5) Donnie Wahlberg – Il sesto senso: 3 minuti
Tra i cameo di attori più intensi
Nella sua rivoluzionaria interpretazione di tre minuti nel mega-successo di M. Night Shyamalan, Il sesto senso, Donnie Wahlberg si è impegnato a penetrare nella mente del personaggio di Vincent Grey. Grey, un ex paziente infantile del dottor Malcolm Crowe (Bruce Willis), uno psicologo per bambini, che si è introdotto nella residenza personale di Willis arrabbiato e deciso a esternare tutto il suo malessere.
Per entrare fisicamente in contatto con il ruolo, Wahlberg allontanò per un periodo dalla sua famiglia e si sottopose a un digiuno, perdendo quasi 20 chili. La sua dedizione al lavoro si rivelò fruttuosa. Anche se Vincent era presente sullo schermo solo per pochi minuti, la sua figura inquietante e la profonda tristezza erano tangibili.
6) Philip Seymour Hoffman – Sydney: 2 minuti, 55 secondi
Nel suo primo film da regista Paul Thomas Anderson ha attraversato alcune difficoltà, tra questi continui dibattiti con i distributori riguardo alla libertà artistica e al montaggio finale del film, che hanno minacciato la riuscita del film. Tuttavia, una decisione presa da Anderson sarebbe risultata vincente: la scelta di Philip Seymour Hoffman per il ruolo, dopo averlo visto in Profumo di donna.
La performance di Hoffman è stata quasi interamente improvvisata e non è andata oltre i 3 minuti, suscitando l’ammirazione dichiarata di Hall. Questo breve momento cinematografico ha legato Anderson e Hoffman in successive interpretazioni di grande impatto fino alla sua prematura scomparsa.