Il 2023 è davvero un’annata da sogno per il cinema e per tutti i suoi appassionati. Tanto è dovuto al ciclone Barbie, che ha colorato di rosa la nostra estate con un film davvero bello e sorprendente; all’esplosivo Oppenheimer, una vera e propria esperienza da vivere in sala, che non può essere descritta a parole; infine, al fenomeno di cui fanno parte, ovvero il Barbienheimer. Però, la stagione non è finita qui; il 2023 non è solo Barbie e Oppenheimer, per quanto abbiano decisamente catalizzato la nostra attenzione. Certo, dobbiamo segnalare alcune dolorose assenze, con opere rimandate al 2024 del calibro di Dune 2, Kraven – Il cacciatore, Challengers di Luca Guadagnino, Povere creature di Yorgos Lanthimos e Drive Away Dolls di Ethan Coen. Così come date non ancora annunciata da noi, come Priscilla di Sofia Coppola. Ma, oltre a Barbie e Oppenheimer, ci sono davvero tanti altri attesissimi film 2023, pieni di nomi di un certo livello e dal budget piuttosto importante, che destano la nostra curiosità e, dunque, meritano di essere visti. Ci concentreremo principalmente sulla sala, con qualche incursione nello streaming.
Non resta dunque che buttarci in questo pezzo e scoprire i film 2023 più attesi e che ancora ci aspettano.
Asteroid City (14 settembre)
Asteroid City era in concorso al Festival di Cannes 2023, ma ne è uscito a mani vuote. Wes Anderson ambienta il suo nuovo film nel 1955 e lo colloca in un’immaginaria cittadina americana che si trova nel deserto. Lì si sta svolgendo un convengo organizzato per genitori e studenti di tutti gli Stati Uniti, sia per impiegarli in una competizione scolastica, sia per regalarli una vacanza rilassante e divertente. Il clima festoso, però, viene sconvolto da eventi celesti che avranno un impatto definitivo sul mondo, cambiandolo per sempre. Come in ogni sua opera, il cast è corale e da leccarsi i baffi. Parliamo di star del calibro di Scarlett Johansson, Tom Hanks, Tilda Swinton, Bryan Cranston, Edward Norton, Adrien Brody, Steve Carell, Margot Robbie, Willem Dafoe e Jeff Goldblum. Scommettiamo anche che la cura visiva e formale sarà eccellente. Sebbene la critica sia divisa su Asteroid City, vedere Wes Anderson al cinema resta sempre e comunque uno spettacolo per gli occhi.
E non è finita qui. Sarà presente su Netflix dal 27 settembre con quattro corti tratti dai racconti di Roald Dahl, di cui il primo – che annovera attori come Benedict Cumberbatch, Ralph Fiennes, Dev Patel e Ben Kingsley – è stato presentato fuori concorso a Venezia: La meravigliosa storia di Henry Sugar.
Assassinio a Venezia (14 settembre)
Dopo Assassinio sull’Orient Express e Assassinio sul Nilo, Kenneth Branagh torna alla regia adattando un altro giallo di Agatha Christie con protagonista l’iconico Hercule Poirot, di cui lo stesso Branagh riprende i panni. Assassinio a Venezia vede il detective dai grandi baffi ritirarsi nell’italica città che dà il titolo alla pellicola. Siamo nel secondo dopoguerra e Poirot, in pensione ed esilio volontario, accetta controvoglia di partecipare a una seduta spiritica in un palazzo altrettanto spettrale. Uno dei partecipanti, però, viene assassinato e, da lì in avanti, oltre a svelare l’omicida, capirà di essere entrato in un mondo di oscuri segreti. Dai toni thriller e sovrannaturali, Branagh punta a replicare il grandissimo successo dei precedenti capitoli, servendosi anche di un cast d’eccezione, tra cui Michelle Yeoh, Kyle Allen, Camille Cottin, Jamie Dornan, Tina Fey, Jude Hill, Ali Khan, Emma Laird, Kelly Reilly e il nostro Riccardo Scamarcio.
