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10 inquietanti film horror che hanno un’ambientazione estiva

Tra i film da horror da vedere c’è sicuramente Le colline hanno gli occhi

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Una delle inquadrature più celebri de Le colline hanno gli occhi

Tra i capisaldi del cinema horror c’è sicuramente Le colline hanno gli occhi. Il film originale porta la firma di uno dei massimi rappresentanti del genere, Wes Craven, firma di altre produzioni leggendarie come Nightmare e Scream. Le colline hanno gli occhi è tra i lavori più riusciti del maestro del terrore ed è anche un titolo che fa particolarmente al caso nostro in questa occasione. Ci tocca, però fare un passo in avanti, perché in esame non prenderemo l’originale di Wes Craven, ma il remake del 2006, diretto da Alexandre Aja. Al centro del racconto, qui, c’è proprio un viaggio, con la famiglia Carter che si trova in procinto di partire per le vacanze a San Diego con la loro roulotte, prima di perdersi e finire in un incubo senza precedenti.

Un po’ come i campi estivi, anche il viaggio è uno dei grandi topoi (qui potete trovarne altri) del cinema horror, specialmente di quello dal sapore estivo. Le vacanze che degenerano in tragedia sono spesso al centro della produzione di genere, con due accezioni dominanti. L’incubo si colloca o durante il viaggio o nella meta scelta come destinazione. Qui siamo nella prima casistica.

In relazione a questo remake del 2006 de Le colline hanno gli occhi, c’è da specificare che siamo davanti a uno dei rari casi nel cinema horror in cui il riadattamento riesce a tenere fede all’originale. All’interno di questo genere molto spesso si rincorrono remake, reboot e chi più ne ha più ne metta. Di solito, l’opera originale resta imbattuta. Qui invece, nonostante l’impatto dell’originale di Craven resti chiaramente fuori discussione, siamo davanti a un remake validissimo, tra i film horror da vedere sicuramente, specialmente in questo periodo estivo.

Uno dei primi brividi in mare: Lo Squalo

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Roy Scheider nei panni di Martin Brody

Proseguiamo alzando ancora di più il tiro. Finora abbiamo parlato di film che hanno scritto pagine importanti del cinema horror. Qui siamo davanti a una pellicola che ha scritto la storia del cinema stesso. Lo Squalo è un’opera talmente gigantesca da travalicare ogni confine di genere. Non possiamo considerarlo un horror vero e proprio probabilmente, ma non si può nemmeno ignorare la forte matrice horror del film. In virtù di ciò, crediamo sia decisamente il caso di inserire Lo Squalo in una lista del genere, anche perché se pensiamo a inquietanti ambientazioni estive non possiamo non fare riferimento all’isola di Amity.

Datato 1975, Lo Squalo porta la firma di Steven Spielberg ed è un film dalla portata talmente ampia da aver dato vita a un vero e proprio sottogenere. Da questo momento in poi, i film incentrati sugli attacchi degli squali si sono moltiplicati. La stessa pellicola di Spielberg ha avuto tre sequel, nessuno con la firma del cineasta e nessuno capace di replicarne nemmeno lontanamente il successo. Più in generale, negli anni sono arrivati tantissimi film che hanno provato a emulare il successo de Lo Squalo. Davvero tanti. La presenza del film di Spielberg come assoluto riferimento nel genere, però, rimane immutabile.

Lo Squalo ha avuto un impatto non indifferente anche sulla vita reale. Stando a diversi studi, nel 1975 si è registrato un numeroso calo di bagnanti sulle spiagge, da collegare proprio alla psicosi indotta dal film. Quando la realtà supera la fantasia, si potrebbe dire. Sicuramente, Lo Squalo è uno di quei film che più di tutti hanno saputo influire sulla rappresentazione, in chiave horror, dell’estate.

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