto contraltare di Belfort, ne mostra la trasformazione da giovane donna imprenditrice a madre frustrata dal comportamento infantile del marito. L’attrice australiana è tremendamente brillante e sexy e non solo perché all’improvviso ce la ritroviamo nuda davanti ai nostri occhi. C’è quella scena alla Basic Instinct in cui mostra chiaramente che cosa vuol dire la parola seduzione, senza togliersi nemmeno un vestito. Seduta a terra nella stanza dei giochi e con indosso un cortissimo vestito fucsia, vuole farla pagare a Jordan per il loro litigio. Così inizia a provocarlo, a farlo impazzire, a chiedergli se “il paparino vuole giocare con lei”. Spalanca le gambe, mostrandogli quello che non indossa, quello che vorrebbe toccare ma che, adesso, non può avere. Lo allontana, con uno stacco di coscia notevole, piantandogli sulla faccia un tacco vertiginoso.
E come per Basic Instinct, c’è chi in quel momento voleva essere in quella stanza e chi mente.
5) La partita a scacchi in bagno (Il talento di Mr Ripley)
All’apparenza quella nella vasca sembra una classica scena di avance e rifiuto: Tom ci prova invano con un Dickie nudo, immerso nell’acqua e con le parti intime non così coperte. Ma guardarla recitata da Matt Damon e Jude Law è una storia completamente diversa. Perché non stanno giocando a scacchi solo sulla scacchiera, ma anche con gli sguardi, con le parole, con quelle significative pause. C’è tensione sessuale nell’aria e la telecamera la esprime inquadrando il corpo di Law mentre fuma e gli occhi di Damon che lo guardano con desiderio.
Non li vediamo parlare, li sentiamo.
Quando Tom chiede di poter entrare nella vasca, lo sguardo tra i due è lungo e intenso. Ripley ha mosso, Dickie deve rispondere. Ci pensa un po’, prima di rifiutare con quel mezzo sorriso, senza disprezzo. In fondo, il suo egocentrismo ama che Tom lo voglia in quel modo. Così, mentre quest’ultimo recupera, Dickie esce dalla vasca, completamente nudo. E la nostra espressione è esattamente come quella di Ripley: a bocca aperta mentre ammiriamo la perfezione di uomo che è Jude Law.
6) Il tango (Mr & Mrs Smith)
Sì, è tornato Brad Pitt e, stavolta, in compagna. Perché, al di là di come è finita la storia con Angelina Jolie, la chimica che trasudano in Mr and Mrs Smith è tale che la possiamo sentire in ogni cellula del nostro corpo. A partire dalla prima scena di ballo, quando i loro personaggi, bellissimi e bravissimi, si conobbero in Colombia danzando sensualmente prima nel bar, poi sotto la pioggia, e dai loro occhi è visibile come si stessero innamorando l’uno dell’altra anche nella realtà.
Non è un caso che, in quel ristorante di lusso dopo che hanno scoperto le rispettive e segrete identità, Jane e John Smith si mettano a ballare il tango. Questa danza – usata spesso nel cinema – è l’incarnazione della loro passione e lì, su quella pista, iniziano letteralmente e metaforicamente a spogliarsi. Dalle armi in un senso, dei loro segreti nell’altro. È lento, tranquillo ma carico di emotività e sfumature sexy. Senza mai perdere un colpo, anche durante una conversazione profonda, la coppia riesce a rendere il tango sensuale e pericoloso allo stesso tempo.
7) Il tavolo da ping pong (Match Point)
Nonostante Match Point sia uno dei film più dark di Woody Allen, contiene più di una scena che alza decisamente la temperatura. Una di quelle è il momento in cui Chris e Nola si incontrano per la prima volta. L’ingresso in scena di Scarlett Johansson è costruito con una tale adrenalina e sensualità che fuoriescono dallo schermo. Basta uno sguardo e Chris ne è perdutamente attratto. Lei rincara la dose, stuzzicandolo e provocandolo mentre un tavolo da ping pong li divide, con una battuta entrata a gamba tesa nell’antologia dell’erotismo cinematografico: “Chi è la mia prossima vittima?”. E se lei sta parlando della partita, Allen invece no e lo scopriremo andando avanti col film.
