1) Il Cavaliere Oscuro 9.0, un film da vedere ancora e ancora
Nella prima posizione troviamo Christopher Nolan. Dopo aver preso anche il secondo posto IMDb, il regista trionfa nella piattaforma con un 9.0. Come poteva non essere così, d’altronde. Stiamo parlando di una pellicola eterna, di una trilologia che ha ridefinito il concetto di supereroe, dando vita a una narrazione dannata che non premia più solo l’azione e il trionfo dei valori. Al contrario, mette in rilievo temi come l’introspezione, il sacrificio, la redenzione. Ma anche la solitudine, il peso di una maschera, l’evoluzione che si palesa in un essere umano al momento di una grossa perdita. L’elaborazione del lutto, ma anche la parte più pericolosa dell’irrazionalità.
Il Cavaliere Oscuro ridefinisce così i termini con cui spesso la storia dei supereroi è stata raccontata. Li riadatta in un contesto ancora forse più reale, vicino a chi lo osserva da dietro lo schermo. Gotham City qui è solo fintamente pacifica, pronta ad accogliere la rivalsa della criminalità che mai come adesso è pronta a mettere tutti in pericolo. E come non parlare in questo senso di Joker. Il villain è stato spesso rappresentato da diversi attori di successo, ma mai nessuno è stato all’altezza dell’immenso Heath Ledger. L’attore non riuscì a vedere l’impatto che la sua interpretazione ebbe sul mondo e sul cinema. Non venne mai a sapere il modo con cui Joker, dopo di lui, non fu più lo stesso.
Il Cavaliere Oscuro era e resterà per sempre un film rivoluzionario. Una pellicola che segna un prima e un dopo. Un Batman che non avevamo mai visto. Una Gotham City come non l’avevamo mai vista. E un Joker, come forse non lo vedremo mai più. Ma ci resta questa trilogia per riguardarlo, ancora e ancora. Da capo e per sempre. Perché il cinema serve anche a questo: a tenere incollati a questo mondo tutti quelli che non ci sono più, dandoci fittizia sensazione che sia ancora tutto fermo. Immutato come un tempo.