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10 Film thriller psicologici da vedere per forza almeno una volta nella vita

Film da vedere (1200x675)

6) Il Silenzio degli Innocenti – Jonathan Demme

La sua analisi è chiara. Ma è abbastanza forte da rivolgere su se stesso questa potente intuizione? Che ne dice? Perché non si guarda dentro e scrive quello che vede? O devo pensare che le fa paura?

Il Silenzio degli Innocenti

Come si può parlare di thriller psicologici senza parlare de Il Silenzio degli Innocenti, la pellicola cult che fa della psicologia il suo punto centrale? Impossibile non citarla. Impossibile non vederla: significherebbe mettere da parte un pezzo di storia del cinema che, nel suo anno, diventò il protagonista principale degli Oscar con ben 5 statuette su 7 candidature. Distribuita nel 1992, la pellicola si è immediatamente imposta anche per le straordinarie interpretazioni dei suoi protagonisti, niente poco di meno che gli eterni e immensi Jodie Foster e Anthony Hopkins.

Di genere thriller psicologico, racconta la storia di un’America completamente sconvolta da omicidi macabri, talmente brutali da chiamare in causa l’aiuto dello spietato serial killer Hannibal Lecter. Ex terapeuta, il serial killer uccideva e mangiava i resti delle sue vittime. Il suo aiuto in questo caso sarà necessario per riuscire a entrare all’interno di una mente contorta e malata disposta a tutto pur di non fermarsi. Immediatamente diventato uno dei simboli del cinema e inserito nelle classifiche mondiali dei migliori villain, Hannibal Lecter è il centro di questa pellicola. Il mezzo attraverso il quale Il Silenzio degli Innocenti studia e analizza la mente umana, scoprendone le parti più brutali e malsane.

Un thriller psicologico, questo, supportato da un ritmo che non si ferma mai. La suspense rappresenta infatti uno dei punti centrali di questa narrazione, la compagna che ci guiderà scena dopo scena, presentandoci colpi di scena e momenti di fortissima tensione. Angosciante e spaventosa, Il Silenzio degli Innocenti conosce bene il confine tra il thriller e l’horror, e non confonde la sua identità. Non supera mai il limite, neanche quando è inevitabile avere i brividi per la paura. Concentra tutto, ogni dettaglio, sullo studio e le conseguenze di una mente che invade perfino il nostro spazio con un eye contact da brividi.

Pur con dei dialoghi brillanti rimasti nella storia del cinema, Il Silenzio degli Innocenti ha sempre potuto contare anche su frasi non dette. Sguardi, gesti e respiri rimasti impressi negli incubi di chiunque li abbia sentiti o visti.Tra i tanti film da vedere di genere thriller psicologico, questo è uno di quelli a cui non si dovrebbe mai rinunciare.

7) Eyes Wide Shut – Stanley Kubrick

Nicole Kidman nel film da vedere Eyes Wide Shut

Sa qual è il vero fascino del matrimonio? È che rende l’inganno una necessità per le due parti.

Eyes Wide Shut

Pensate: Stanley Kubrick ha sempre ritenuto questo il suo miglior flm di sempre. E’ triste sapere che, però, il regista non ebbe mai la possibilità di guardarlo in sala o di vivere il momento della sua distribuzione, scoprendone il forte impatto. Non seppe mai di quanto il suo film divise o di quanto, con il tempo, sia diventato un cult alla stessa stregua dei suoi più grandi capolavori. Perché Eyes Wide Shut era e continua a essere un capolavoro. Un’opera immensa, supportata da attori dal calibro di Nicole Kidman e Tom Cruise, che si caratterizza soprattutto per tutto ciò che non comprenderemo mai. Per tutto ciò che è rimasto ignoto, smarrito nelle sfumature di una storia in cui la realtà è un concetto labile ed estremamente debole.

Considerata come una delle pellicole più complesse di sempre, Eyes Wide Shut divise inizialmente la critica che la riteneva inutilmente incomprensibile da un lato, ed estremamente affascinante da un altro. Ad oggi, Eyes Wide Shut – grazie anche al suo valore storico – è riconosciuta come un vero e proprio capolavoro in modo unanime, l’ultimo cimelio lasciato da Stanley Kubrick prima della sua dipartita. Un thriller psicologico che non ha mai smesso di affascinare, di porre delle domande. Di vivere di dettagli nascosti spesso impercettibili ma che, in silenzio, costellano la narrazione di spunti controversi ma affascinanti, portati avanti da protagonisti che presentano le stesse caratteristiche.

D’altronde, la realtà non è quella che si vede neanche quando si tratta di loro e delle loro incognite. Il titolo fa infatti riferimento a un occhio che non riesce a vedere e ad andare oltre, esattamente come i due protagonisti che non hanno idea di chi gestisca davvero il mondo. Sono persi e smarriti in una società fatta di segreti, controllo, potere, feste all’insegna della perversione e dell’inibizione.

Nominato solo come Miglior Film Straniero ai Golden Globe, Eyes Wide Shut non ottenne neanche una candidatura agli Oscar, una mancanza che oggi, appare assurda. Andando a controllare ci si aspetterebbe di incontrare una lunga lista di candidature alle due premiazioni più importanti del cinema, ma questa non è la realtà. Una realtà che però, fortunatamente, fa a botte con il ruolo imponente e indispensabile che la pellicola ha assunto nel corso degli anni, tanto da essere considerata come una delle migliori di sempre.

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