5) Antichrist
Lars Von Trier è un regista disturbante, e questo le sue diverse opere sanno esprimerlo bene. Tra queste si nasconde però un film che per me è stata presto una prova difficile da superare, un film crudele quasi quanto quel che accade ai due protagonisti che si ritrovano a dover soccombere a una situazione tragica. Durante il prologo della pellicola, infatti, la coppia protagonista sta consumando un rapporto sessuale. Proprio in quel momento, raccontato attraverso l’uso del bianco e nero, il loro bambino cade dalla finestra morendo sul colpo. Dopo quel drammatico evento la madre di quest’ultimo impazzirà completamente chiedendo al marito aiuto, pietà. Lars Von Trier comincia così a raccontare il lutto attraverso diverse citazioni simboliche che analizzano le diverse fasi di questo momento: il lutto, il dolore, la disperazione. Tramite questi mezzi entriamo a tutti gli effetti dentro la psiche di una donna traumatizzata, di una storia che dà vita a tematiche come la Bibbia, la religione, il femminicidio, la violenza, il simbolismo. Il modo attraverso il quale questa tragedia viene raccontata mi ha traumatizzata fin dal primo istante, entrando così nella lista di film che più mi hanno scosso durante la mia vita.