Non c’è davvero una parola che possa descrivere quanto sono stati importanti gli anni 90 per il cinema. Con una dominazione americana senza rivali, i grandi blockbuster campioni d’incassi convivono con gli indipendenti che hanno trovato un certo spazio per esprimersi, senza contare che è il periodo in cui coesistono i grandi registi formatosi negli anni 70 e le giovani nuove promesse del millennio. È il decennio di Spielberg, di ogni genere di commedia, dei thriller psicologici, del pulp tarantiniano e di tante altre cose che vi spiegheremo nello svolgersi del pezzo. Qui dove, come sempre, vi spiegheremo da 2 a 4 film anni 90 per anno – con le menzioni speciali – e vi diremo anche dove trovarli in streaming. E anche stavolta l’impresa è stata titanica, perché 100 film non bastano per rappresentare quest’era.
Ma bando alle ciance e immergiamoci subito nei film anni 90.
1990
Apriamo il decennio dei migliori film anni 90 con uno dei capolavori di Martin Scorsese.
Quei bravi ragazzi è un maestoso affresco antropologico della vita nella mafia, dove i protagonisti sono semplicemente uomini con i loro vizi (tanti) e le loro virtù (poche), con attori in stato di grazia – tra cui Robert De Niro, Ray Liotta e soprattutto Joe Pesci – e una regia fatta di indimenticabili sequenze. È un film che ha rivoluzionato il genere gangster, da vedere su Sky e Now (a noleggio su Prime, Chili e Apple).
Mentre David Lynch dà vita al suo atipico road movie in Cuore Selvaggio e Kevin Costner è protagonista dell’epicità western in Balla coi lupi, Tim Burton realizza una favola tenera, piena di sentimento e in cui racchiude tutta la sua poetica: Edward mani di forbice (su Disney, a noleggio su Prime, Apple e Chili) è la storia di un emarginato dalla società perché diverso e nei suoi panni si cala un perfetto Johnny Depp, che ci fa sognare assieme a Winona Ryder. E se parliamo di coppie amatissime, impossibile non citare Edward e Vivian di Pretty Woman (disponibile su Disney), quella in cui il playboy senza scrupoli che ha bisogno di un’accompagnatrice non ha messo in contro che proprio lei gli ruberà il cuore. Senza dimenticarci degli struggenti Patrick Swayze e Demi Moore nell’intramontabile Ghost.
Intanto, esce un classico del cinema natalizio, Mamma ho perso l’aereo, e l’ultimo capitolo di Ritorno al Futuro; Paul Verhoeven dirige Schwarzenegger nel cult sci-fi Atto di forza e Rob Reiner adatta Stephen King in Misery non deve morire, con una grandiosa Kathy Bates.
1991
Uno dei migliori film anni 90, capolavoro del femminismo, nasce proprio nel 1991.
Ridley Scott ci regala con Thelma & Louise (a noleggio su Prime, Apple e Chili) un’opera anarchicamente progressista, totalmente incentrata su due donne meravigliose e interpretate splendidamente da Geena Davis e Susan Sarandon. Il suo finale straziante è simile per certi versi a quello di Point Break, dove il Bodhi di Swayze tenta di cavalcare un’onda immensa sotto lo sguardo nostro e di Keanu Reeves. Il mare, poi, è presente anche nella bellissima pellicola generazionale nostrana, con una storia tanto inverosimile quanto affascinante, diretta da Gabriele Salvatores: Mediterraneo.
Se Hot Shots è l’apoteosi delle parodie americane ed esce il cult appena riportato sullo schermo da Burton, ovvero La famiglia Addams, James Cameron realizza uno di quei rari sequel che superano l’originale. Terminator 2 amplia la trama del primo, rendendo questa e i personaggi più profondi; è pieno di sequenze adrenaliniche e gli effetti speciali hanno contribuito molto all’evoluzione della CGI; infine, per essere un action, riesce a provocarci mille emozioni: dalla paura alla sorpresa, passando per la commozione.
