Il monster movie è uno dei generi più iconici e longevi dei film horror. Uno dei primi esempi è il film tedesco “Il Golem” (1920), in cui un’enorme creatura di argilla prende vita. Ma è con “King Kong” (1933) che il monster movie trova la sua forma moderna: un mostro spettacolare e tragico, un’avventura epica, e un uso innovativo di effetti speciali che hanno rivoluzionato il cinema. I primi monster movie erano spesso influenzati dalla letteratura gotica (come “Frankenstein” del 1931, basato sul romanzo di Mary Shelley) e dalle paure dell’epoca, come i progressi della scienza e il timore per l’ignoto.
Con la Seconda Guerra Mondiale e l’era nucleare, i monster movie hanno subito una trasformazione. Il terrore per le radiazioni e la distruzione atomica si è concretizzato in gigantesche creature mutanti, come per esempio “Godzilla”. Questo periodo ha visto proprio l’ascesa dei “kaiju”, i giganteschi mostri giapponesi, che avrebbero dominato la scena per decenni. Negli anni ’70 e ’80, i monster movie hanno subito un’evoluzione verso storie più intime e psicologiche, spesso mescolandosi con altri generi come l’horror fantascientifico. Dai classici Universal agli spettacolari blockbuster moderni, il monster movie continua a reinventarsi. Che si tratti di evocare terrore o empatia, il fascino dei mostri resta intramontabile. Come disse una volta il critico Roger Ebert: “Un grande monster movie non riguarda mai solo il mostro, ma ciò che il mostro rappresenta.”
Ecco quindi alcuni dei film horror più famosi che hanno per protagonista proprio un mostro.
1) Cloverfield
Prima dell’uscita, il film è stato avvolto nel mistero. Il primo trailer, presentato senza titolo durante le proiezioni di “Transformers“, mostrava solo frammenti criptici di una festa interrotta da un’esplosione. Da lì, ha inizio una caccia al tesoro online con siti web, video virali e indizi nascosti che invitavano i fan a speculare sulla possibile trama e sull’identità della creatura che si scorge in lontananza. Di fatto quando nel 2008 uscì al cinema, “Cloverfield” ottiene uno strabiliante successo al botteghino con un incasso di oltre 170 milioni di dollari a fronte di un budget di soli 25 milioni. Complice senz’altro anche il nome di J.J. Abrams tra quelli dei produttori.
Un gruppo di amici sta festeggiando insieme a Manhattan per salutare uno di loro, Rob, in procinto di trasferirsi in Giappone per lavoro. Una serata normale che si trasforma improvvisamente in una lotta alla sopravvivenza. Le immagini amatoriali, riprese con una videocamera da uno degli amici di Rob, svelano presto la causa del caos mentre New York è in preda al panico.
Diretto da Matt Reeves (regista di The Batman con Robert Pattinson), Cloverfield è un geniale esempio di film horror che mescola il genere found footage e monster movie.
In grado di prendere il meglio di entrambi e mixarli insieme. Nel primo caso, il metodo di ripresa ci aiuta a conoscere meglio i personaggi prima che scoppi il caos. Capiamo meglio del loro carattere e dei rapporti che li legano. La videocamera ci permette di entrare nella loro vita e di poter davvero sentirci partecipi della loro fuga, visto che abbiamo avuto modo di osservarli prima. Nel secondo caso, invece, Reeves riprende una delle più classiche tradizioni del cinema horror. Vale a dire il mostro di turno che semina il panico in città. Il mostro, in questo caso noto informalmente come Clover, è una creatura gigantesca e minacciosa, ma non è l’unico pericolo. Dal suo corpo cadono parassiti mortali, che inseguono e attaccano gli esseri umani.
Eppure il film non spiega quasi nulla sul mostro. Non sappiamo da dove venga, perché attacchi o come possa essere sconfitto. Una teoria suggerisce che Clover non sia altro che un cucciolo della sua specie e adesso in cerca della sua mamma. Quanta tenerezza, se non fosse che nel mentre rade al suolo New York e scatena un’apocalisse.
2) Jeepers Creepers
Rimaniamo dalle parti del primo decennio degli anni Duemila. Nel 2001, per l’esattezza, un altro film horror dal budget molto modesto conquista il pubblico americano. “Jeepers Creepers” fu un’assoluta sorpresa ma ricevette così tanto seguito e riscontro da dare vita a un vero e proprio franchise. Come altri illustri colleghi mostri del calibro di Freddie Krueger e co. anche il Creeper presenta delle caratteristiche ben precise. La storia del primo capitolo si apre con Trish e suo fratello minore Darry, due studenti universitari che intraprendono un viaggio in macchina attraverso una tranquilla e desolata strada di campagna (non è il primo film horror che ha inizio durante una vacanza). A un certo punto, però, vengono tallonati da un misterioso autocarro che sta loro addosso in modo particolarmente aggressivo.
Quando i due scorgono il conducente del camion gettare un corpo avvolto in un lenzuolo macchiato di sangue in una tubatura, la curiosità ha la meglio. In cerca di risposte, Darry finisce nella tana del mostro. Giù per la tubatura dove l’autista ha gettato il corpo, il ragazzo si ritrova in un covo terriicante pieno di caadaveri mutiliati. In evidente stato di shock, Trish capisce che qualcosa non va e decide di chiedere aiuto alla polizia locale. Come ben presto scoprono a caro prezzo sulla loro pelle, l’autista non è un uomo qualunque, ma una creatura mostruosa conosciuta come The Creeper, un’entità immortale che si risveglia ogni 23 anni per nutrirsi degli organi umani che rigenerano il suo corpo. Il Creeper non si limita a cacciare le sue prede, ma le “sceglie” attraverso la paura che riesce a percepire. Alla pari di Pennywise o Freddy.