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7 Film di cui non sapevi di aver bisogno

3) I Tenenbaum, un film da vedere che è un vero gioiello

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Wes Anderson parla di tenerezza, di ragazze che scendono da un autobus a rallenty con una musica malinconica di sottofondo. I Tenenbaum è una delle opere che più hanno messo tutti i fan di Anderson d’accordo: questo piccolo gioiello merita ognuna delle lodi che le sono state conferite. Ogni famiglia è infelice a modo suo diceva Lev Tolstoj, e sembra essere proprio questo il motore che aziona l’intera pellicola. Ognuno dei componenti di quest’ultima è infelice, insoddisfatto, impaurito dalle incognite dell’esistenza e dagli assiomi che invece la contraddistinguono. Nessuno di loro si sente davvero al sicuro, e sono rari i momenti in cui si prendono del tempo per razionalizzare le problematiche. Tutti sono mossi dall’istinto, da quel brivido che solo gli irresponsabili possono provare. Perché questa è la storia di una famiglia che cerca di allontanarsi quanto più possibile dal futuro, e per farlo non hanno scampo: deve costringersi a non pensare. E riesce a farlo piuttosto bene.

4) Il Laureato, un film da vedere che è anche un cult

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Se l’insoddisfazione avesse un volto, quello sarebbe sicuramente sarebbe rappresentato dai due protagonisti del celebre cult Il Laureato. Questo film da vedere assolutamente, come i più sanno, si chiude proprio con questa immagine: i due amanti hanno finalmente raggiunto il loro obiettivo concretizzando nei fatti il loro sentimento. Dopo un evento simile tutti, in un qualsiasi altro film, arriverebbero i titoli di coda e un finale felice, ma non qua. Perché l’esistenza è un pieno flusso di situazioni, e nessuna ci soddisfa davvero. Il protagonista, d’altronde, aveva appena raggiunto un importante traguardo professionale all’inizio del film, ma non gli bastava. Voleva qualcosa di diverso, e lo ha trovato nella sua amata. Alla stessa stregua del principio, la fine de Il Laureato racconta – attraverso questi sguardi spenti – che i due protagonisti, non appena raggiunto l’obiettivo, ne cercano già un altro. Hanno ottenuto quel che volevano, e ora a malapena lo sopportano. Ed è così che i loro sguardi spenti domandano al telespettatore qualcosa a cui nessuno, neanche loro, potrà conoscere risposta: abbiamo ottenuto quel che volevamo. E adesso?

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