In poche parole, è un film 2023 semplicemente imperdibile!
The Palace (28 settembre)
Ci sono pochi registi così divisivi come Roman Polanski, nel bene e nel male. Il regista è tornato a Venezia, seppur fuori concorso, con una commedia nera sfrenata che si rifà a un tipo di ironia bassa, grottesca, forse quasi al limite del trash, per puntare il dito contro l’élite più ricca. The Palace è ambientato in un albergo lussuoso delle Alpi svizzere nel corso del capodanno del 2000. Il direttore, Hansueli, è costretto, assieme al suo personale, ad assecondare le assurde richieste, le follie e i capricci dei suoi altolocati clienti, ma gli eccessi e l’inaspettata piega che prende la festa sono cose che non può minimamente prevedere. Anche qui, il cast è di tutto punto – tra cui Fanny Ardant, Mickey Rourke, John Cleese, Fortunato Cerlino e Luca Barbareschi – e, seppur la critica non pare particolarmente entusiasta, ciò non ci deve frenare nell’andare al cinema, vedere questo film 2023 ed esporre il nostro personale giudizio. E chissà, magari resteremo sorpresi.
Dogman (5 ottobre)
Dopo qualche passo falso di troppo, finalmente, pare che Luc Besson sia tornato, conquistando Venezia con il suo Dogman, in concorso proprio alla Mostra e nei nostri cinema dal 5 ottobre. Caleb Landry Jones (palma d’oro a Cannes 2021 per Nitram, inedito da noi) è un giovane ferito dalla vita, che ha passato un’infanzia difficilissima a causa degli abusi del padre (che, ad esempio, l’ha costretto a vivere nella gabbia degli animali), della complicità del fratello e che è riuscito a trovare salvezza e conforto nell’amore per i cani. D’altronde, questo film 2023 si apre con una frase tratta dal poeta francese Lamartine:
«Ovunque ci sia un infelice, Dio invia un cane».
Dogman è, dunque, una favola nerissima, la storia di un emarginato (caratterizzato perfettamente da Jones) che la vita trasforma in una sorta di Joker – e, come nell’opera di Phillips del 2019, ne vediamo la genesi e ciò che l’ha portato a diventare in quel modo; un film genuino che è manifesto di quell’amore puro e incondizionato che può davvero salvare una persona.
Killer of the Flower Moon (19 ottobre)
Si, ci sbilanciamo un attimo: il film 2023 più atteso dell’autunno/inverno è senza ombra di dubbio Killers of the Flower Moon.
Insomma, Martin Scorsese che dirige i suoi due pupilli, Robert De Niro e Leonardo DiCaprio, a cui si affiancano attori del calibro di Jesse Plemons, Brendan Fraser, John Lithgow e colei che, per la critica, sembra già pronta alla nomination all’Oscar, ovvero Lily Gladstone. E che vogliamo di più? Le 3 ore e 30 di durata possono spaventare, ma sono necessarie per raccontare una storia da più punti di vista e che renda giustizia a chi è stato sacrificato in nome degli affari. Siamo, infatti, nell’Oklahoma degli anni ’20 e i membri della tribù dei nativi americani Osage scoprono che lo loro terra è ricca di petrolio. Quando la notizia si diffonde, iniziano a scomparire o a essere uccisi. A indagare c’è il ranger Tom White e un’FBI ancora alle origini, mentre il reduce Ernest Birkhart, sposato con l’indiana Mollie, scopre che uno degli indagati è suo zio William Hale, spietato proprietario terriero.
Raccontando lo sterminio degli Osage e la nascita dell’FBI, Scorsese parla anche del lato oscuro del sogno americano, con Killers of the Flower Moon che rappresenta la summa del suo cinema. E che dire, non vediamo già l’ora di vederlo!
