Da anni, i film horror non fanno che dividere in due fazioni ben precise gli spettatori di tutto il mondo. Gruppi di amici che litigano sulla scelta del film da vedere al cinema, o coppie in cui uno dei due si sacrifica sapendo che poi non chiuderà occhio la notte pur di soddisfare il desiderio dark dell’altro (cerchi suggerimenti a tema?).
Eppure, nonostante ciò, questo genere continua ancora oggi a essere il preferito di molti registi che sono riusciti, nel corso degli anni, a rendere il loro nome riconoscibile proprio associandolo ai film di paura. Che siano recenti o passati, poco importa. I film horror hanno da sempre un obiettivo: spaventare. Alcuni, però, non si sono limitati a questo, divenendo vere e proprie esperienze traumatizzanti, motivo per cui molti paesi hanno deciso di censurarli.
Vediamo quindi i 7 film horror più censurati di sempre
1) Hostel (2005) – Eli Roth
A fare i conti con la censura troviamo subito Eli Roth, affezionato al genere disturbante, che al tempo dell’uscita di Hostel dovette fare i conti con una quantità spropositata di critiche e chiaramente di censure.
Il film di Roth tratta le vicende di due giovani in viaggio per l’Europa, che dopo essersi fermati in un ostello in Slovacchia si trovano a dover affrontare una delle peggiori esperienze della loro vita. Le scene sono molto violente e macabre, assolutamente disturbanti ma non è solo per questo che molti paesi hanno deciso di oscurarlo.
Il film non è stato particolarmente gradito in Ucraina, in cui per i primi due Hostel è consentita solo la visione privata, questo per l’immagine che davano delle popolazioni est europee. In Slovacchia, addirittura, i membri del parlamento si dichiararono indignati.
2) Cannibal Holocaust (1980) – Ruggero Deodato
Per il secondo film horror censurato ci spostiamo in Italia
Con la nomea del film più censurato di sempre (fu censurato in più di 50 paesi del mondo), Cannibal Holocaust fu ritirato dalle sale dopo sole due settimane di uscita, facendo molto parlare di sé. I guai erano cominciati già prima dell’uscita del film, Deodato, infatti, fece firmare a parte del cast un contratto che gli impedisse di apparire pubblicamente dopo l’uscita del film, questo perché voleva illudere il pubblico che gli attori fossero realmente morti nel film (vennero addirittura chiamati in tribunale per testimoniare di essere ancora vivi).
Il film parla chiaramente di cannibalismo ma non solo: la terrificante pellicola finge di essere un reale documentario (questo spiega quanto detto sopra) che tratta una serie di situazioni raccapriccianti e disumanizzanti.
Anni dopo il film ottenne il visto censura, ma molte scene (18) furono tagliate.
3) L’Esorcista (1973) – William Friedkin
Classicone, non potevamo non parlare del film che più segna il progresso del film horror nel mondo. Censurato perché troppo spaventoso, se visto ora risulta quasi insignificante agli occhi dello spettatore di film dell’orrore più abituato.
In Gran Bretagna, la British Board of Film Classification vietò la visione del film ai minori di 18 anni, altri paesi furono addirittura più rigidi, scegliendo di vietare totalmente la visione nelle sale, come Malaysia e Singapore. Il film venne poi direttamente bandito in Inghilterra fino al 1999, motivato dal fatto che fosse in grado di provocare gravi problemi emotivi e casi di isteria.
Nonostante ciò è il film horror con un visto censura ad aver incassato di più negli Stati Uniti.
4) A Serbian Film (2010) – Srđan Spasojević
Dopo Cannibal Holocaust e L’Esorcista, passiamo a un film del 2010, A Serbian Film.
Un ex attore pornografico vuole tornare nel giro perché a corto di soldi. Il cugino produttore gli propone il mercato degli snuff (video che riprendono torture realmente messe in pratica durante la realizzazione del filmato e culminanti con la morte della vittima).
Insomma, come avrete intuito dalla trama, non stiamo parlando di argomenti leggeri. Questo film si contende infatti il maggior numero di censure con Cannibal Holocaust.
Il film è stato bandito in Spagna, Portogallo, Australia, Nuova Zelanda, Malaysia, e Singapore, rifiutato in Norvegia, tagliato di circa 19 minuti al montaggio negli Stati Uniti causa censura, vietato ai minori di 18 anni in Svizzera e Francia e temporaneamente messo al bando pure in Brasile.
5) Natural Born Killers (1994) – Oliver Stone
Non c’è da stupirsi se in questa lista non sono ancora comparsi film risalenti agli ultimi 5 anni. Probabilmente, dopo tutti gli horror che lo spettatore si è trovato a guardare, è cambiato anche il suo grado di sopportazione.
La trama parla di due amanti assassini, Mickey e Mallory Knox, che compiono atroci omicidi per le vie di New York city.
Nonostante si collochi tra un genere a metà tra l’horror e il thriller, il film fin da subito trovò grandi intoppi, la sua uscita fu ritardata di molto a causa del suo alto tasso di violenza. Nonostante le censure iniziali, alla fine riuscì a piazzarsi nelle sale, ma la storia non è finita lì. A distanza di anni, numerosi casi di emulazione sono stati associati al film, tra questi una coppia di amanti che videro il film prima di commettere rapina e omicidio, i responsabili del massacro della Columbine High School erano fan del film e tanti altri.
6) Non aprite quella porta (1974) – Tobe Hooper
Film a basso costo diventato un punto fermo nel cinema horror, Non aprite quella porta non ha avuto vita più facile di A Serbian Film e Hostel.
Il film narra la storia di un gruppo di cinque ragazzi texani che finiscono nelle grinfie di una famiglia di assassini cannibali, ritenuto all’epoca troppo violento, fu messo al bando in molti Paesi, e numerosi cinema lo tolsero addirittura dalla programmazione a causa delle numerose proteste avanzate.
La pellicola fu bandita in vari paesi, inclusi Brasile, Cile, Finlandia, Islanda, Irlanda, Norvegia, Singapore, Svezia e Germania Ovest, mentre in altri venne nettamente tagliata.
7) Possession (1981) – Andrej Zulawski
Ecco l’ultimo film horror censurato in più Paesi
Nonostante sia stato presentato in concorso al 34º Festival di Cannes e abbia vinto anche un premio, per la migliore attrice, anche per Possession i guai erano dietro l’angolo.
Dall’inquietante film grottesco sono state eliminate ben quaranta minuti di scene.
Sin dall’uscita, il film ha ottenuto il divieto di visione ai minori di 18 anni, in diversi paesi quali Spagna, Nuova Zelanda, Corea del Sud, Svezia e Gran Bretagna. Inoltre, nonostante sia stato girato a Berlino e coprodotto da una compagnia tedesca, Possession non è mai stato distribuito in nessuna delle due Germanie.