8) It
Nato dalla mente geniale di Stephen King, Pennywise è una creatura mutaforma, un’entità cosmica che si nutre delle paure più profonde delle sue vittime. Nel libro, la creatura è un’antica entità che arriva sulla Terra da un’altra dimensione e si stabilisce sotto la città di Derry, nel Maine. Si risveglia ogni 27 anni per nutrirsi, preferendo le paure dei bambini, che considera più facili da terrorizzare e quindi “più saporiti”. Pennywise non è solo un clown. La sua vera forma è quasi incomprensibile per la mente umana. Nel romanzo, viene descritto come un’entità cosmica chiamata “It”, una manifestazione di terrore puro. La sua forma più vicina alla realtà è un ammasso di luci, note come Luci Mortifere, che rappresentano la sua essenza.
Tuttavia, il “clown danzante” assume forme diverse, adattandosi alle paure più intime delle sue vittime.
Non è solo un mostro fisico, dunque, ma una metafora delle paure, dei traumi e delle insicurezze che perseguitano i personaggi e, per estensione, gli spettatori. Nel romanzo e negli adattamenti cinematografici, i membri del Club dei Perdenti si confrontano non solo con il mostro, ma con i loro demoni interiori. Bullismo, abuso e la paura di crescere sono alcuni dei temi trattati da King nel suo romanzo di cui l’horror non è che la cornice narrativa.
Pennywise gioca con le menti delle sue vittime, seminando terrore e facendo leva sulle loro fragilità. Caratteristica che lo rende un mostro straordinariamente efficace, perché il suo potere è amplificato dalle emozioni delle persone. La miniserie con Tim Curry prima e i due film di Andy Muschietti hanno contribuito a riportare il personaggio sotto i riflettori, incassando complessivamente oltre 1 miliardo di dollari e diventando tra gli horror di maggior successo di sempre. Il Pennywise di Bill Skarsgård ha conquistato una nuova generazione di spettatori, rinnovando il fascino e il terrore legati al personaggio.