E per ultimo c’è la pellicola più importante dell’anno, quella con cui tutti dovranno confrontarsi. Tra i soli tre ad aver vinto i Big Five agli Oscar, Il silenzio degli innocenti (disponibile su Timvision e MGM; a noleggio su Prime, Apple e Chili) è una tensiva e psicologica partita a scacchi tra due personaggi agli antipodi costretti a collaborare: l’agente Clarice Sterling di una maestosa Jodie Foster e il killer Hannibal Lecter, la cui interpretazione da parte di Anthony Hopkins è semplicemente leggendaria.
1992
Il 1992 è l’anno del primo film scritto e diretto da Quentin Tarantino. Con pochissimo budget, un cast ridotto e una sola location, Le iene (su Starz, MGM e Lionsgate, a noleggio su Apple) conteneva già tutti gli elementi del cinema tarantiniano: dai dialoghi lunghi e apparentemente inutili al montaggio cronologicamente non in ordine, passando per le sue classiche inquadrature come quella del portabagagli dell’auto. Se il suo è un esordio indimenticabile, Clint Eastwood si consacra definitivamente come autore realizzando il western che mette fine ai miti classici del genere, essendo realistico, violento, pieno di personaggi grigi: è Gli Spietati (su Sky e Now). E parlando di autorialità, Spike Lee ci regala, nell’omonimo film, la storia del controverso Malcolm X – interpretato splendidamente da Denzel Washington – e allo stesso tempo un ritratto profondo della società statunitense.
Rimanendo in tema, Coppola realizza il miglior film del vampiro più famoso al mondo, ovvero Dracula di Bram Stroker, nei cui panni si cala un perfetto Gary Oldman. Un’opera emozionante e affascinante tanto nella storia quanto nell’estetica, disponibile su Netflix.
Se Kevin Costner fa il bodyguard di Whitney Houston in Guardia del corpo e Whoopi Goldberg veste per la prima volta i panni della strampalata e divertente suora in Sistet Act, esce un film controverso e, anche per questo, dallo status iconico elevatissimo: stiamo parlando del sensualissimo Basic Instinct. Senza dimenticarci dell’epico scontro tra Tom Cruise e Jack Nicholson in Codice d’onore o del secondo capitolo del Batman di Burton.
1993
C’è un nome che domina il 1993, dal cui genio escono due dei migliori film anni 90 (e non solo): Steven Spielberg.
Jurassic Park (su Sky e Now; a noleggio su Apple, Prime e Chili) è uno spettacolare trionfo di effetti speciali; ogni cosa funziona alla perfezione e riesce a rendere reale un qualcosa – come i dinosauri, il cui realismo stupisce tutt’oggi – che prima era solo sognato. Dall’avventura al dramma nella miglior pellicola mai creata sull’Olocausto, perché non c’è niente prima e dopo che possa essere paragonato a Schindler’s List (presente sulle stesse piattaforme). Dolorosa, emozionante, coinvolgente, piena di grandi interpretazioni e con una realizzazione tecnica efficacissima, soprattutto con quel cappottino rosso che fa commuovere solo nominandolo.
Intanto, Tom Hanks è protagonista di due bellissime e antitetici film: la commedia romantica Insonnia d’amore con Meg Ryan e lo struggente dramma giudiziario Philadelphia, al fianco di Denzel Washington. Dieci anni dopo Scarface, De Palma dirige nuovamente Al Pacino in una delle sue interpretazioni più intense, quella in Carlito’s Way. Memorabile così come lo è Anthony Hopkins in Quel che resta del giorno, una statua di gesso che reprime ogni emozione che, comunque, riusciamo a percepire. Billy Murray è protagonista di una delle comedy più bizzarre di sempre, nella sua miglior performance in carriera, ovvero Ricomincio da capo, e Robin Williams si travesta da domestica per stare vicino ai suoi figli in Mrs Doubtfire.
