7) A Single Man, l’ultimo (ma non per importanza) film da vedere di questa lista
A Single Man racconta il lutto in modo molto simile a Drive My Car, aiutandoci a capire l’elegante tenerezza del regista Tom Ford. Il protagonista, anche in questo caso, cerca di convivere con la perdita del proprio partner. L’importante gioco di effetti e luce riesce a far comprendere al telespettatore i momenti in cui le cose acquisiscono di nuovo un bagliore, e quelli in cui invece tutto si fa irrimediabilmente cupo. Il suo rapporto con uno dei suoi studenti riuscirà a fargli capire che nel mondo esiste ancora qualcosa capace di farlo sentire al sicuro, non sempre in balia dei rischi della sofferenza. Questa è purtroppo tale, non può essere evitata, ma ciò non implica non vedere più la luce. Sussiste anche questa, anche se tendiamo a guardare solo il buio. La sua sola presenza gli dà modo di vedere che, anche senza speranza, qualcosa di bello potrebbe ancora accadere, e che la vita – nonostante la sua complessità – possiede sempre un motivo per essere vissuta, e non importa quanto faccia male. Si impara a conviverci.
In un modo o nell’altro.