14) Bangkok Dangerous (2008) – Virtual Studios: il penultimo tra i film fallimentari di questa lista
Nicolas Cage è davvero ovunque, e questo suo dono dell’ubiquità è un’arma a doppio taglio che fa si che spesso e volentieri finisca per recitare in film non proprio epici, diciamo. Bangkok Dangerous è uno di questi, almeno per quanto riguarda i numeri. La Virtual Studios è stata una discreta casa di produzione dalla vita non troppo lunga ma che riuscì ad ottenere ottimi successi economici con alcuni importanti titoli, tra cui i due cult 300 e V per Vendetta. Già dal titolo italianizzato Bangkok Dangerous – Il codice dell’assassino giungono le prime perplessità sulla credibilità di questa pellicola. Il film, remake dell’omonimo dei fratelli Pang, vede recitare il solito buon Cage alle prese con la mafia thailandese in un classico action movie dalla trama non troppo pretenziosa. La Virtual stanziò un budget di 45 milioni per la realizzazione e ne incassò meno di 40 in tutto il mondo, andando in rosso e trovandosi costretta a chiudere i battenti per sempre per questo investimento sbagliato. O lo si ama o lo si odia, ma penso di conoscere da che parte stiano gli ex dipendenti della defunta casa di produzione. Dannato Nicolas Cage.
15) Milo su Marte (2011) – ImageMovers Digital: il più recente tra i film fallimentari che hanno mandato in bancarotta la loro casa di produzione
Questo film fu pensato per essere l’ennesimo successo della Walt Disney Pictures. Fu distribuito in 3D, tecnica popolarissima in quel periodo. L’investimento fatto evidenzia quanto la Disney credesse in questo progetto: è costato addirittura 150 milioni di dollari per via delle innovative tecniche di animazione in motion capture, ma ne ha incassati appena 39 in tutto il mondo, per un rosso di ben 136 milioni che ha mandato in bancarotta la ImageMovers, casa di produzione che ha affiancato la Disney in questa ingloriosa avventura. La trama parla di un ragazzino, Milo, la cui madre viene rapita dagli alieni, cosa che lo porta a dirigersi su Marte pur di ritrovarla. Il personaggio di Milo è stato doppiato in lingua originale da Seth Green. Il film rappresenta il fallimento più dispendioso della stessa leggendaria casa di produzione americana, ma a rimetterci le penne fu ovviamente la più piccola Image. La critica contribuì alla sua bocciatura, devastandolo su ogni piano rispetto agli altri film d’animazione di quel periodo e soprattutto a quelli ambientati nello spazio. Insomma, un film di cui si poteva fare sicuramente a meno, soprattutto se si pensa a quanto è costato in generale a livello economico, e metaforicamente alla povera ImageMovers.