Chris salta velocemente le tappe di un incontro romantico e supera facilmente l’ostacolo del ping pong, avvicinandosi a Nola, stringendola tra le braccia per mostrarle come deve essere eseguito un rovescio. I due continuano a stuzzicarsi, con le parole e con gli sguardi, mentre lei si accende una sigaretta.
Stappando una pagina da Basic Instinct, nessuno dei due vuole perdere quella sfida di seduzione, così tesa sessualmente che ne siamo travolti.
8) Il ritratto di Rose (Titanic)
“Jack, voglio che tu mi ritragga come una delle tue ragazze francesi”
Una battuta iconica, che ha generato non si sa quanti meme al giorno d’oggi. Ma è anche uno dei momenti più amati di Titanic, quello dove Rose chiede a Jack di ritrarla con indosso solo il preziosissimo Cuore dell’Oceano. È una sequenza che trabocca eleganza e sensualità; un momento affascinante, erotico, di liberazione dalle gabbie imposti dai ruoli sociali. Rose si scioglie dolcemente i capelli, mentre Jack prepara il divano e gli attrezzi del mestiere. E davanti a lui, lascia cadere delicatamente la sua vestaglia, scoprendo ciò che gelosamente nasconde. È uno dei nudi più famosi del cinema e uno dei più significativi per il senso di libertà che si porta dietro.
Bellissima, tanto da far confondere Jack (e Leonardo DiCaprio, la cui reazione e sbaglio di battuta è vera perché questa è la prima scena che girarono assieme). Ma poi si mette al lavoro. La scruta con gli occhi, così intensamente che non sappiamo come Rose abbia fatto a resistere a quello sguardo, e la sua mano sicura la disegna come l’opera d’arte che è.
9) Le partite sulla spiaggia (Top Gun 1 e 2)
Anche se sono passati 37 anni da Top Gun, la scena della partita di beach volley è scolpita nella nostra mente. Non importa se eravamo tra coloro che volevano diventare quei ragazzi, tra chi avrebbero allungato volentieri una mano per toccare quei bicipiti (con il loro consenso ovviamente) o tra chi era confusamente e deliziosamente nel mezzo. Fatto sta che ci troviamo davanti a un’esibizione di bellezza maschile, un rallenty di addominali, abbronzatura e corpi scolpiti.
Dunque, siamo stati tutti contenti quanto Top Gun: Maverick ha proposto una scena simile e più significativa (di fatti serve per formare lo spirito di squadra). Stavolta i piloti (e alcune pilotesse) giocano a football al tramonto – cosa importante quest’ultima perché segna il momento della vita in cui si trova Maverick. Anche qui, muscoli, bicipiti e dorsali sono ben oliati, ben in mostra e messi in evidenza dai raggi di sole che li colpiscono. Se Tom Cruise non sembra invecchiato di una virgola, spiccano Glen Powell e l’iconica danza di Miles Teller.
E ammettiamolo pure: eravamo tutti Jennifer Connelly che stava ammirando quel meraviglioso spettacolo.
10) Lo spogliarello (Nove settimane e mezzo)
Come non inserire in un pezzo del genere uno spogliarello? Tante sono le attrici che ne hanno fatto uno sul grande schermo: da Sophia Loren a Demi Moore, da Jennifer Beals a Salma Hayek, passando per Jamie Lee Curtis, Rose McGowan e l’indimenticabile Natalie Portman con i capelli rosa. Ma, parliamoci chiaro, nessuno batte quello di Kim Basinger in Nove settimane e mezzo.