Pain Hustlers – Il business del dolore (27 ottobre)
Dopo Oppenheimer, Emily Blunt arriverà su Netflix nel nuovo film di David Yates – il regista degli ultimi quattro film di Harry Potter e dei tre di Animali fantastici – e con al suo fianco niente di meno che Chris Evans. Pain Hustlers – Il business del dolore è incentrato su Liza che, cercando una vita migliore per sé e la figlia, trova un impiego in una start-up farmaceutica in fallimento, appartenente a Pete. Grazie al suo coraggio, la sua determinazione e il suo fascino, riesce a portare l’azienda ad alti livelli, e lei alla bella vita. Peccato che si troverà presto chiusa in un complotto criminale, le cui conseguenze non potranno che essere drammatiche. Dal trailer, Pain Hustlers pare seguire le orme già percorse da film come American Hustle, La grande scommessa e The Wolf of the Wall Street. E se contiamo la presenza nel cast di altrettanti nomi importanti, quali Andy Garcia, Catherine O’Hara, Jay Duplass, Brian d’Arcy James e Chloe Coleman, diciamo che abbiamo più di un interesse nel guardare questo nuovo film 2023.
Ma non possiamo chiudere ottobre, il mese di Halloween, senza due film 2023 da brividi.
Il 12 arriva il sequel diretto de L’esorcista, in cui Ellen Burstyn riprende il ruolo di Chris, la madre di Regan, chiamata in causa da una famiglia che sta passando ciò che lei ha affrontato cinquant’anni prima. Il 26 è il turno di Saw X, ambientato tra il primo e il secondo capitolo e incentrato su John Kramer che, malato e disperato, va in Messico per sottoporsi a una cura sperimentale e pericolosa per guarire dal cancro. Peccato che sia una truffa e, adesso, il serial killer ha un nuovo obiettivo, colpendo proprio quei truffatori con le sue ingegnose, folli e subdole trappole mortali.
The Marvles (8 novembre)
Non poteva non esserci un film Marvel tra i più attesi del 2023. The Marvels, sequel di Captain Marvel e della miniserie Ms. Marvel, ritrova Carol Danvers intenta a fronteggiare un nuovo pericolo, seppur stavolta non lo debba fare da sola. Dopo aver ripreso la sua identità dai perfidi Kree e aver ottenuto la sua vendetta sulla Suprema Intelligenza, Carol ha a che fare con un universo destabilizzato, che solo lei può riparare. Però, comprende anche che i suoi poteri sono collegati a quelli dell’adolescente sua fan Kamala Khan e a quelli dell’astronauta Monica Rambeau, sua nipote. Le tre dovranno collaborare, imparare a lavorare assieme e unire i poteri per salvare l’universo, nuovamente attaccato dai Kree. Oltre a vedere più aspetti del personaggio di Carol, la regista Nia DaCosta parlò così a proposito di The Marvels, alzando notevolmente l’hype:
“Questo progetto sarà più maturo ed emozionante rispetto al precedente (Captain Marvel), simile nella modalità alle serie tv WandaVision e a Black Widow”.
The Killer (10 novembre)
Rassegnati al fatto che non vedremo mai la terza stagione di Mindhunter, dobbiamo consolarci con il nuovo film 2023 di David Fincher, in arrivo su Netflix il 10 novembre.
Il protagonista è un uomo senza nome, solitario, metodico, privo di scrupoli e che incarna l’assassino perfetto. Sa attendere silenziosamente nell’ombra, per studiare e colpire il suo bersaglio. Ma più aspetta, più inizia a perdere la sua freddezza, soprattutto quando la sua casa viene profanata e, così, la sua mente comincia a giocargli brutti scherzi. Si ritira nell’America Latina, ritrovandosi coinvolto in una vicenda tra Venezuela, Cuba e Stati Uniti. Un glaciale Michael Fassbender è il protagonista che riesce a entrarci sottopelle, in un modo tale da renderlo indimenticabile; cosa paradossale per chi cerca di passare inosservato. E duetta magnificamente con una sempre grande Tilda Swinton. La critica lo sta esaltando e, se non bastasse, ci sono le parole di Fincher ad aumentare l’interesse per The Killer:
«Un noir brutale, elegante e sanguinario che segue un assassino professionista in un mondo che ha perso la bussola morale. L’esempio di un solo uomo, armato fino ai denti e che lentamente discende nella follia».
Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente (22 novembre)
Una delle saghe più impattanti degli ultimi dieci anni è senza dubbio Hunger Games. E sta per tornare, con un film prequel ambientato circa 60 anni prima l’avvento di Katniss Everdeen e incentrato sul giovane Coriolanus Snow, prima che diventasse il presidente di Panem. Quando aveva solo diciotto anni, era un ragazzo brillante e determinato a far riacquistare prestigio sociale alla sua casata. Ai decimi Hunger Games viene incaricato di fare da mentore a Lucy Gray Baird, il tributo del Distretto 12. Con lei, Snow scopre le varie sfumature dell’amore e comprende quali limiti è disposto a superare per i suoi scopi; inoltre, data l’attenzione che subito attira la ragazza con il suo canto nel corso della Mietitura, Snow vede in lei la via per il suo riscatto sociale. Non solo il prequel sarà più crudo delle pellicole originali, la cui apertura dei giochi è stata definita dal regista “un bagno di sangue”, ma avremo una protagonista totalmente diversa da Katniss. Lo ha spiegato Francis Lawrence a Empire Magazine:
“Katniss era un’introversa e una sopravvissuta. Era piuttosto tranquilla e stoica. Lucy Gray è l’opposto, è davvero una performer”.
Napoleon (23 novembre)
Cosa succede quando Ridley Scott dirige Joaquin Phoenix in un dramma storico in cui interpreta un imperatore? Solitamente, qualcosa di meraviglioso. O forse è meglio dire, epico. Dopo Commodo, Phoenix mette i panni di Napoleone Bonaparte, con il film di Scott che ci dona uno sguardo originale sulla storia di questa importante figura storica. Partendo dalle origini e passando dalla sua carriera nell’esercito, ne racconta l’inarrestabile scalata al potere attraverso l’instabile, dipendente e disfunzionale relazione con la moglie Giuseppina, il suo vero amore, interpretata dall’intensa Vanessa Kirby di The Crown. Scott mostra le celebri battaglie combattute da Napoleone, il suo genio militare e la sua spietata ambizione, coadiuvato da un Phoenix la cui interpretazione, come venne rivelato nel dicembre 2022, è così potente da aver costretto a riscrivere la sceneggiatura, adattandosi a lui.
E se già dal trailer ne siamo rimasti affascinati, immaginiamoci cosa possa essere questo film 2023? Siamo già pronti per comprare il biglietto, perché lo spettacolo sarà incredibile.
Ferrari (30 novembre)
È mancato dalle sale cinematografiche per ben otto anni, ma adesso Michael Mann è tornato con un film 2023 che ha inseguito per più di vent’anni. Ferrari, progetto a cui il regista inizia a pensare intorno al 2000 dopo un confronto con Sydney Pollack, è un biopic che ripercorre la vita di Enzo Ferrari, fondatore di una delle case automobilistiche più famose al mondo e tra gli imprenditori più importanti dello scorso secolo. Siamo nel 1957 e il magnate sta vivendo un periodo di crisi dopo la bancarotta della sua azienda fondata 10 anni prima. Non avendo altra scelta, decide di scommettere tutto in una gara automobilista, ovvero la famosa Mille Miglia.
In concorso a Venezia e senza toccare le polemiche sollevate dal film, ci sarà Adam Driver nei panni di Enzo, succeduto a Christian Bale – il primo nome sulla lista, che rinunciò nel 2016 per questioni di fisico e salute – e a Hugh Jackman, mentre Penelope Cruz è sua moglie Laura, Shailene Woodley la sua amante Lina Lardi e Patrick Dempsey il pilota Pietro Taruffi. Come dichiarato dagli addetti ai lavori, è più di un semplice biopic, andando a esplorare Ferrari a tutto tondo, uno di quegli uomini – e personaggi – ossessionati dal lavoro tanto cari a Mann.
