Non lasciarmi, un altro film da vedere una volta e poi mai più
Non fatevi assolutamente ingannare dal titolo di questo film: non è, in nessun senso, un film strappalacrime romantico. Ho guardato Non lasciarmi (in originale Never Let Me Go) dopo aver letto il romanzo di Kazuo Ishiguro da cui è tratto (leggetelo, leggetelo, leggetelo!), per l’università. In teoria, perciò, ero già preparata al tutto. Ma il problema di guardare un film tratto da un libro che si ha già letto, è che si inizia a stare male mezz’ora prima che accada una determinata cosa e si va avanti a piangere mezz’ora dopo. Il genere di Non lasciarmi è distopico, ma dalle tinte così reali che è facile sospendere l’incredulità e arrivare a pensare che si tratti di cose davvero possibili. I protagonisti sono, inizialmente a loro insaputa, cloni umani creati al solo scopo di donare organi agli umani malati. La lenta presa di consapevolezza, le diverse reazioni, la rassegnazione sono tutti elementi ben costruiti che contribuiscono a far serrare lo stomaco anche dello spettatore più duro. Figuriamoci il mio. Non lasciarmi, a mai più rivederci.