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10 straordinari film che non hanno mai ottenuto la fama che avrebbero meritato

Film sottovalutati
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Il mondo del cinema è davvero complesso, talvolta inspiegabile. Esistono centinaia di grandi successi, per diversi motivi, che hanno conquistato negli anni il cuore di pubblico e critica, entrando di diritto nella storia del cinema. Molto spesso però, sempre per motivi intricati e di difficile comprensione, alcune grandi opere restano più nell’ombra, senza riuscire ad emergere ed ottenere il successo di pubblico che meriterebbero. Qualche film poi “ce la fa” successivamente, divenendo un cult, come l’eclatante caso di Donnie Darko, per intenderci, ma non sempre è così per tutti. In questo articolo proveremo a raccogliere alcuni dei film da vedere che sono stati sottovalutati (qualcuno davvero poco conosciuto, come per Ghost Dog) e, per un motivo o per l’altro, non sono riusciti ad ottenere la fama che avrebbero meritato.

Zelig (1983)

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Zelig (640×360)

Partiamo con un grandissimo nome tra i film da vedere di questa lista: Woody Allen merita sicuramente un posto in questa speciale lista. Sono tantissimi i successi del regista, capace di creare uno stile ed un immaginario fortemente identitario e riconoscibile, che lo si ami o lo si odi. E come accade per molti grandi registi, a volte ci si dimentica di perle come Zelig, ambientato negli anni ’20 e incentrato sulle vicende di Leonard, un uomo affetto da una particolare malattia psicosomatica che gli permette di cambiare i propri tratti a seconda del contesto in cui si trova. Il film è una straordinaria metafora di vita e ha dato il nome alla sindrome di Zelig, per cui chi ne è affetto non possiede una personalità stabile ma tende ad adattarla continuamente a ciò che lo circonda. Zelig è sicuramente una di quelle perle della lunga cinematografia di Woody Allen che vale la pena recuperare, uno dei suoi film più sottovalutati.

Mean Streets, il più datato tra i film da vedere che avrebbero meritato maggior successo (1973)

film sottovalutati
Mean Streets (640×359)

Mean Streets è uno di quei casi in cui il mancato successo è dovuto all’ingombrante peso specifico degli altri film del regista in questione, ovvero Martin Scorsese. Mean Streets è uno dei primissimi film del regista di origini italiane, oltre che quello che di fatto apre la proficua collaborazione tra lui e il grande Robert De Niro, che porterà tanti successi ad entrambi. Il film è davvero una perla: una regia sporca e volutamente grezza porta lo spettatore a spasso tra le vie di New York, la vera New York, con in sottofondo una colonna sonora straordinaria. I due protagonisti, interpretati da Harvey Keitel e De Niro, sono due criminali di basso rango che muovono i primi passi nella malavita di Little Italy. Si tratta di una sorta di manifesto dello stile di Scorsese, considerato dagli addetti uno dei migliori film di sempre del regista, ma spesso poco considerato perché messo in ombra dai grandi successi seguenti, come Taxi Driver e Toro Scatenato.

Silence, tra i film da vedere che avrebbero meritato maggior successo (2016)

Silence (640×360)

Doppia nomination per Martin Scorsese, che nel 2016 sorprese tutti con il film Silence, una pellicola decisamente anomala nella filmografia del regista statunitense, ma che ha fatto davvero un’ottima impressione alla critica. La storia è ambientata nel 1600 in Giappone, e narra di due giovani gesuiti (Andrew Garfield e Adam Driver) che, sconvolti dopo aver scoperto che il loro padre spirituale (Liam Neeson), si è convertito allo stile di vita nipponico, si mettono in viaggio per verificare di persona, increduli e diffidenti. Scenario molto particolare e ambientazioni davvero suggestive, tutti elementi atipici per Martin Scorsese, tanto da far passare inosservato il film, forse (?) anche per la poca riconoscibilità, confrontandolo con lo stile del regista.

Jackie Brown (1997)

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Jackie Brown (640×434)

Stesso discorso fatto per Scorsese vale anche per Quentin Tarantino. Jackie Brown esce infatti nel 1997, dopo i successi di Le iene e Pulp Fiction, che avevano destato parecchio scalpore, lanciando Tarantino nell’olimpo di Hollywood e spianandogli la strada per una grande carriera. Il cast stellare vede la partecipazione del fedelissimo Samuel L. Jackson, Michael Keaton, Robert De Niro, Pam Grier (sorprendente interprete di Jackie Brown) e Robert Forster, candidato all’Oscar come miglior attore non protagonista. Spesso, pensando alla filmografia di Tarantino, ci si dimentica di Jackie Brown, che rimane tutt’oggi uno dei film più rappresentativi dello stile pulp tarantiniano, caratterizzato da vertiginosi intrecci di trama, una pungente vena ironica e una violenza esplicita e irriverente.

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