Vai al contenuto
Home » Film

7 film Disney che rivisti oggi hanno un risvolto tremendamente dark

Ma prima di continuare con la lettura abbiamo entusiasmanti novità da condividere con te. A breve sarà disponibile Hall of Series Plus, il nostro servizio in abbonamento che ti permetterà di accedere a moltissimi contenuti esclusivi e in anteprima.

Inserisci il tuo indirizzo email e clicca su ‘Avvisami’ per essere notificato quando Plus sarà disponibile.

* campo obbligatorio

Tutti gli amanti della Disney lo sanno bene, che i film della casa di Topolino sono ben lontani dall’essere solo le semplici favole che vogliono raccontare. Pieni di easter egg, metafore (non crederete mai a una certa teoria su Biancaneve) e topoi tipici del folklore, i classici Disney sono passati al vaglio di studiosi e cinefili nel corso degli anni. E se magari lo spettatore medio non è per forza un seguace di Freud e compagnia bella, di certo si è reso conto di quelle tematiche piuttosto dark presenti in numerosi classici. Veri e propri traumi infantili oppure risvolti che, solo adesso da adulti, ci appaiono inquietanti e persino disturbanti a tratti.

La morte della mamma di Bambi, l’ossessione del giudice Frollo o quell’ultimo segmento di Fantasia sono solo alcune delle scene più dark che i film Disney ci hanno “regalato” nel tempo.

1) Bambi

Bambi e la sua mamma (640×360)

C’è chi ha pianto almeno una volta vedendo morire la mamma di Bambi e chi non ha un cuore. Il film d’animazione non solo è un classico senza tempo ma anche la fonte dei primissimi traumi che ogni bimbo della Disney ha vissuto. La storia è quella del piccolo cervo che cresce nella foresta insieme alla madre e agli altri amici che incontra lungo la strada, come il coniglietto Tamburino o la puzzola Fiore. Con estrema dolcezza Bambi si approccia al mondo che lo circonda scoprendolo giorno dopo giorno con la curiosità tipica dei più piccoli. Ma il mondo può anche essere un posto terribile ed è questa la lezione che Bambi impara fin troppo presto quando un cacciatore uccide la sua mamma.

Rimasto solo, il cerbiatto viene cresciuto dal padre ed è da questo momento in poi che il tono del lungometraggio cambia facendosi più cupo e serio. Seguendo il percorso tipico del viaggio di formazione, Bambi lascia l’infanzia e l’inverno per addentrarsi nell’età adulta e nella primavera. E noi che da cuccioli d’uomo siamo diventati adulti continuiamo, inevitabilmente, a commuoverci di fronte a quella corsa disperata nella neve e al richiamo doloroso di un cerbiatto che scopre una nuova e terribile faccia del mondo.

2) Biancaneve

film Disney
La regina Grimilde (640×408)

Nel film della Disney Biancaneve e i sette nani c’è davvero l’imbarazzo della scelta quando si deve pensare a cosa sia dark.

In realtà, un po’ tutto il cartone conserva quell’aura gotica che d’altronde deriva dalla fiaba d’ispirazione. A cominciare dal cacciatore chiamato a strappare il cuore alla giovane principessa e a portarlo come prova alla regina. Un topos tipico del folkore che torva riscontro anche nella nostra musica italiana con un cantautore come Fabrizio De André. Abbiamo poi la sequenza nel bosco. Un incubo a occhi aperti che, di certo, ha terrorizzato tantissimi bambini. Persino l’arrivo di Biancaneve nella casetta dei sette nani ha un qualcosa di dark se lo osserviamo con occhi più moderni.

D’altronde l’ingenuità di Biancaneve è palese quando accetta una mela da una completa sconosciuta. Sconosciuta che, come se non bastasse, ha un aspetto poco rassicurante. L’intera ultima parte del cartone abbraccia definitivamente quella svolta dark molto presente nella fiaba dei Grimm. Grimilde cambia il proprio aspetto per mezzo della stregoneria, poi avvelena la mela, tenta di uccidere Biancaneve e, per finire, riesce quasi a schiacciare i nani con un masso Finché la roccia sotto di lei non viene colpita da un fulmine lasciandola nelle grinfie di avvoltoi affamati.

3) Pinocchio

Pinocchio (640×377)

Pinocchio è il caso in cui la storia cartacea è nettamente più oscura rispetto al film della Disney.

Nel libro di Collodi, infatti, il nostro burattino protagonista va incontro a una serie di drammatiche vicissitudini come lo scontro con il serpente e persino la morte per impiccagione. Lungi dall’essere l’avventura gioiosa e colorata che, per grande parte del tempo, ci viene proposta dalla Disney, Pinocchio è in realtà un racconto di formazione nudo e crudo.

Certo anche nel cartone sono presenti diversi elementi decisamente dark: Mangiafuoco tenta di sequestrarlo e sfruttarlo; nel Paese dei Balocchi viene quasi trasformato in asino per poi venire divorato vivo da una balena. Ma è proprio la sequenza nel Paese dei Balocchi a rappresentare il passaggio più terrificante del cartone Disney, con quella trasformazione di Lucignolo in ciuchino. Proprio per queste sue caratteristiche molto dark, la storia di Collodi è stato spesso soggetto per adattamenti e reinterpretazioni. Ultima quella ambientata in epoca fascista e firmata da Guillermo del Toro.

