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7 grandi attori americani che a un certo punto hanno recitato in un film italiano

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Nel film C’era una volta a… Hollywood, Quentin Tarantino gioca molto sul ruolo degli spaghetti-western, considerati, per ovvi motivi, i b-movie del genere western conosciuto a livello internazionale. Nella lista che vi proponiamo oggi ci sono alcuni esempi che ripercorrono gli stessi passi fatti da Rick Dalton per arrotondare con lo stipendio e provare, invano, a rilanciare la propria carriera. In realtà, per la maggior parte si tratta di grandi attori americani che si sono trovati, chi per caso e chi per scelta, a recitare in una pellicola italiana, e vedremo che ad alcuni è andata decisamente bene, come per Jack Palance in Il giudizio universale di Vittorio De Sica, mentre ad altri, come Burt Reynolds in Navajo Joe, è toccata una sorte molto più simile a quella del protagonista dell’ultimo film di Tarantino, interpretato da Leonardo DiCaprio.

1) Mel Brooks in Svitati

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Mel Brooks (640×427)

Partiamo con una trashata davvero ai limiti del clamoroso. Il buon Ezio Greggio, l’Ezione nazionale patrimonio di questo paese, ha intrapreso una non troppo fortunata carriera da regista, parallelamente a quella da attore, cimentandosi in commedie italiane diciamo non troppo raffinate. Ecco, fin qui sembra tutto normale, se non fosse che per il suo terzo film in cabina di regia, in cui ha anche interpretato il ruolo da protagonista, Ezio ha deciso di farsi spalleggiare da un amico di vecchia data, il grande Mel Brooks, che tra l’altro aveva già avuto un cameo nel primissimo film del suo amico, Il silenzio dei prosciutti, che comunque dal titolo lascia parecchio spazio all’immaginazione. La carriera di Mel non ne è rimasta intaccata, chiaramente, ma siamo sicuri che sul set di Svitati, tra una risata e l’altra, abbia pensato più volte di aver sbagliato qualcosa…

2) Burt Reynolds in Navajo Joe

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Burt Reynolds (640×360)

Eccolo il caso di cui vi parlavamo poco fa. Il Rick Dalton realmente esistito, ovvero Burt Reynolds. Infatti, dopo che Clint Eastwood aveva riscosso un successo clamoroso dalla collaborazione con il grande Sergio Leone nella leggendaria Trilogia del dollaro, il cinema italiano ha acquisito una grande visibilità anche nel genere western, portando gli stessi spaghetti-western ad essere conosciuti perfino nell’ambiente hollywoodiano. Tornando a Burt Reynolds, diciamo che a lui non è andata proprio allo stesso modo, perché la collaborazione la fece con un regista italiano di nome Sergio, ma non Leone, bensì Corbucci, uno dei maestri dello spaghetti-western. Il film che i due fecero assieme è Navajo Joe, e Reynolds lo definì la peggior esperienza della sua vita, giudicandolo così tremendo da dover essere proiettato unicamente nelle carceri e negli aerei, “dove le persone non possono fuggire”. Parole dure quelle di Burt, parole davvero dure.

3) Jack Palance in Il giudizio universale

Jack Palance (640×466)

Jack Palance, premiato come miglior attore non protagonista ai premi Oscar del 1992 per la sua interpretazione in Scappo dalla città – La vita, l’amore, le vacche di Ron Underwood, ha avuto una sorte decisamente migliore rispetto a quella del collega Burt Reynolds, dato che per la sua prima apparizione in un film italiano, interpretò il signor Matteoni nel film Il giudizio universale, ottenendo il privilegio di lavorare con un grande del nostro cinema, ovvero Vittorio De Sica. Tuttavia, anche Palance cadde nella “trappola” spaghetti-western (si fa per scherzare), collaborando con Sergio Corbucci nel film Il mercenario, che sicuramente non sarà stato un capolavoro imperdibile, ma quanto meno non è stato rigettato dallo stesso attore come fece Burt Reynolds con Navajo Joe. Ognuno ha quel che si merita.

4) Bette Davis in La noia e Lo scopone scientifico

Bette Davis (640×360)

La leggendaria Bette Davis è considerata una delle migliori attrici della storia del cinema americano. La sua carriera, costellata di successi, è stata lunga e prolifica e l’ha vista trionfare agli Oscar negli anni 30 per le sue interpretazioni in Paura d’amare e Figlia del vento. Probabilmente non tutti si ricordano che, sul finire della sua carriera, Bette si concesse al cinema italiano, innanzitutto nel film La noia di Damiano Damiani, dove interpreta la madre del protagonista e, soprattutto, in Lo scopone scientifico, diretto da Luigi Comencini, dove, al fianco del grande Alberto Sordi, interpreta una vispa miliardaria americana.

5) Mickey Rourke in Francesco

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Mickey Rourke (640×360)

Qui abbiamo una doppia nomination davvero improbabile. Mickey Rourke, uno degli attori più discussi di Hollywood, capace di dividere la critica più volte ma dotato di un indubbio talento cristallino, si è ritrovato, in giovane età, a interpretare niente meno che Francesco d’Assisi nella pellicola di Liliana Cavani, che fece incetta di nomination ai David di Donatello del 1989 e venne presentato in concorso al Festival di Cannes. Doppia nomination improbabile perché Mickey Rourke lavora assieme a Helena Bonham Carter, interprete di Chiara, la collaboratrice del santo. La carriera di Rourke era ancora in rampa di lancio, ma fu sicuramente un ottimo modo per presentarsi al pubblico italiano ed internazionale.

6) Clive Owen in Guida romantica a posti perduti

Clive Owen (640×427)

Clive Owen è il nome più recente della lista, dato che risale ad appena due anni fa, nel 2020, la sua prima apparizione in una pellicola italiana. L’attore di Inside Man, Sin City e Closer, per cui ha ottenuto una nomination come miglior attore non protagonista, ha lavorato con la giovanissima regista e fotografa Giorgia Farina, interpretando Benno in Guida romantica a posti perduti, un film distribuito dall’italiana Lucy Red e co-prodotto da Rai Cinema. L’attore ha recitato insieme a Jasmine Trinca, una delle migliori attrici italiane degli ultimi anni, già vincitrice di due David di Donatello.

7) Luke Perry in Vacanze di Natale 95

Luke Perry (640×342)

Chiudiamo la lista con il compianto Luke Perry, l’amato attore tra i protagonisti della serie cult Beverly Hills 90210, in cui interpreta Dylan McKay. I fanatici dei cinepanettoni si ricorderanno certamente di lui nel film Vacanze di Natale 95, in cui affianca il mitico duo formato da Christian De Sica e Massimo Boldi, interpretando proprio se stesso. Nel film, il personaggio di Lorenzo, interpretato da Boldi, sogna di riuscire a far incontrare sua figlia Marta con il suo attore preferito, ovvero proprio Luke Perry. Terminiamo questa particolare lista proprio con lui anche per chiudere un cerchio metaforico apertosi con C’era una volta a… Hollywood, proprio perché si tratta dell’ultimo film in cui l’attore a recitato, prima della sua prematura scomparsa avvenuta il 4 marzo del 2019.