Se in Lezioni di piano esploriamo l’universo femminile di Jane Campion, DiCaprio incanta in Buon compleanno Mr Grape. E facciamo un’eccezione per l’animazione, perché il 1993 è l’anno dell’iconico Nightmare Before Christmas.
1994
Se dovessimo scegliere l’anno d’oro del cinema, forse il nostro pensiero andrebbe al 1994, perché sono usciti talmente tanti film leggendari che non servirebbero dieci pezzi per raccontarli tutti. E se state pensando a Il re Leone, non sbagliate. Ma concentriamoci su sui live-action, o almeno su alcuni di essi.
Se Jim Carrey si consacra come re della commedia in Scemo e più scemo, The Mask e Ace Venutra, Brad Pitt è il ribelle Tristan in Vento di passioni e forma un’iconica coppia di vampiri con Tom Cruise in Intervista col vampiro. Hugh Grant diviene una superstar planetaria grazie a Quattro matrimoni e un funerale; Brandon Lee è l’indimenticabile protagonista de Il corvo; esce uno degli adattamenti più riusciti di Piccole Donne, con Winona Ryder, Kirsten Dunst, Susan Sarandon e Christian Bale; Besson firma l’opera che lancia le carriere di Jean Reno e Natalie Portman, Leon; infine, torna la premiata ditta Burton-Depp in Ed Wood.
Abbiamo lasciato l’ultima parola a tre pellicole leggendarie. La prima è considerata una delle migliori di sempre (su IMDB ha il punteggio più alto), ha come protagonisti Tim Robbins e Morgan Freeman ed è un adattamento da Stephen King: è il bellissimo Le ali della libertà (disponibile su Sky e Now). Il secondo è l’opera dolce, coinvolgente e umana che ha definitivamente consacrato Tom Hanks nell’olimpo di Hollywood con la sua meravigliosa interpretazione in Forrest Gump (su Netflix, Prime, Sky e Now). E pensare che il ruolo poteva andare a John Travolta, il quale rifiutò perché già impegnato in una pellicola che avrebbe scritto la storia, grazie alle nuove possibilità narrative ed estetiche che esprimeva: è l’opera più rappresentativa e famosa di Quentin Tarantino, quella Pulp Fiction disponibile Timvision, Infinity e Paramount.
1995
Due delle rivelazioni più scioccanti della storia del cinema arrivano proprio nel 1995 e – SPOILER – entrambe hanno come protagonista Kevin Spacey. La prima è l’identità di Kayser Soze ne I Soliti Sospetti; un plot twist tale che ci fa ripensare a tutto quello che abbiamo visto nel film fino a quel momento. Il secondo è un colpo di genio dato che, durante la promozione dell’opera che lanciò definitivamente David Fincher, il nome stesso dell’attore non compariva da nessuna parte. Seven (su Prime e Infinity) ha rivoluzionato il thriller attraverso l’utilizzo dei cliché del genere a favore però dell’approfondimento dei personaggi, in particolare i detective di Morgan Freeman e Brad Pitt.
Se Nicholas Cage non è mai stato così bravo come in Via da Las Vegas e Mel Gibson è il protagonista del classico dei kolossal anni 90 Braveheart, Michael Mann realizza il sogno di tutti i cinefili: far incontrare nello stesso film Al Pacino e Robert De Niro. E Heat – La sfida (su Prime e Disney, a noleggio su Infinity, Apple e Chili) è costruito proprio su questo, riuscendo allo stesso tempo a rivoluzionare il crime movie urbano e a creare un equilibrio clamoroso tra action e introspezione.
