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7 film horror che sono stati incomprensibilmente affossati dalla critica

7) La Maschera di Cera è un film horror da vedere per l’arma sarcastica che utilizza

Paris Hilton in una scena de La maschera di Cera, mentre grida spaventata

La maschera di Cera, diretto da Jaume Collet-Serra, è un horror che ha ricevuto molte critiche negative al momento della sua uscita, soprattutto per la sua trama prevedibile, i personaggi stereotipati e il suo approccio piuttosto convenzionale al genere. La maggior parte delle critiche erano rivolte soprattutto alla presenza dell’ereditiera Paris Hilton nel cast, che le è valso un Premio Razzie come peggior attrice! Molti esperti, però – seppur non stimandolo appieno – lo hanno consigliato ritenendolo un prodotto comunque migliore di altri horror adolescenziali.

Tra coloro che hanno “protetto” il film troviamo Roger Ebert, che ha esordito con “La maschera di Cera non è eccellente, ma efficiente“. Mick LaSalle del San Francisco Chronicle che ha dato alla pellicola un gradimento del 75%, dicendo “tra un mese, nessuno parlerà più di questo film. Eppure, a proposito di una pellicola come questa, c’è da farsi solo una domanda: è divertente? Sì. Un sacco. Assolutamente.

Entriamo dunque nel vivo di questo grottesco film horror da vedere senza troppo impegno!

La maschera di Cera è un remake del 2005 liberamente ispirato all’omonimo film del 1953 con Vincent Price. Tuttavia, si inserisce anche in una tradizione più ampia di horror degli anni ’70 e ’80. Il film gioca con il concetto di mad scientist e monster maker! In questo caso si tratta di un villain che usa la cera per creare delle maschere spaventose simili a quelle del vecchio film, ma con una dose maggiore di violenza e gore. Questa vena nostalgica, purtroppo non sempre ben sviluppata, vuole omaggiare quel genere di film come Non Aprite Quella Porta e Il Sangue di un Poeta, dove il terrore nasce in ambientazioni rurali e isolate e i protagonisti diventano vittime di famiglie disturbate e mostruose.

Uno degli aspetti più riusciti del film è dunque la sua atmosfera, che mescola il gore con un’atmosfera gotica e conturbante. L’intero villaggio dove i protagonisti si trovano è avvolto da una sensazione di pericolo. Il museo di cera, in particolare, è un luogo che riesce a suscitare disagio con la sua bellezza macabra e surreale. Le statue di cera, create dal villain, sono disturbanti non solo per la loro immobile bellezza, ma anche per la loro natura macabra. Esse sono infatti il frutto di una mente contorta, che usa la cera per cristallizzare le sue vittime in modo permanente.

Ma passiamo adesso alla pluribistrattata performance di Paris Hilton!

La show girl è comunque riuscita a conquistare un suo valore nel contesto del film. Il suo personaggio diventa una delle vittime più memorabili per il suo destino grottesco! E il modo in cui la sua morte viene trattata riesce a strappare qualche sorriso amaro agli spettatori. La sua presenza, quindi, si inserisce bene in un film che gioca con la sua popolarità per creare un’ulteriore dimensione di horror da celebrity.

La pellicola dunque non esita a mostrare scene di morte cruente, con personaggi che vengono uccisi e trasformati appunto in statue di cera. E sebbene questo possa risultare sconcertante per alcuni, il film si distingue proprio per l’uso di questo tipo di violenza visiva che risponde a una certa estetica del genere horror splatter. Per i fan del gore, lo show offre un intrattenimento che soddisfa la necessità di horror viscerale, con scene che si rifanno alla tradizione ma con una componente più esplicita.

Il killer Vincent è un personaggio che porta con sé un forte e algido fascino

La sua ossessione per l’arte della scultura riesce comunque a creare un personaggio originale e improbabile. La sua connessione con la famiglia di mostri e il suo desiderio di vendetta possono sembrare banali, ma la sua figura lo rende comunque un antagonista che riesce a lasciare il segno nel film. Il tema della bellezza deformata attraverso la cera, insieme al concetto di immortalità tramite l’arte, sono motivi affascinanti! E questi, seppur esplorati in modo superficiale, danno al film una certa stravagante estetica e narrativa.

Si potrebbe affermare, in conclusione, che La maschera di Cera è il tipo di horror che funziona per chi ama un’idea di “terrore” tradizionale e fisico. Senza troppe complicazioni psicologiche o sovrastrutture narrative. Il film non cerca di essere troppo profondo o di rivelare nuove frontiere nell’horror, ma riesce a rispettare le aspettative degli spettatori che vogliono un film con assassinii, suspense e il giusto livello di brivido. Per gli amanti del genere, vi lasciamo con 10 grandi film che diventano horror all’improvviso.

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