4) Agente 007 – Missione Goldfinger, un film da vedere intramontabile
Terzo lungometraggio della saga di James Bond, è il primo del franchising a vincere un Oscar (quello tecnico per i migliori effetti sonori). A interpretare l’iconico agente c’è ancora Sean Connery, il quale deve sorvegliare un ricco uomo di nome Goldfinger, perché sospettato di contrabbandare oro. Quest’ultimo rapisce la nota spia dei servizi segreti britannici, poiché desideroso di portare a termine un’impresa criminosa mai vista finora, destinata a prosciugare gli Stati Uniti di tutto l’oro che possiedono.
L’iconicità di questo film è perfettamente racchiusa nella critica di Rotten Tomatoes:
“Goldfinger è il punto in cui James Bond, come lo conosciamo, viene messo a fuoco: contiene una delle battute più famose di 007 (“Un Martini. Agitato, non mescolato”) e una vasta gamma di gadget che sarebbero diventati il marchio di fabbrica della saga.”
Anche il famoso critico statunitense Roger Ebert si espresse positivamente sulla pellicola con queste parole:
“Se non è un grande film, è un grande intrattenimento e contiene tutti gli elementi della formula di Bond che funzioneranno ancora e ancora.”
5) Dragon Trainer
“Un dramma emozionante, intervallato da elementi comici divertenti (piuttosto che il contrario)”
Così Peter Debruge di Variety ha definito un film che, se non ci fosse stato Toy Story 3, si sarebbe aggiudicato tutti i premi in cui è stato nominato. Critica e pubblico (il cui gradimento è del 91%) acclamarono al tempo la storia di Hiccup, giovane vichingo che vive in un villaggio situato in una valle infestata dai draghi. A differenza degli altri abitanti, Hiccup è mingherlino e poco adatto al combattimento. Cerca però di rendersi utile attraverso la sua abilità nel costruire macchinari per domare i draghi. Fino all’incontro con il piccolo Sdentato, che segna l’inizio di una grande amicizia.
Capostipite di un ampio franchising – conta una trilogia, 4 corti e 2 serie tv – la critica recita così su Rotten Tomatoes:
“Vantando un’animazione abbagliante, una sceneggiatura con sorprendente profondità drammatica e avvincenti sequenze in 3D, Dragon Trainer letteralmente spicca il volo”.
6) L.A. Confidential
Già i nomi importanti del cast di questo brillante noir del 1997 dava un indizio importante sulla sua ottima riuscita: Russell Crowe, Guy Pierce (quello di Memento), Kevin Spacey, Kim Basinger (che qui ha vinto l’Oscar per l’attrice non protagonista), Danny DeVito, James Cromwell, Simon Baker e via dicendo. Certo, la trama intricata poteva creare più di un pericolo, con i suoi tanti personaggi e storyline immersi nella Los Angeles degli anni ’50, corrotta e piena di scandali in ogni suo settore, dalla polizia alla politica passando per lo spettacolo e i media. Però, come dice John Powers di Vogue:
“È abitudine lamentarsi del declino della sceneggiatura, ma quando vedi un film le cui trame si incastrano perfettamente, ti rendi conto di quanto ti sia mancata la narrazione hollywoodiana ben realizzata”.
Non possiamo che concordare con lui, oppure con Steve Murray dell’Atlanta Journal-Constitution:
“Devi prestare molta attenzione a L.A. Confidential dall’inizio alla fine, ma è un raro piacere di questi tempi essere sfidati e sorpresi da un film di Hollywood.”
7) Lady Bird
La critica rimase positivamente colpita dal debutto cinematografico di Greta Gerwig con il film Lady Bird, come espresso da Ed Potton del Times:
“L’abile gestione della sceneggiatura, della telecamera e degli attori da parte di Gerwig è tanto più impressionante dato che questo è il suo primo lavoro come regista solista”.
Cinque nomination all’Oscar e due Globe conquistati (miglior commedia e miglior attrice in una commedia a Saoirse Ronan), Lady Bird è il nome che Christine McPherson, una liceale ribelle e determinata, si è affibbiata. Sacramento le sta stretta e, ormai all’ultimo anno, vorrebbe trasferirsi sulla East Cost per il college. Prima un corso di teatro, poi l’incontro con Kyle – interpretato niente di meno che da Timothée Chalamet – daranno una svolta alla sua vita, in positivo e in negativo. Ambientata nel 2002, la pellicola è uno sguardo commovente sull’adolescenza; un’opera generazionale capace di parlare a tutti e con tutti.
Su Rotten Tomatoes, oltre al suo bel 99% nella critica (e 100% in quella certificata), stabilì nel 2017 il record del film con il più alto numero di recensioni completamente positive, togliendo il primato a Toy Story 2.