E poi c’è quel fenomeno culturale che ha rallegrato l’infanzia di tanti bambini che volevano avere quel gioco da tavola per vivere mille avventure: è l’indimenticabile Jumanji. E chi non ha mai voluto un amico come Casper? Per non parlare del sogno che i nostri giochi potessero prendere vita, come succede nel film d’animazione più importante del decennio, Toy Story. Intanto, esce il cult adolescenziale Ragazze a Bevery Hills con l’iconica Cher e Clint Eastwood ci incanta con la sua struggente storia d’amore ne I Ponti di Madison County.
1996
Tra i migliori film anni 90, c’è quella satira visionaria uscita dalla mente di Danny Boyle: Trainspotting.
Disponibile su Timvision (a noleggio su Apple, Prime e Chili), racconta i problemi dei giovani di quell’epoca, senza mai prendere posizione né condannare. Così vedere quei ragazzi che si autodistruggono senza parlare di ciò che li affligge è ancor più devastante. È un po’ quello che fanno i Coen nella loro opera magnum, Fargo (su Prime, a noleggio su Apple e Chili), mostrando, attraverso i dialoghi brillanti e i personaggi bizzarri, la stupidità umana che conduce i protagonisti a sbagliare e a manifestazioni di violenza gratuita che sfociano in tragedia.
Se Independence Day consegna al grande pubblico Will Smith e Leonardo DiCaprio fa le prove per Titanic in Romeo + Giulietta, Tom Cruise mette per la prima volta i panni dell’agente Ethan Hunt nel primo indimenticabile Mission Impossible ed è protagonista dell’iconico Jerry Maguire. Per non parlare di Eddy Murphy che si sdoppia nel divertente Il professore Matto o la Signorina Trinciabue di Matilda 6 mitica che popola ancora i nostri incubi. Ma se dovessimo scegliere un cult per ragazzi del 1996, quello sarebbe il memorabile Space Jam con sua maestà Michael Jordan: ma quanto avremmo voluto assistere a quella partita dal vivo?
Chiudiamo l’anno con il film che ha rivoluzionato un genere che sembrava ormai essersi esaurito nel decennio scorso: Scream (su Infinity, Timvision e Paramount) segue e rivela le regole tipiche dell’horror, solo per poterci giocare, distruggerle e riscriverle. E ha una delle intro migliori di sempre.
1997
L’avevamo nominato nel punto precedente ed eccolo qua uno dei migliori film anni 90 di sempre.
Titanic (a noleggio su Prime, Apple e Chili) non è solo un prodotto cinematografico, ma un’esperienza a tutto tondo che ha lanciato la DiCaprio Mania, ha permesso al mondo di scoprire il talento di Kate Winslet, ha raggiunto incassi da capogiro e ha il record di Oscar vinti (da dividere con Ben Hur e Il signore degli anelli 3): tutto questo ha contribuito a rendere leggendaria quella meravigliosa storia d’amore, girata con sorprendenti effetti speciali.
Lo stesso anno arrivano altri due importanti attori, che scrivono e recitano in un’opera meravigliosa, appassionante, un coming of age di quelli che si leggono nei libri: si tratta di Matt Damon e Ben Affleck in Will Hunting – Genio ribelle (su Sky, Now, Timvision e Infinity); lì dove Robin Williams riesce finalmente a conquistare un meritatissimo Oscar. Intanto, esce il capolavoro noir L.A. Confidential; la commedia britannica trova una delle sue vette più alte in Full Monty; il secondo capitolo di Jurassic Park arriva al cinema, così come il primo dell’iconico Man in Black; Tarantino dà alla luce il sottovalutato Jackie Brown; Jack Nicholson ed Helen Hunt sono protagonisti di un’atipica storia d’amore in Qualcosa è cambiato; infine, la fantascienza ci fa riflettere con il profondo Gattaca.
Ne manca giusto uno, ma che ci riguarda estremamente da vicino. Perché La vita è bella (su Netflix e Disney) è il nostro piccolo capolavoro, in cui Benigni riuscì non solo a strappare tre Oscar mettendo d’accordo pubblico e critica, ma a trattare un tema delicatissimo come l’Olocauso alla sua maniera, senza mai banalizzarlo.
