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Non guardate questi film (se non volete piangere tutte le vostre lacrime)

Film

3) The Son

The Son (640×360)

Diretto da Florian Zeller, The Son è il sequel di The Father. I due film raccontano infatti il rapporto con i propri familiari attraverso un punto di vista e una storia differente. Se il secondo si concentra sul padre, questo lo fa sul figlio. Se il secondo racconta la demenza, questo racconta la depressione. Nel dettaglio, al centro di tutto troviamo una famiglia spaccata in due da un divorzio che ha sconvolto il figlio adolescente Nicholas, un ragazzo che sente intorno a sé il vuoto e che non riesce a vedere alcun tipo di luce. Per tutta la durata del film i genitori cercano di trovare un modo per salvarlo, per tenerlo al sicuro da quel vuoto che lo circonda dentro e fuori. Il punto più difficile, però, si concretizza durante il finale della pellicola. Quel momento, così reale per il telespettatore, nasconde infatti una spiegazione struggente e dolorosa che ci racconta quale sia stato il vero futuro di Nicholas. Inizialmente The Son potrebbe sembrare un film che racconta il difficile rapporto di un adolescente con i propri genitori, ma presto vi accorgerete che c’è qualcosa di più qui dentro, e che fa malissimo.

4) The Father

The Father (640×360)

Diretto dallo stesso regista di The Son Florian Zeller e con due immensi Olivia Colman e Anthony Hopkins, The Father è un film estremamente complesso e duro da guardare. La spendida interpretazione dell’attore premio Oscar riesce infatti a bucare lo schermo portandoci all’interno della sua confusione, del suo dolore, dei suoi maltrattamenti. The Father non è soltanto un film drammatico, è un film spaventoso per quanto sembra vero. Le diverse interruzioni delle scene e i flashback sono infatti utilizzati all’interno della pellicola per raccontarci in che modo il protagonista viva la sua vita, come il tempo scorra di fronte a sé e nella sua mente. Anche se sottovalutato dal pubblico ma fortunatamente acclamato dalla critica, The Father è una prova difficilissima, un film che vi logorerà dentro e che vi farà sviluppare un senso di empatia per cui si annullerà il concetto di realtà e il concetto di finzione.

5) Philadelphia

Philadelphia (640×360)

Distribuito nel 1993, Philadelphia è uno dei film anni ’90 più attuali e coraggiosi. Per la prima volta vengono infatti raccontate l’AIDS e la discriminazione senza filtri e con la giusta trasparenza.Con Tom Hanks e Denzel Washington, la pellicola racconta la storia di Andy, un ragazzo omosessuale affetto da AIDS che perde tutto per via della sua condizione mal vista dalla società. Ciò che è importante ricordare prima di decidere di guardare davvero Philadelphia è che questo film non fa soltanto piangere, non fa soltanto buttare giù le proprie lacrime, fa anche incaz*are. E tanto. Il finale, così dolce e amaro, restituisce a Andy ciò che ha perso, ma lui non sarà mai a conoscenza di tutto questo. Il tempo era troppo poco, e il processo troppo lungo. E La società troppo indietro.

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