Nell’attuale e controverso panorama del cinema italiano, Elio Germano è sicuramente una delle personalità più interessanti e apprezzate. Entrato nel mondo dello spettacolo a soli tredici anni, si è ben presto affermato nel panorama cinematografico italiano, regalandoci quasi sempre interpretazioni magistrali. Senza dubbio un’artista incredibile, capace di celarsi dietro i personaggi che interpreta pur rimanendo ben visibile. La sua carriera vanta numerosi premi e riconoscimenti. Nonostante ciò, Elio Germano è molto apprezzato per essere sempre umile e genuino. Un artista poliedrico, dal momento che la sua carriera di attore è solo una parte di ciò che l’artista fa: è, infatti, anche regista teatrale e cantante rap (il suo gruppo si chiama Bestierare). Insomma, Elio Germano è garanzia di qualità, apprezzato tanto dal pubblico italiano quanto da quello internazionale. Ha preso parte a numerose produzioni, sia cinematografiche che televisive. Ha interpretato molto spesso personaggi che avessero qualcosa di interessante da dire, unici e anche un po’ misteriosi (qui la nostra recensione dell’ultimo film uscito con Elio Germano, Il signore delle formiche)
Ecco, dunque, le 10 migliori interpretazioni di Elio Germano
1) Mio fratello è figlio unico (2007)
Con il film Mio fratello è figlio unico, uscito nelle sale cinematografiche nel 2007, Elio Germano ha vinto il suo primo David di Donatello come miglior attore protagonista. Il film, di Daniele Luchetti, parla del complicato rapporto tra due fratelli, Accio (Elio Germano) e Manrico (Riccardo Scamarcio). Accio è un adolescente irrequieto e affascinato dalle ideologie fasciste del Movimento Sociale Italiano degli anni ’70. Manrico, il fratello maggiore, è un carismatico operaio comunista. “Uno di quelli” costantemente impegnato nell’organizzazione di scioperi e occupazioni operaie. Il film è un intreccio di solitudine, anticonformismo e ideologie politiche, liberamente ispirato al libro Il fasciocomunista di Antonio Pennacchi (anche se l’autore ha preso le distanze dalla rappresentazione cinematografia). Elio Germano ci ha regalato un personaggio burbero e irrequieto, riluttante a qualsiasi forma di controllo. Un personaggio meravigliosamente interpretato.
2) Il giovane favoloso (2014)
Il giovane favoloso, uscito nelle sale nel 2014, è un intenso biopic sulla vita del poeta Giacomo Leopardi. Magistralmente interpretato, ovviamente, da Elio Germano. Il costante lavoro compiuto dall’attore per assicurarsi una mimica facciale perfetta e la precisione dei movimenti del corpo, ci hanno regalato un’interpretazione elegante e raffinata, su cui l’attore ha costruito tutta la drammaticità del personaggio (anche se la parte più divertente, secondo l’attore, è stata quella dello “studio matto e disperatissimo” sulle opere di Leopardi). Il film porta sullo schermo i lati meno conosciuti del poeta, quello più umano e introspettivo: solo, fragile e malato, il poeta di Elio Germano va al di là di ogni precetto scolastico e di quella eterna infelicità che gli è sempre stata attribuita. L’interpretazione dell’attore ancora una volta colpisce nel segno, regalandoci un personaggio letteralmente favoloso.
3) La nostra vita (2010)
Pochi anni dopo l’uscita di Mio fratello è figlio unico, Elio Germano torna in un altro film del regista Daniele Luchetti, La nostra vita, uscito nel 2010. In questo film l’attore interpreta Claudio, un giovane operaio, sposato con Elena (Isabella Ragonese). A seguito di un parto complicato, Elena muore prematuramente, lasciando Claudio da solo con tre figli da crescere. Afflitto dal dolore, Claudio comincia a volere tutto, tutto quello che la vita gli ha tolto e che crede di meritare: beni materiali e ricchezze di ogni tipo. Un film aspramente critico nei confronti della società consumistica, sul lavoro, sulle speranze e sui soldi. Elio Germano in questo film ci trasmette chiaramente tutto ciò che sente il suo personaggio: rabbia, rancore, tristezza, dolore. La sua interpretazione è stata premiata con un altro David di Donatello come miglior attore protagonista.
4) Volevo nascondermi (2020)
Altro biopic magistralmente interpretato, Volevo nascondermi, diretto da Giorgio Diritti e uscito nel 2020, è sicuramente una delle migliori interpretazioni di Elio Germano. La storia è quella del famoso pittore e scultore Antonio Ligabue: da reietto, deriso ed emarginato, Ligabue è riuscito a imporsi nel panorama artistico nazionale grazie alla sua pittura dai colori forti e dalle linee decise. Un uomo geniale, ribelle, difficile e potente: Elio Germano non è solo riuscito a interpretarlo, ma lo ha vissuto e lo ha trasmesso al pubblico come lui solo è in grado di fare. Grazie a questa magnifica interpretazione ha vinto l’Orso d’Argento come miglior attore al Festival di Berlino, dedicando il premio a “tutti gli storti, tutti gli sbagliati, tutti gli emarginati“.
