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10 bellissimi film che, però, è tremendamente difficile guardare una seconda volta

9) Parasite (2019)

Un'immagine di Parasite, uno dei migliori film da vedere
Credits: CJ Entertainment

Che dire di Parasite che non sia già stato urlato da ogni angolo del globo dopo la sua vittoria agli Oscar nel 2020? Bong Joon-ho ha realizzato un film che è insieme satira sociale, thriller, commedia nera e tragedia greca. Un cocktail perfetto, talmente ben miscelato che all’inizio pensi: “ma dai, forse posso riguardarlo anche domani!”. Spoiler: no. Perché ogni secondo che passa, ogni dettaglio che prima ti sembrava solo curioso, diventa una pugnalata. La storia? Una famiglia povera che, con astuzia e un pizzico di genio, si insinua nella vita di una famiglia ricca. Tutto sembra andare secondo i piani… finché la pellicola cambia completamente tono. Ed è proprio quella virata a rendere la seconda visione quasi insostenibile. Perché già sai. Già vedi le crepe nel muro, il sangue sotto la superficie, la tragedia che aleggia tra risate amare e battute affilate come rasoi.

È un film bellissimo, intelligente, stilisticamente impeccabile. Ma è anche profondamente crudele, nel modo in cui mostra il divario sociale come una ferita aperta, infetta, irrisolvibile. Alla prima visione sei stordito, sconvolto, persino affascinato. Alla seconda… fa solo male. Perché ormai conosci la dinamica. Conosci i destini. E soprattutto, capisci quanto il finale sia già scritto fin dall’inizio. Rivederlo? Certo, se vuoi ammirare la regia, la fotografia, la sceneggiatura da manuale. Ma se cerchi solo “un bel film da rivedere”, passa oltre. Parasite è un capolavoro. Ma è davvero, davvero impegnativo.

10) Storia di un matrimonio (2019)

La drammatica storia di questa serie tv raccontata attraverso vicende umane

Ci sono film commoventi che ti sanno colpire come una palla di neve, con la dolcezza di un dramma che si sviluppa lentamente. E poi c’è Storia di un matrimonio, che ti spazza via con la delicatezza di un uragano. Diretto da Noah Baumbach, questo film racconta una separazione: e come? Con una verità disarmante, cruda, senza filtri. Non c’è spazio per il romanticismo in questo matrimonio in frantumi. È tutto fatto di parole non dette, di sguardi taglienti, di scene di litigio che non sembrano finire mai.

Scarlett Johansson e Adam Driver sono straordinari nei loro ruoli, portando sullo schermo una tensione emotiva che ti logora dalla prima all’ultima scena. E se pensi che il film sia solo una semplice storia di divorzio, ti sbagli. È un inno al dolore che accompagna la fine di un amore che, alla fine, non è mai davvero finito. Non importa quanto i protagonisti provino a ricominciare. La loro storia è ormai scritta. Ma se ti stai chiedendo se Storia di un matrimonio sia un film che vuoi rivedere, la risposta è: forse, ma solo se hai una forte resistenza emotiva. La sua intensità è tale che guardarlo una seconda volta potrebbe essere una vera e propria tortura. Perché una volta che vedi le ferite scoperte dai protagonisti, difficile non farsi male anche tu.

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