Non solo è considerata la scena sensuale più famosa del cinema, ma tutto in essa è studiato alla perfezione. La fotografia in penombra crea l’effetto vedo/non vedo e l’attrice, sexy e bellissima come Sharon Stone in Basic Instinct, lì si nasconde ed emerge, giocando con il telefono – con Rourke e con il pubblico – mentre lentamente si toglie i vestiti in controluce, mostrando la bianca lingerie che ne sottolinea le splendide forme. E poi la canzone, You Can Leave Your Hat On, ormai è diventata quella per antonomasia degli spogliarelli. Non a caso lei, alla fine, rimane solo con il cappello addosso. E se prima eravamo la Connelly, adesso siamo diventati Rourke. E lui i pop corn ce li ha davvero.
11) La scena della fontana (Espiazione)
La scena della fontana in Espiazione è così bella che resta complesso raccontarla, se non si è Ian McEwan. E infatti, è fantastico come, nell’omonimo film, Joe Wright, Keira Knightley e James McAvoy lascino parlare i gesti e le emozioni più delle parole.
Il maldestro Robbie vorrebbe aiutare la più disinvolta Cecilia con un vaso, ma finisce per romperlo. Lei, infuriata, lo allontana, quasi lo sfida mentre si spoglia senza chiedergli di girarsi, si espone a lui prima di immergersi in quelle acque per recuperare il pezzo mancante. E quando riemerge, tutta bagnata e con il vestito perfettamente aderente al corpo, il mondo si ferma per un istante. I due si guardano intensamente, lui è completamente rapito, e la tensione sessuale è così visibile da poterla tagliare con un coltello. Mentre lei si riveste, il modo in cui lui, stavolta giratosi dall’altro lato, tocca il vaso e stringe la mano, indica quanto stia reprimendo i suoi sentimenti, il suo desiderio. Robbie e Cecilia non si toccano; eppure rimane una delle scene più sensualmente e delicatamente erotiche di sempre.
12) Anna e Vronsky sulla pista da ballo (Anna Karenina)
Nei film storici, di solito, è attraverso il ballo che si rivelano i reali sentimenti dei protagonisti: l’esempio più lampante è quello tra Elizabeth e Darcy in Orgoglio e Pregiudizio. In un certo senso, quello di Anna Karenina lo riprende, soprattutto quando Anna e Vronsky danzano assieme e la folla nella stanza sparisce, come se in quel momento non esistesse nessun altro al di fuori di loro.
Lui l’ha vista solo una volta, ma non può dimenticarsela. Quindi sa esattamente a chi sta chiedendo di ballare, anche se non la vede in faccia. E lei se l’aspettava; dovrebbe dire di no ma non può. È un momento così intenso, romantico, potente e erotico allo stesso tempo, soprattutto quando lui la alza sopra si se e, lentamente, la fa scivolare a terra, vicino alla sua bocca, resistendo dallo strapparle un bacio. Si consumano a vicenda con gli occhi, mettendo in pratica l’arte del contatto visivo. Assaporano il tocco e il contatto l’una dell’altra. La passione trabocca, prima che la realtà torni sottoforma di Kitty.
13) I balli di Mike (Magic Mike)
Ok, abbiamo inserito lo strip femminile, quindi ci sembra giusto controbilanciare con quello maschile. Chiudiamo proprio con lui, il solo e unico Magic Mike. Certo, Soderbergh non realizza soltanto un film sullo striptease maschile, perché tanti sono i temi che affronta nell’opera, analizzando approfonditamente quel mondo che sembra tanto bello all’esterno quanto è complesso e deleterio all’interno. È un’immersione nell’ossessione contemporanea del corpo sì, però è davvero impossibile non farsi catturare da quelle danze, da quei muscoli scolpiti, dall’abbagliante e falsa perfezione. E per quanto Matthew McCounaghy, Joe Manganiello o Matt Bomer siano bravissimi e bellissimi, è Channing Tatum che ruba la scena.
Che sia vestito da militare o da rapper, è strabiliante e magnetico nei suoi numeri, dimostrando non solo di avere un corpo maestoso (che lascia toccare alle sue clienti), ma anche di saperlo usare come strumento espressivo. Quando balla è pura magia, ne rimaniamo incantati e non possiamo fare a meno di sentirci gelosi di quel dannato pavimento.