1998
Se non l’avevamo ancora capito, questo è il decennio di Spielberg. Nel 1998 dà alla luce un classico del genere bellico, un film anni 90 che mostra la guerra per quel che è (ovvero, morte e violenza) e con quel prologo sullo sbarco in Normandia che è stata imitato tantissime volte negli anni a venire: è il leggendario Salvate il soldato Ryan (a noleggio su Timvision, Prime, Apple e Chili). Un’opera cruda e devastante, così come lo è American History X, con un mastodontico Edward Norton che forse l’Oscar se lo sarebbe meritato. Ma potremmo fare lo stesso discorso per Jim Carrey, nemmeno considerato per la sua straordinaria prova in The Truman Show. Disponibile su Netflix e Prime (a noleggio su Timvision e Apple), è una pellicola terribilmente attuale che mette in scena uno dei nostri incubi più grandi, riflettendo allo stesso tempo sullo showbusiness con una domanda: e se vivessimo in una realtà fittizia?
Ma l’iconicità nel 1998 ha un titolo soltanto, tanto da generare un festival a tema negli USA e a ispirare pure una religione: Il Grande Lebowski (su Netflix, a noleggio su Apple, Prime e Chili). Interpretazioni meravigliose, battute divertentissime, dialoghi che sappiamo a memoria, un personaggio indimenticabile sono gli elementi che compongono quest’opera dei Coen.
Mentre Malick torna al cinema dopo vent’anni con un film di guerra che fa concorrenza a quello di Spielberg, La sottile linea rossa, la commedia dà alla luce alcuni cult intramontabili: il demenziale Tutti pazzi per Mary, il romantico C’è posta per te, quella per ragazzi Genitori in trappola e il sentimentale Sliding Doors (con una Gwyneth Paltrow protagonista pure di Shakespeare in Love).
1999
L’anno che chiude il decennio ha visto nascere parecchi dei migliori film anni 90, per cui farne una selezione non è stato per niente semplice, tanto che ne sono rimasti fuori parecchi.
Per farvi capire, questo è l’anno dello struggente Il miglio verde, del primo capitolo di American Pie e de La Mummia, di quel cult romantico senza tempo chiamato Notting Hill. C’è The Blair Witch Project, uno dei film a basso budget più rivoluzionari e di successo di sempre, e Il sesto senso, con una delle rivelazioni più scioccanti della storia del cinema. Soprattutto, questo è l’anno dell’ultima pellicola di uno tra i registi migliori di tutti i tempi: Stanley Kubrick dirige Nicole Kidman e Tom Cruise in un’opera che disintegra la coppia del momento (sia sullo schermo, che forse nella vita reale), attraverso la paura che il tradimento possa diventare reale. Stiamo parlando di Eyes Wide Shut, disponibile su Prime (a noleggio su Apple e Chili).
La fantascienza viene completamente stravolta dal primo capitolo di Matrix (a noleggio su Prime, Apple e Chili); lì dove filosofia e tecnologia si mixano profondamente e in cui gli effetti speciali e scene d’azione all’orientale sono il fiore all’occhiello. Intanto, c’è uno degli esordi più premiati e azzeccati di sempre: Sam Mendes racconta in maniera cruda e veritiera l’universo della classe media americana, accompagnato da interpretazioni mozzafiato con in cima quella di Kevin Spacey. È American Beauty, disponibile su Sky, Now e Paramount.
E in chiusura c’è la pellicola che non ha semplicemente cambiato un genere, ma il cinema stesso. Fight Club (su Prime, Disney, Infinity e Paramount) è una ferocissima satira sociale con uno dei finali più sorprendenti della storia, dove piano piano viene svelato l’essenza di un mondo ormai degradato dal consumismo e dall’egocentrismo e in cui l’uomo non ha quasi più il libero arbitrio. Destabilizzante, attuale, semplicemente Fight Club.