8) Parasite, un film da vedere assolutamente
Uno dei film più impattanti e innovativi degli ultimi anni, tale da aver collezionato primati su primati in quasi tutti i premi cinematografici più prestigiosi.
Soprattutto è il primo lungometraggio non in lingua inglese ad aver vinto l’Oscar come miglior film. Parasite è allo stesso tempo drammaticamente potente, brillantemente comico, romanticamente poetico e malinconicamente bello; riesce poi a leggere le fratture sociali del nostro tempo in maniera eccellente e Bong Joon-ho ha stratificato in verticale quelle divisioni che sul treno di Snowpiercer erano invece in orizzontale. Dalla commedia iniziale di questa famiglia povera che cerca di sopravvivere come può, si passa man mano al dramma quando il figlio Ki-woo riesce a farsi assumere come tutore della figlia di un ricco magnate. E, come dice il Boston Globe: “Non è proprio un film di mostri. Eppure in almeno uno dei suoi livelli quasi infiniti lo è – e i mostri siamo noi”.
Dal 98% la critica di Parasite è salita di punto percentuale (nei top critics è addirittura al 100%), descrivendo così la pellicola:
“Uno sguardo urgente e brillantemente stratificato su temi sociali attuali, Parasite trova lo scrittore-regista Bong Joon-ho in controllo quasi totale del suo mestiere“.
9) E.T. l’extra-terrestre
Al solo nominare E.T., gli occhi si velano di commozione e la mente vola indietro nel tempo, quando per la prima volta ci siamo seduti davanti allo schermo per vedere un capolavoro che non perde la sua presa sul pubblico con il trascorrere degli anni. Steven Spielberg, che da questo film in poi creerà pellicole più intime e incentrate sulla condizione umana dei personaggi (come Schindler’s List), rappresenta in E.T. la meraviglia dell’infanzia e la semplicità di una favola. Ciò che interessa al regista è la diversità, i cui unici ad accettarla e a identificarsi con essa sono i bambini, perfettamente visibile nel rapporto tra Elliot e l’alieno buono. E come dice Roger Ebert:
“Spielberg l’ha lasciata aperta a tutti noi. Questo è il segno di un grande regista: spiega solo quello che deve spiegare”.
Il consenso critico su Rotten Tomatoes, a sua volta, elogia quasi all’unanimità questo splendido film con le seguenti parole:
“Giocando sia come un’emozionante avventura fantascientifica che come un notevole ritratto dell’infanzia, la toccante storia di Spielberg di un alieno nostalgico rimane un pezzo di magia cinematografica per grandi e piccini”.