Nel mese più scintillante e freddo-caldo dell’anno, veniamo seppelliti da così tante valanghe di contenuti natalizi in Tv e piattaforme, da avere l’imbarazzo della scelta! Tuttavia, oltre ai distributori più mainstream, anche il fratello minore Paramount +, che a poco a poco sta spiccando il volo del successo, ci sta lasciando cari doni sotto l’albero. Tra questi oggi parliamo di Dear Santa, lanciato il 18 Dicembre e subito inquadrato da critica e pubblico. Si tratta di una commedia natalizia per famiglie che rivela, andando avanti con la storia, qualche tinta drammatica ma pur sempre distesa.
È diretto da Bobby Farrelly e scritto da a Ricky Blitt, Peter Farrelly e dal faceto Jack Black, che interpreta anche il ruolo di coprotagonista insieme al piccolo Robert Timothy Smith, nei panni di Liam Turner. Nel cast spicca anche la partecipazione di una carismatica Brianna Howey, che direttamente da Ginny&Georgia (ecco gli insegnamenti di questa serie tv) si trasforma qui in Molly, la madre di Liam! Insieme a quella del padre Bill, interpretato invece dall’altrettanto famoso Hayes MacArthur. Lo star system dunque non è affatto male e ad hoc per il genere a cui appartiene Dear Santa, di cui la curiosa storyline, lo rende un film natalizio sui generis e adatto a più periodi dell’anno.
È infatti insolito che, per un errore su una lettera a Santa Claus, si presenti Lucifero in persona!
Ebbene sì, Liam, a causa della sua dislessia, scrive la sua letterina, ma arrivato al destinatario confonde “to Santa” con “Satan”. La notte stessa pertanto, altrettanto rubro e in carne, compare nella sua cameretta questo balordo signorotto entusiasta di ricevere una lettera dopo tanto tempo. Liam ovviamente non può crederci, anche perché il suo Santa Claus lo ricordava leggermente diverso! Tuttavia il demone gli farà credere di essere colui che il bambino aspettava, soltanto che a differenza dei desideri scritti nella sua lettera, avrebbe potuto realizzare solo tre desideri in cambio beh… della sua stessa anima!
Nulla di nuovo sul fronte Inferno, direte voi. Così Liam, tanto mite e responsabile, rifiuterà in primo momento. Ma, avendo una grande cotta per bella compagna di classe Emma, cederà alla proposta dell’uomo di poter avere una chance con lei! Da questo momento in poi ci sarà un’escalation di eventi da comedy, senza eccesso di demenzialità o risate a crepapelle. Nel frattempo, tra le altre cose, il primo desiderio andrà in porto alla grande!
Tanto che Liam riuscirà ad avere i biglietti VIP per il concerto del rapper Post Malone insieme ad Emma
Ma non solo! Con l’intercessione del diavolo salirà sul palco, ballerà, riceverà un bacio dalla ragazzina e farà credere a tutti di essere grande amico dell’artista. Un vero riscatto nei confronti dei compagni che si prendevano gioco di lui per il suo DSA e l’essere impacciato! A questo proposito il giovanotto, che si era trasferito da poco in quella nuova città per un incidente che scopriremo alla fine, si era fatto soltanto un amichetto, Gibby. E sarà lui a fargli notare l’errore ortografico e rivelargli così la vera identità di quello strano “genio”.
E poiché insieme a lui Gibby non era affatto il più popolare della scuola, soprattutto per la sua dentatura sporgente, Liam utilizzerà il suo secondo desiderio bonus per rimettergliela apposto e far conquistare anche a lui una ragazza. Infine, come cornice a questi simpatici complotti, ci sono anche i genitori di Liam, che da quando si sono trasferiti continuano a litigare per ogni cosa, trascorrendo le loro giornate visibilmente tristi.
Ma qual era la vera causa?
Ebbene, il motivo per cui si trovavano lì risaliva ad un terribile incidente non specificato che aveva visto coinvolto Spencer, il fratellino più piccolo di Liam, mentre giocava con lui fuori casa. Pertanto, nessuno di loro tre ne parlava nonostante la sofferenza del suo tragico destino li logorava ogni giorno di più. A maggior ragione sotto Natale. A unirli nuovamente, però, sarà proprio la condivisa preoccupazione per questa nuova avventura di Liam! Infatti sentendolo farfugliare di aver visto prima Santa Claus e poi Satana (qui trovate un focus sulla serie Lucifer), lo faranno visitare da uno psicologo infantile nel suo centro. Al limite dell’esasperazione per le loro discussioni e apprensione, Liam alla fine cederà! E chiederà al demone il suo ultimo desiderio, preparandosi a consegnare così la sua anima.
Poiché aveva immaginato che i due avessero rotto definitivamente, chiederà a Satana di farli tornare insieme e innamorati per il resto della loro vita. In quanto alla sua anima invece, questi gli rivelerà che l’avrebbe presa solo quando sarebbe morto! Ma che nel frattempo gli sarebbe convenuto divertirsi un po’, evitando di essere sempre così tanto educato e rispettoso. Da questo preciso instante dunque, vengono sganciati i due più decisivi colpi di scena. Per cominciare si scoprirà che il falso destinatario della Dear Santa, non fosse altro che un mezzo demone in prova e senza corna.