Coup de Chance (6 dicembre)
Cinquantesimo film per Woody Allen, forse l’ultimo della sua carriera. Interamente girato in lingua francese, Coup de Chance vede come protagonisti Fanny e Jean, una coppia perfetta: sono innamoratissimi, realizzati nella vita e con una casa nella Parigi benestante. Ma l’incontro di Fanny con il suo ex compagno di classe Alain sconvolgerà la sua vita. I due si rivedono, diventando ogni giorno sempre più intimi, sempre più vicini. Chi era a Venezia ha già potuto vedere e giudicare questo film 2023, che si aggira nelle strade di Midnight in Paris ma ricorda molto da vicino Match Point. Rolling Stone lo descrive come “un giallo delizioso, leggero ed elegante, fuori concorso a Venezia 80, per tornare sui soliti temi (del regista): il caso, la fortuna, i rimpianti”, mentre Allen stesso dichiarò in un’intervista:
“Posso solo dirvi che questo è un film crime, una storia seria di crimine e punizione. Con una dose di romanticismo, ovviamente”.
Wonka (14 dicembre)
Non ne avremo mai abbastanza di Willy Wonka. Stavolta, però, osserviamo la sua storia da una prospettiva completamente diversa. Infatti, a differenza delle sue precedenti versioni cinematografiche impersonate da Gene Wilder e Johnny Depp, Wonka è incentrato sulla giovinezza dell’inventore, fino a questo momento rimasta un autentico mistero. Ripercorre i passi che hanno portato un giovane ragazzo pieno di sogni e di speranze a possedere l’azienda di dolciumi più nota al mondo, la Fabbrica di Cioccolato, e, soprattutto, come e dove ha incontrato per la prima volta gli Umpa Lumpa. Con un ottimo cast, tra cui Timothée Chalamet, Olivia Colman, Hugh Grant e Rowan Atkinson, la trama ufficiale non fa che alzare l’interesse, descrivendo Wonka con queste parole:
“Arriva un mix inebriante di magia e musica, caos ed emozione, il tutto raccontato con cuore e umorismo favolosi. […] Dimostrando che le cose migliori della vita iniziano con un sogno, e che se si è abbastanza fortunati da incontrare Willy Wonka, tutto è possibile”.
Maestro (20)
Bradley Cooper aveva già debuttato da regista a Venezia con A Star Is Born; è tornato quest’anno al Lido con un altro film che racconta di musica, amore, sogni e talento. Prodotto, tra gli altri, da Martin Scorsese e Steven Spielberg, Maestro è la rilettura di Cooper – approvata dalla famiglia Bernstein – della figura del primo direttore d’orchestra nato in America, ovvero Leonard Bernstein. Un uomo carismatico, appassionato del suo lavoro e che è stato in grado di una grande versatilità nelle opere che creava, da quelle più sinfoniche e liriche a componimenti più commerciali che avrebbero riempito i teatri di Broadway. Ne vengono ripercorsi circa trent’anni di vita, partendo dal momento in cui il direttore incontrò Felicia Montealegre – interpretata da Carey Mullingan – nel corso di una festa nel 1946. Il loro fu un amore complesso, nonostante il matrimonio durò 25 anni ed ebbero tre figli, anche perché dovette confrontarsi con l’omosessualità di Bernstein.
Da Venezia le critiche sono positive, sia per le interpretazioni che per la regia; non resta che attendere il film 2023 su Netflix, il 20 dicembre.
Wish (21 dicembre)
Wish è il film di Natale della Disney, incentrato sulla diciassettenne Asha, abitante dell’isola di Rosas, conosciuta come il regno dei desideri. Lei dovrà liberare la sua città dal Re Magnifico, un malefico stregone che cerca di controllare la vita dei propri sudditi facendosi consegnare il loro desiderio più profondo, nella speranza un giorno di vederselo realizzare. Il desiderio di Asha è talmente potente che una stella di nome Star le risponde e, insieme, mostreranno che la volontà di un umano e la magia delle stelle possono fare qualsiasi cosa. Wish, che celebra il 100ismo compleanno della Disney, ricongiunge la sua parte moderna con quella tradizionale, con un’opera contemporanea ma che abbia lo stile dei grandi classici, a partire da quei desideri già presenti in moltissimi cartoni. Pare incarnare tutto ciò che amiamo della Disney: una storia originale e classica, con una protagonista determinata e sognante, dei simpatici animaletti parlanti, un cattivo carismatico e un’ambientazione da fiaba.
