9) Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
Se mi pongono davanti la scelta delle scelte per un fan della saga, ovvero il film preferito tra gli otto, non avrei molti dubbi: pur oscillando anche sul quarto capitolo, Harry Potter 3 è in assoluto il mio preferito. Infatti, sembrava che la cassetta VHS che tutt’ora ho a casa mi chiedesse pietà da quante volte la mettevo nel registratore.
Sì, perché Harry Potter 3, oltre a essere uno dei più fedeli ai libri, abbandona lo stile “da bambini” di Columbus e presenta una versione più dark e oscura del protagonista, che diviene così più adulto e convincente. I nemici che deve combattere Harry – e pure gli altri personaggi – non sono più solo esterni, ma nascono dalla loro interiorità e l’utilizzo dei Mollicci ne è l’esempio più lampante. Allo stesso tempo, però, Harry Potter 3 parla di temi sociali importantissimi quali la ricerca di punti di riferimento, la non assolutezza del male, l’apparenza che inganna, il razzismo e via dicendo. E dai, a un livello più superficiale, chi non ha mai voluto avere in mano la mappa del Malandrino?
Tornando seri, Harry deve fare i conti con sé stesso e il suo passato grazie all’arrivo di alcuni personaggi amatissimi, tra cui quel Sirius Black che lascerà un vuoto troppo grande in noi. La scena della Stamberga Strillante, poi, l’attendo sempre con l’ansia della prima volta, così come il momento solenne in cui Harry salva sé stesso dai Dissennatori. Ed è sempre meraviglioso vedere Hermione dare una lezione a Draco in Harry Potter 3.