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I 10 migliori film che si svolgono in una singola location

Di film da vedere ce ne sono sempre tanti, di ogni genere. Costruire un film sfruttando un’unica location può sembrare una mossa volta alla semplificazione, ma al contrario è l’emblema del complicarsi la vita. Non a caso i registi che spesso usano questa tecnica per raccontare una storia (uno su tutti Alfred Hitchcock) passano come cervellotici e un po’ complicati, ma assolutamente geniali. Anche il cinema italiano può vantarsi di avere un ottimo esempio di questo tipo di cinema ed è Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese che ha collezionato una cosa come 18 remake in giro per il mondo. La tecnica di usare una sola location per l’intera durata del film non è certo recente e si potrebbe quasi definire un prestito che il teatro fa al cinema. Queste opere infatti non sfruttano grandi effetti speciali, non mirano a stupire con ambientazioni spettacolari, anzi chiedono allo spettatore un piccolo sforzo di concentrazione. L’intera narrazione infatti è in mano alla forza dei dialoghi e all’efficacia della recitazione. Non ci si può distrarre un attimo, va colta ogni sfumatura della voce, ogni minimo gesto, ogni parola.

Quasi fossero opere teatrali, lo spettatore rimane agganciato all’azione che vede in scena in quel singolo momento, in quel piccolo luogo, in quella porzione di vita. Come se stesse spiando un intimità altrui a cui improvvisamente si può partecipare. Sono spesso film che parlano sopratutto di persone più che di avvenimenti, si parla di vizi, virtù e debolezze. Si delineano personaggi dalla psicologia chiara, con ruoli ben definiti e in cui spesso è facile immedesimarsi. Restare chiusi in una stanza, magari in una situazione scomoda equivale ad essere con le spalle al muro ed è molto affascinante osservare quali comportamenti l’essere mano è in grado di attuare, una volta messo alle strette.

L’atmosfera intima e a tratti soffocante che si crea è il vero pezzo forte di questa narrazione che trova la sua massima espressione in alcuni film da vedere famosissimi e assolutamente imperdibili.

Come fossero gli ingranaggi di un orologio, in questi film tutto deve essere perfettamente coordinato per poter funzionare. Ecco quindi i 10 migliori film da vedere ambientati in un’unica location.

Perfetti sconosciuti, un film da vedere girato in singola location tutto italiano

perfetti sconosciuti

Il già citato film di Genovese è l’esempio di film girato in un unica stanza più calzante nel panorama italiano. L’intera storia di Perfetti Sconosciuti si svolge all’interno di un appartamento, durante una cena fra coppie di amici. Ogni personaggio svolge un ruolo che appare fin da subito chiaro sebbene mai stereotipato, anzi a quella tavola sono sedute persone che potremmo tranquillamente ritrovare in qualsiasi compagnia di amici. Questa è forse la vera forza di questo film che sembra raccontare una cena qualsiasi fra persone comuni. La conversazione si sposta rapidamente sui grandi temi della vita, in particolare l’onestà e come questi amici si conoscano talmente bene da non avere segreti. Viene quindi proposto un gioco: ogni commensale dovrà mettere al centro del tavolo il proprio cellulare e leggere a voce alta ogni messaggio che riceve. Questa commedia brillante ha dei risvolti drammatici e quello che sembra un film leggero e sotto molti aspetti davvero divertente, si rivelerà molto più profondo. Inutile dire che di segreti e di bugie durante la cena ne verranno, ovviamente, scoperti parecchi, ecco spiegato il Perfetti Sconosciuti del titolo. È davvero degno di nota il variegato cast che vede diversi attori storici del cinema italiano. Da Mastandrea a Giallini fino ad Alba Rohrwacher, Perfetti Sconosciuti ha dei dialoghi così ben costruiti che non ci si rende nemmeno conto di rimanere per 1 ora e 37 minuti chiusi praticamente in un unica stanza. Dopo il colpo di scena finale si tirerà un respiro di sollievo, più che altro per non essere stati invitati a quella cena.

Locke

Locke

Tom Hardy e Steven Knight sono quasi una certezza. Oltre ad aver collaborato in Peaky Blinders e Taboo, questo straordinario binomio ha dato vita anche al film Locke. Questo film ha la particolarità non solo di essere ambientato in un unica location, ma anche di vedere praticamente un unico attore in scena, Tom Hardy appunto. Il film parla di Ivan Locke, uomo quanto mai ordinario, che dopo una lunga giornata di lavoro come capo cantiere sta facendo un viaggio in macchina verso l’ospedale in cui sta per nascere suo figlio. Durante il tragitto parla più volte fra se e se immaginando però di rivolgersi al defunto padre, colpevole di averlo abbandonato. Durante queste conversazioni immaginarie, si apprende che Locke intende comportarsi nella maniera più corretta possibile e così, tramite alcune telefonate, si capisce che la storia di quest’uomo è ben più complicata di quello che potrebbe sembrare. Tom Hardy tiene davvero in piedi da solo un film, in cui si alternano momenti di autentica sofferenza ad incredibili colpi di scena. Il tutto solo attraverso i dialoghi telefonici che Locke avrà con i vari personaggi coinvolti nella sua vita. Senza muoversi dal sedile del passeggero scopriremo che però, sebbene mosso dalle migliori intenzioni, non sarà possibile per quest’uomo, uguale a tanti altri, ottenere quell’integrità che tanto agognava.

Breakfast Club

anni Ottanta

Se Perfetti Sconosciuti può vantare un numero di remake da guinness dei primati, le citazioni e gli easter egg dedicati a Breakfast club non si possono contare. Capostipite di tutti i film e le serie sugli adolescenti dagli anni ’80 in poi, anche in questo caso l’intera narrazione si svolge in un unica location, la biblioteca del liceo. È qui infatti che cinque studenti si ritrovano a trascorrere un sabato in punizione con il compito di scrivere un tema dal titolo “Chi sono io?”. I dialoghi sono l’unica cosa che porta avanti l’azione fra questi ragazzi che, dopo una certa reticenza iniziale, decidono di aprirsi l’uno con l’altro, non solo raccontando la motivazione per la quale sono finiti in punizione, ma sopratutto chi sono veramente, cosa sognano e per cosa soffrono. Portavoce di quello che è solitamente definito disagio adolescenziale, Breakfast Club mette in luce quelli che sono ancora degli attualissimi problemi dei giovani: dal sentirsi socialmente emarginati, alle incomprensioni con le figure genitoriali fino all’ansia per un futuro incerto. Il tema alla fine verrà svolto dal più “secchione” del gruppo, che cercherà di spiegare agli adulti come in fondo che siano atleti, disadatti o principesse tutti i ragazzi sono unici e speciali.

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