Rebel Moon (22 dicembre)
A dicembre arriva anche il nuovo attesissimo film 2023 di Zack Snyder, descritto così nella sinossi di Netflix:
“Un epico evento cinematografico di fantascienza in preparazione da anni”.
Rebel Moon, infatti, nasce intorno al 2006 e avrebbe dovuto essere ambientato nello stesso universo di Star Wars, slegato dalla saga degli Skywalker; progetto che, però, venne scartato quando Disney acquisì la Lucasfilm e cominciò a lavorare sui suoi sequel. Snyder incentra il film all’interno di una colonia ai limiti della galassia, oppressa dal tiranno Balisarius. Disperati, i coloni ripongono tutte le loro speranze in Kora, giovane donna dal passato misterioso, incaricata di reclutare guerrieri da tutti i pianeti per poter sconfiggere il nemico. Forma così un piccolo gruppo radunando sconosciuti, orfani di guerra, contadini e ribelli; tutti in cerca di vendetta e redenzione e pronti per una battaglia decisiva per l’intero universo. Snyder omaggia I sette samurai di Akira Kurosawa, radunando anche un cast eccellente: ad esempio, ci troviamo Djimon Hounsou, Charlie Hunnam, Michiel Huisman, Ed Skrein (sì, i due Daario di Game of Thrones), Jena Malone, Ray Fisher, Doona Bae e sir Anthony Hopkins.
Aquaman e il Regno Perduto (25 dicembre)
Alla Marvel non poteva che rispondere la DC, con il tanto chiacchierato e rimandato sequel di Aquaman, sempre interpretato da Jason Momoa. L’eroe, stavolta, si troverà a dover accorrere a ogni mezzo possibile per salvare Atlantide e il resto del pianeta dall’imminente distruzione. Per farlo, deve allearsi con uno spiacevole e inaspettato alleato. Nel secondo capitolo, dunque, verranno approfonditi dei mondi che, nel primo film, erano stati solo menzionati. Se pensiamo che il titolo provvisorio era “Necrus”, era già un chiaro segno che il focus sarebbe stato il regno di Atlantide, diviso in sette parti dopo la caduta.
E possiamo immaginarci un film 2023 spettacolare, forse con qualche punta di horror, dato che il regista è James Wan, celebre per le saghe di Saw, Insidious e The Conjuring.
E l’Italia? Prima di chiudere il nostro pezzo e pur consci di non avere le possibilità economiche di nazioni più grandi, ci sono dei titoli nostrani che meritano una menzione. È già nei cinema l’ultima fatica di Matteo Garrone, quel Io capitano che, tratto da una storia vera, racconta l’Odissea contemporanea di due ragazzi africani, Seydou e Mussa, che lasciano il Senegal per l’Europa, nella speranza di coronare il loro sogno. A dicembre, precisamente il 14, arrivano Adagio e Finalmente l’alba. Nel primo Stefano Sollima chiude la sua trilogia sulla Roma criminale, incentrandolo su un sedicenne che, caduto vittima di un ricatto e ritrovatosi in qualcosa più grande di lui, deve chiedere aiuto a due ex-criminali amici del padre di cui si prende cura; quest’ultime tra figure sono interpretate da attori del calibro di Toni Servillo, Valerio Mastandrea e Pierfrancesco Favino. Finalmente l’alba di Saverio Costanzo ci porta nella Roma degli anni ’50, narrando la storia di un’aspirante giovane attrice che si reca a Cinecittà per un provino da comparsa in un grande film. Tra mondanità e quotidianità, il suo sarà un vero e proprio passaggio alla vita adulta. Una sorta di Babylon all’italiana con un cast internazionale composto, ad esempio, da Lily James, Willem Dafoe e Joe Keery.