4) Il Re Leone

Mufasa e Scarr (640×336)

Non è un mistero che il Re Leone sia liberamente ispirato alla tragedia shakespeariana di Amleto e i punti in comune con l’opera sono, effettivamente, parecchi. Mufasa, re della savana, viene tradito e ucciso dal fratello Scar, desideroso di prendere con qualsiasi mezzo. Per riuscire nel suo scopo, Scar inganna il piccolo principe Simba rendendolo indirettamente la causa della morte del padre e, facendo leva sui sensi di colpa del leoncino, lo spinge a scappare via, lontano dal regno. Ed è precisamente in quella scena del precipizio e degli gnu che si realizza il trauma di Simba e quello di noi giovani spettatori di Il Re Leone.

La morte di Mufasa rappresenta uno dei momenti più dark dell’intera storia cinematografica della Disney. Questo perché non è solo il momento in sé a essere angosciante ma il modo in cui viene reso quel momento e le conseguenze che ha anche sul Simba più adulto. Con il suo ghigno famelico e le iene che lo accompagnano, Scar si è ben guadagnato il titolo di villain tra i più spaventosi della Disney.

5) Il Gobbo di Notre Dame

film Disney
Frollo (640×354)

Il quinto punto è tutto riservato a un altro villain magnificamente scritto e che continua a costituire fonte per incubi in grandi e piccini. Stiamo parlando di Frollo e del ruolo da lui giocato nella vita del povero Quasimodo e degli altri personaggi che hanno la sfortuna di incrociare il suo cammino. Nel panorama Disney, il Gobbo di Notre Dame si piazza certamente come una delle storie più oscure e più ricercate. D’altra parte, quel Notre dame de Paris, sul quale è basato il cartone, non è roba da poco. Il romanzo storico scritto da Victor Hugo nel 1831 è un’opera drammatica, complessa e maestosa ricca di personaggi brillanti e oscuri, quale appunto il giudice Frollo.

Nel cartone, così come nel romanzo, è lui a vestire i panni dell’antagonista principale. Uccide una donna durante i primi minuti ed è pronto a gettare nel pozzo un neonato innocente. Sarà solo per timor di Dio che il giudice risparmierà la vita a Quasimodo e lo crescerà sotto la sua tutela, ovviamente a determinate condizioni. L’apice della follia del personaggio si raggiunge dopo la canzone “Fiamme dell’inferno”, durante la quale Frollo esprime tutta la sua ossessione per Esmeralda. Inizia quindi a mettere a ferro e fuoco Parigi per inseguirla, commettendo azioni spregevoli e perseguitando la povera gente della città.

6) Fantasia

film Disney
Chernobog (640×344)

Night on Bald Mountain costituisce l’ultimo e più spaventoso segmento del capolavoro Disney del 1940. Fantasia è composto da otto parti, ognuna delle quali pensata e disegnata ispirandosi a brani musica classica, eseguiti per il lungometraggio dall’Orchestra di Filadelfia e diretti da Leopold Stokowski. E se l’estinzione dei dinosauri, sulle note della “Sagra della Primavera”, ha un impatto notevole, niente può però essere paragonato all’orrore di fronte a quell’ultima demoniaca sequenza.

L’epilogo ci porta in un villaggio da incubo, dove scheletri e fantasmi vengono riportati in vita solo per una notte dal sortilegio malefico del Chernobog che vive sulla montagna. Incubi di ogni forma e tipo si risvegliano così a un suo solo comando mentre risuona la sinfonia di Una notte sul Monte Calvo di Modest Petrovič Musorgskij. Un epilogo rimasto vivido non solo nei ricordi del pubblico ma anche nell’immaginario collettivo per la potenza espressiva e lo straordinario rapporto di mimesis che unisce la musica al disegno della casa di Topolino.

7) Red e Toby – Nemici amici

film Disney
Red & Toby-Nemici amici

Di un tipo di tristezza diversa è quella che di cui è pieno zeppo Red & Toby – nemici amici, film della Disney meno conosciuto ma ugualmente imperdibile. Red &Toby è essenzialmente il racconto di un’amicizia impossibile, quella tra una volpe e un cane da caccia. Cresciuti insieme, i due appartengono però a due mondi opposti e le differenze naturali si fanno strada con insistenza da parte del mondo. Le pressioni dell’esterno finiscono per farli allontanare e a volerli rendere nemici.

Una metafora sottile sull’amicizia e le sue complicazioni e su come, molto spesso, siano gli altri a voler decider chi dovremmo o meno frequentare. Una storia che prende una svolta decisamente oscura quando il cane Toby viene incitato dal padrone a uccidere Red, perché “naturalmente” i due non possono essere amici. Un racconto che parla al nostro cuore e che, nei tempi storici in cui viviamo, ci colpisce molto da vicino.