9) Il Cavaliere Oscuro – Christopher Nolan
Senza di me non sapresti più che fare. E io senza di te non mi divertirei più. Ecco perché non ci uccideremo mai.
Il Cavaliere Oscuro
Diciamola così, e mi prendo tutte le conseguenze di quel che sto per dire: per me Batman sarà sempre quello creato da Nolan, e lo stesso varrà per Joker. Prima de Il Cavaliere Oscuro io vivevo la mia vita senza curarmi troppo del mito dell’uomo pipistrello. Non era una cosa che mi interessava. Ma tutto è cambiato con l’arrivo della trilogia de Il Cavaliere Oscuro. Quando ho incontrato il Batman di Bale e il Joker di Ledger. Da quel momento, la storia dell’uomo pipistrello per me ha avuto una diversa prospettiva. E’ stata affascinante, mastodontica, più grande di quel che avrei mai creduto di poter ritrovare. D’altronde qui Nolan ridefinisce ogni cosa, raccontando una Gotham City qui solo fintamente pacifica, pronta ad accogliere la rivalsa della criminalità che mai come adesso è pronta a mettere tutti in pericolo.
Ridefinisce il concetto di supereroe, partendo da una caratterizzazione che si concentra soprattutto sull’animo più umano di Batman, per poi – solo in un secondo momento – dare spazio alla sua parte da supereroe. Qui non esiste soltanto la lotta tra il buono e il cattivo. Tra chi salva e chi distrugge. Al contrario, si dà eco e temi come l’introspezione, il sacrificio, la redenzione. Ma anche al peso di una maschera, l’evoluzione che si palesa in un essere umano al momento di una grossa perdita. L’elaborazione del lutto, ma anche la parte più pericolosa dell’irrazionalità. Insomma, Batman per me è presto diventato qualcosa che non avevo previsto, ed è successo immediatamente. Tra i tanti colpi di fulmine, questo si è palesato con grande sorpresa da parte mia. Infondo io ero lì per Nolan, per guardare una sua opera. Non per Batman. E alla fine, boom: sorpresa.
Da sempre e per sempre, questa rimarrà una trilogia eterna. Un Batman come non lo avevamo mai visto e un Joker come non lo rivedremo mai più. Un’opera sontuosa che è iniziata e terminata senza sbavature e che ha reso l’uomo pipistrello qualcosa che va oltre il suo mito. Una storia che mi ha fatto volare al cinema all’uscita di Joker, un’opera che ho apprezzato in tutto e per tutto, ma di cui mi spaventa il sequel (ma questa è un’altra storia).
Quindi sì, da quel momento sono cambiate tante cose. Si è creato un prima e un dopo. E io ho scoperto di avere un supereroe preferito, e che il suo nome era Batman e il cognome Nolan. E che questo, in un mare di incognite, non potrà mai cambiare. Perché se c’è una cosa che per fortuna resta sempre come l’hai lasciata, questo è il cinema. Che meraviglia, vivere di tutto questo.