5) L’incredibile storia dell’isola delle Rose (2020)
L’incredibile storia dell’isola delle Rose, uscito nel 2020 e distribuito da Netflix, è veramente una storia incredibile: racconta la vera vicenda dell’ingegnere Giorgio Rosa, che nel 1968 decide di fondare uno Stato indipendente al largo della costa romagnola (costruendo una piattaforma di cemento) in acque internazionali, per cui al di fuori dalla giurisdizione dello Stato Italiano. In questo film riusciamo a sentire e respirare quella voglia di libertà e indipendenza che aleggiava negli anni ’60, e a scoprire un Elio Germano capacissimo di interpretare anche ruoli comici e meno complessi (incredibile, poi, il suo dialetto romagnolo). Nel film sono presenti anche una bravissima Matilda De Angelis e Tom Wlaschiha (Game of Thrones).
6) Favolacce (2020)
Favolacce, film dei fratelli D’Innocenzo, ha stregato tutti al festival di Berlino, (ri)portando l’eccellenza del cinema italiano. Il film è ambientato nella periferia di Roma, dove vengono raccontate le storie (narrate dalla voce di Max Tortora) di alcune famiglie romane. Le storie iniziano come delle vere e proprie favole, ma man mano diventano sempre più inquietanti e crude: l’apparente perfezione delle villette a schiera dove vivono le famiglie si scontra con il racconto stridente della storia, rivelando paure, dolori e vicende terribili, delle vere e proprie favolacce. Elio Germano interpreta Bruno, padre di famiglia, violento e crudele, e nel finale del film ci regala una prova attoriale incredibile dove esplode in tutta la sua bravura. La storia di Favolacce ha vinto l’Orso d’Argento a Berlino per la miglior sceneggiatura, confermando l’incredibile talendo che i fratelli D’Innocenzo avevano già dimostrato con film come Dogman.
7) Magnifica presenza (2012)
Magnifica presenza è un film del 2012 diretto da Ferzan Ozpetek e vede Elio Germano come protagonista. Il film è una commedia ambientata a Roma, e racconta del giovane Pietro che sogna di diventare un attore. Presto però si rende conto che la casa dove è andato ad abitare è “infestata” dagli spettri di una compagnia teatrale del 1943, tragicamente morti proprio in quella casa. Elio Germano in questo film dimostra tutta la sua bravura, incarnando perfettamente la solitudine, la tenerezza e la semplicità all’interno di un film che racconta la paura e la bellezza della sensibilità umana. La pellicola è stata nominata a ben 8 David di Donatello e a 9 Nastri d’Argento, tra cui Miglior attore protagonista e a Miglior sceneggiatura.
8) Suburra (2015)
Nel 2015 Elio Germano viene scelto dal regista Stefano Sollima per interpretare Sebastiano, un impacciato organizzatore di eventi. Un personaggio che, dopo la morte improvvisa del padre, si trova a dover fronteggiare i suoi numerosi debiti. Sebastiano intreccia così uno stretto legame con un boss locale, fatto prevalentemente di sottomissione per il personaggio interpretato da Elio Germano. Suburra racconta il rapporto tra diverse organizzazioni della malavita, tanto che qualche anno dopo diventerà una serie tv distribuita da Netflix. Nonostante il ruolo di Elio Germano sia più marginale rispetto ai film nominati precedentemente, resta comunque una delle migliori interpretazioni della sua carriera.
9) Alaska (2015)
Alaska è un film uscito nel 2015 e di produzione italo-francese del regista Claudio Cupellini. Il film parla della travagliata storia d’amore tra due ragazzi. Parliamo di Fausto (Elio Germano) e Nadine (Astrid Bergès-Frisbey), conosciutosi per caso durante un evento mondano nell’albergo dove lavorava Fausto. Al centro della storia la costruzione di un legame autodistruttivo all’apparenza non destinato a durare, che viene messo continuamente alla prova dalle reciproche mancanze. Le interpretazioni di Elio Germano e di Astrid Bergès-Frisbey sono ipnotiche. Ma soprattutto sono in grado di trasmettere tutta la tragicità delle vicende e la sofferenza delle anime dei protagonisti.
10) America Latina (2021)
America Latina, film dei fratelli D’Innocenzo del 2021, inizia con il più classico degli incipit. Massimo Sisti (Elio Germano) è un acclamato dentista di Latina che vive felicemente con la sua famiglia, conducendo una vita apparentemente idilliaca. Tutto cambia quando un giorno, scendendo in cantina, trova una ragazzina legata e imbavagliata. Il film è una discesa nell’oblio nella mente di Massimo, annebbiata e confusa a causa dell’alcol e degli psicofarmaci che assume, visivamente impattante grazie a una fotografia straordinaria. La pellicola è un thriller in cui Elio Germano si cala perfettamente, rivelando ancora una volta che è assolutamente uno degli attori migliori in circolazione e regalandoci un’altra performance impeccabile.