2) Inception 8.8, il film da vedere di Nolan che ci lascia con uno degli enigmi più affascinanti nella storia del cinema
Ma quindi gira o smette? Questa è la domanda che ci portiamo dentro da anni, da quando Inception arrivò per la prima volta da noi. Diretta da Christopher Nolan, la pellicola non ha mai voluto spiegarsi troppo, lasciando solo al telespettatore la possibilità di declinare il finale a proprio piacimento. Distribuita nel 2010, Inception non smette di girare da ben 14 anni dando vita a una storia che va avanti a suon di sogni e sogni dentro ai sogni. Inception non è un film da vedere una sola volta. Ha bisogno di tempo. Di essere interiorizzato. Di essere colto nei suoi dettagli spesso fugaci ma intensi. Il punto è quindi riguardarlo nuovamente a mente lucida, concedendo a tutte quelle informazioni la possibilità di essere spiegate da capo.
La prima visione vi servirà per avere la base della storia, l’intento e l’obiettivo. La seconda per comprendere le scene, l’azione, il piano escogitato e la costruzione dei sogni. Solo dopo un po’ di volte, salvo qualche eccezione, si avrà un’idea più chiara della pellicola. E chissà, magari anche del finale. Questo interrogativo non è mai interessato troppo a Nolan, nonostante di fatto sia l’unico a conoscerne la risposta. Il regista ha infatti dichiarato che in realtà la trottola non è più nell’interesse del protagonista. La lascia girare, correndo dai suoi figli. Non gli interessa se sia reale o meno. L’unico a pensarci è il telespettatore.
Alla fine si sa: con questi enigmi noi ci andiamo a nozze. Una parte di noi li detesta per averci lasciato con le mani in mano, ma l’altra ne è affascinata. Avere un dubbio significa avere la possibilità di poter ancora scoprire qualcosa. E questo a volte basta per sentirsi vivi. E forse è questo l’intento sottile di Nolan, quel mostro sacro del cinema che quest’anno ha trionfato agli Oscar 2024 con Oppenheimer.