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15 film che vanno rivisti una seconda volta (e ne vale la pena)

4) I Origins (2014)

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Michael Pitt in I Origins

Dopo i grandi colossi passiamo a un film che non è altrettanto conosciuto ma merita una prima e una seconda visione. I Origins, 2014 scritto e diretto da Mike Cahill, è un dramma scientifico. Il film esplora temi complessi come la scienza, la spiritualità e l’amore attraverso la storia di un biologo molecolare di nome Ian Gray, interpretato da Michael Pitt. Questo film da vedere almeno due volte segue il protagonista che studia l’occhio umano e successivamente indaga su una serie di eventi straordinari che sfidano la sua comprensione del mondo.

I Origins offre uno sguardo unico sulla connessione tra la scienza e la spiritualità, ponendo domande profonde sulla vita, la morte e la possibilità di una realtà oltre ciò che la scienza può spiegare. Rivisitarlo permetterebbe una riflessione più approfondita sulle domande filosofiche e scientifiche che solleva, nonché una riflessione personale sul potere delle connessioni umane.

5) The Greatest Showmen (2017)

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Il cast di The Greatest Showmen

Spostiamoci poi sul genere “musicale” con uno dei film più belli di sempre. The Greatest Showmen merita sicuramente di essere riguardato per vari motivi. In primo luogo, la trama incentrata sulla vita di P.T. Barnum, interpretato da Hugh Jackman, offre numerosi dettagli visivi e narrativi che possono sfuggire durante una sola visione (distratti anche dalle canzoni). I numeri musicali spettacolari e coreografati sono un’esperienza visiva incredibile, e rivedere il film permette di cogliere appieno la maestria delle coreografie e l’energia contagiosa delle canzoni. The Greatest Showmen è senz’altro un film da vedere due volte.

Inoltre, la colonna sonora del film, composta da Benj Pasek e Justin Paul, è stata un enorme successo. Brani come This Is Me e A Million Dream sono diventati iconici e hanno ricevuto riconoscimenti prestigiosi. Riascoltare la colonna sonora durante una seconda visione amplifica l’immersione nell’atmosfera coinvolgente del film, trasmettendo emozioni più profonde legate ai momenti chiave della storia.

6) The Tree of Life (2011)

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Brad Pitt e Jessica Chastain in The Tree Of Life

The Tree of Life, diretto da Terrence Malick nel 2011, è un’opera intensa. La sua estetica visiva straordinaria ci offre infatti immagini poetiche e sequenze visive meravigliose, offrendo uno spettacolo visivo unico e coinvolgente. La narrazione non lineare, che mescola dramma familiare con riflessioni filosofiche sulla vita e sulla morte, offre spunti profondi che possono essere compresi appieno solo attraverso una visione più attenta.

Non da meno, la colonna sonora emotiva di Alexandre Desplat completa l’esperienza, immergendo gli spettatori in un mondo di emozioni e significati più profondi. Le interpretazioni degli attori principali, tra cui Brad Pitt e Jessica Chastain, sono straordinarie, e una seconda visione consente di apprezzare appieno la complessità dei loro personaggi. Guardare questa pellicola vuol dire prendersi un intenso momento di riflessione, solo una seconda visione può consentirne l’esperienza a pieno. Un film da vedere, forse, ben più di due volte. Potrebbe essere senz’altro necessario.

7) Hereditary (2018), un film da vedere due volte (ma solo per gli appassionati del genere)

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Un frame di Hereditary di Ari Aster

Ari Aster o lo si ama o lo si odia, ma se fate parte della prima fazione probabilmente avrete già riguardato una seconda volta questo capolavoro del cinema disturbante e horror. La trama complessa e cupa, focalizzata su temi oscuri legati alla famiglia e al lutto, va per forza esplorata con una seconda visione. La profondità psicologica dei personaggi e la loro evoluzione nel corso della storia emergono in modo più chiaro, fornendo uno sguardo più approfondito sulla complessità della narrazione. La maestria di Aster si manifesta anche attraverso l’uso di simbolismi e dettagli visivi. Un film da vedere due volte per l’opportunità di analizzare più attentamente questi elementi e i simboli che contribuiscono alla costruzione del significato. Il tutto aggiungendo strati di comprensione alla storia. La cura per i dettagli nella cinematografia di Aster e nella regia diventa più evidente, arricchendo l’esperienza visiva complessiva del film.

Non da meno, le performance impressionanti del cast, tra cui Toni Collette, diventano ancora più degne di nota in una seconda visione, consentendo di apprezzare appieno la loro capacità di trasmettere tensione e emotività in modo straordinario.

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