Pertanto il satiro aka Santa Claus, al cospetto del vero Lucifero, verrà radiato dagli Inferi
In primis egli verrà punito per essersi spacciato per il suo Signore infernale e aver realizzato soltanto desideri altruistici, di cui l’ultimo vano! Visto che i genitori di Liam non si erano davvero lasciati, ma anzi riappacificati una volta per tutte. A questa rivelazione si lega il secondo plot twist. Infatti il mezzo gorgone andrà a trovare Liam annunciandogli la rottura del loro accordo! E rivelatagli la sua vera identità, lo saluterà promettendogli che avrebbe realizzato il suo vero desiderio scritto nella letterina, visto che l’ultimo si era annullato.
Dopo questo vibrante addio, l’indomani è finalmente Natale! Così Liam scenderà gaudente in vista dell’apertura dei regali. Bill e Molly sembrano complici, innamorati e felici di accompagnarlo sotto l’albero. Ma qui, indovinate chi troverà? Proprio lui, il dolce Spencer intento a scartare già i suoi doni, in una trionfo di armonia familiare per nulla scossa dall’inatteso evento! Soltanto Liam poteva immaginare come fosse possibile, visto che riavere suo fratello era il più ambito desiderio della sua Dear Santa.
Ma anche Bill avrà il pony tanto bramato da bambino e Molly il puntale-angelo custode che non trovava!
Tutto è bene quel che finisce bene. Ed è alquanto delicato in Dear Santa, il modo in cui tematiche rilevanti come la dislessia, il bullismo verso i più deboli, ma soprattutto la morte di un familiare, vengano ben amalgamate nello script con la parossistica interpretazione di Black. La pellicola pertanto, si confà alla perfezione a coloro che non si adagiano a visioni dozzinali di sfarzosi pranzi di Natale americani, fotografia patinata e neve artificiale che entra anche dentro casa!
Come il format dell’inimitabile Love Actually, qui il Natale è presente ma mai invadente fino ad oscurare trama e tempi del racconto. Mentre cult come Il Grinch (Jim Carrey tornerà nel seguel del film?), ricordano un po’ il nostro demone di Dear Santa! Ossia quell’entità che non si addice neanche alla lontana a queste festività, ma che alla fine non può che cedere al loro trascinante fascino.
In conclusione, le critiche ricevute da Dear Santa sono state contrastanti
Queste hanno puntato sia all’atavica esperienza di Jack Black, sia al prodotto in generale. Sul sito aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes, il 21% delle 19 recensioni dei critici sono mediamente positive, ma con una valutazione media di 3,7/10. Metacritic, che utilizza una media ponderata, ha assegnato al film un punteggio di 34 su 100, basato su cinque critici e indicando recensioni “generalmente sfavorevoli”.
Brian Tallerico di RogerEbert.com ha dato al film una stella su quattro e ha scritto questo: “C’era un tempo in cui Jack Black che si riuniva ai fratelli Farrelly per realizzare una commedia per famiglie avrebbe fatto qualche onda culturale. Questo non è quel momento. La maggior parte delle persone probabilmente non ha idea che Dear Santa di Bobby Farrelly sia stato seppellito su Paramount+, distribuito di lunedì con quasi nessuna promozione. Perché? Il team di marketing probabilmente non aveva idea di come vendere un film che sembra risolutamente fatto per nessuno“.
Anche Frank Scheck di The Hollywood Reporter è intervenuto al dibattito
Egli pertanto ha scritto: “Non dovrebbe essere una rivelazione che gli sforzi comici di Black siano la grazia salvifica del film. Adottando un profondo ringhio che lo fa sembrare un Jack Nicholson del tardo periodo , l’attore si sta chiaramente divertendo con il suo ruolo colorito, e il divertimento si dimostra contagioso. Rende sopportabili le tante battute cattive e quelle decenti ancora più divertenti con la sua tipica interpretazione maniacale e perfettamente sincronizzata“. E con queste ultime parole che inveiscono anche contro il tipo di comicità con cui è intessuto Dear Santa, noi possiamo comunque affermare di aver apprezzato l’originalità, il ritmo del racconto e le sue svolte.
Pertanto, se un amico mi chiedesse cosa guardare in questo periodo, probabilmente glielo consiglierei. E se dovesse poi sviluppare una nostalgia per l’immortale Black di The Holiday, gli basterà aprire qualsiasi piattaforma e godersi il suo ennesimo rewatch (qui trovate gli instancabili film di Natale). Una valutazione dipende sempre dal termine di paragone che viene utilizzato. Senza confronti perciò, anche un prodotto come Dear Santa può guadagnarsi il suo valore in quel panorama cinematografico dal sapor di pan di zenzero e panettone.