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I 7 migliori film in bianco e nero del 21esimo secolo

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Da quando il colore è entrato a far parte della produzione cinematografica e televisiva, è stato sempre più raro trovare registi che portassero sullo schermo le loro storie utilizzando il bianco e nero. E non tutti quelli che lo hanno fatto sono stati all’altezza delle aspettative. Per questo abbiamo deciso di stilare una lista dei migliori film in bianco e nero degli ultimi anni, a partire dall’inizio del XXI secolo, nell’era del digitale e degli anni del dominio della serialità televisiva.

Scegliere di tornare indietro nel tempo rinunciando ai colori vuol dire anche saper osare, vuol dire voler dare una certa atmosfera e una certa tonalità alla narrazione, e quindi anche uno scopo ben preciso alla fotografia.

Vediamo insieme quali sono i migliori film in bianco e nero del 21esimo secolo.

1) Malcolm & Marie

malcolm and marie

Negli ultimi anni, la collaborazione tra Sam Levinson e Zendaya si è rivelata particolarmente proficua. L’attrice non ha solo lavorato con il regista in Euphoria, dando vita all’indimenticabile Rue Bennett, ma ha anche avuto l’idea per la trama di Malcolm & Marie, ottenendo il ruolo di co-protagonista al fianco di John David Washington. Il film, distribuito da Netflix nel febbraio 2021, è ambientato interamente nell’appartamento della coppia. Concentrandosi esclusivamente sul loro rapporto e su tutte le sfumature di una relazione tossica, la pellicola utilizza il bianco e nero come mezzo attraverso cui filtrare e ingrandire le emozioni dei protagonisti. Le interpretazioni di Zendaya e di Washington non hanno bisogno dei colori per risultare vere e piene di vita.

Questo dramma sentimentale prendere tutto ciò che può esserci di disfunzionale in una relazione e lo scaglia contro lo spettatore, che si trova spiazzato dai continui e profondi scambi di battute tra i due. È proprio questo il punto di forza del film: un costante fluire di emozioni e sentimenti. Malcolm & Marie è il realistico ritratto del declino di un amore e risponde alla necessità di portare sullo schermo problemi attuali come quello del razzismo e delle discriminazioni all’interno dell’ambiente cinematografico hollywoodiano.

2) The French Dispatch

the french dispatch

Wes Anderson è una garanzia, e quando il suo genio incontra un cast corale e immenso come quello che lui ha scelto per The French Dispatch (2021), il risultato è un film innovativo e visionario. Il regista statunitense si è servito di attori come Saoirse Ronan, Léa Seydoux, Owen Wilson, Bill Murray, Elisabeth Moss, Willem Dafoe, Edward Norton, Christoph Waltz, Benicio del Toro, Frances McDormand, Adrien Brody, Tilda Swinton, Timothée Chalamet e moltissimi altri, per rendere straordinaria la vita di un gruppo di giornalisti che si occupa del supplemento settimanale di un immaginario quotidiano americano, l’Evening Sun di Liberty, Kansas, redatto in Francia e fondato nel 1925. Per questo motivo, la pellicola viene suddivisa in capitoli, ognuno dei quali illustra, attraverso le immagini, un diverso articolo.

Un insieme eterogeneo di stili, argomenti, personaggi. Una piacevole commistione dell’uso del bianco e nero e dei colori in base alla storia che viene narrata negli articoli. Quindi, anche se il bianco e nero non è utilizzato in tutto il film, Wes Anderson è riuscito a sfruttarne tutti gli aspetti visivi per farne una cifra stilistica che dona al prodotto finale originalità.

Per questo, merita di essere considerato fra i migliori film in bianco e nero degli ultimi anni.

3) Il nastro bianco

il nastro bianco

Questa volta siamo nel 2009, in Germania. Il nastro bianco, diretto da Michael Haneke, si è aggiudicato la Palma d’oro come miglior film al 62º Festival di Cannes, oltre a un Golden Globe come Miglior film straniero e a una candidatura ai Premi Oscar 2010 per la stessa categoria. L’ambientazione tra il 1913 e il 1914 trova la sua rappresentazione più adatta nell’uso del bianco e nero, che restituisce la tensione del periodo di poco precedente allo scoppio della Prima Guerra mondiale e che rappresenta la vera essenza di un mondo in procinto di cadere nel caos. Questa tensione si rispecchia anche negli eventi drammatici narrati nella pellicola, nel modo in cui il male viene dipinto nel suo formarsi e nel suo prendere vita.

Il titolo è già in contrasto con il tipo di storia che il film racconta, il “nastro bianco” nella sua purezza e semplicità si oppone alle impurità dell’essere umano e alla sua inspiegabile quanto efferata malvagità. Un film potente e affilato, freddo ma lucido, che sfrutta la mancanza di colori in maniera unica e interessante. Oltre ai premi più importanti he abbiamo già citato, il film di Haneke se ne aggiudica molti altri, tra cui un Amanda Award e un Academy of Motion Picture Arts and Sciences of Argentina Awards nel 2010 come Miglior film straniero.

4) The Artist

the artist film in bianco e nero

Nel 2011, The Artist ha decisamente dominato la scena e merita di essere ricordato. Il film scritto e diretto da Michel Hazanavicius è un film muto in bianco e nero, ed è stato capace in pochissimo tempo di ricevere un enorme quantità di riconoscimenti. Il protagonista Jean Dujardin nel 2011 ha ottenuto il premio al Festival di Cannes per la Miglior interpretazione maschile, e l’anno successivo la pellicola francese è riuscita a portare a casa sei Premi César (Miglior film, Migliore regia, Miglior attrice protagonista per Bérénice Bejo, Migliore fotografia, Migliore scenografia e Miglior colonna sonora), tre Golden Globe, sette BAFTA e ben cinque Premi Oscar (Miglior film, Migliore regia, Miglior attore protagonista per Jean Dujardin, Migliori costumi e Miglior colonna sonora).

Ambientato alla fine degli anni Venti del Novecento, durante il passaggio dal cinema muto a quello sonoro, The Artist fa del cinema il suo vero protagonista e osa a tal punto da potersi quasi confondere tra la produzione cinematografica di quel periodo. È uno degli unici film muti ad aver vinto un Oscar come Miglior film, e dopo Schindler’s List (1993) è l’ultima pellicola in bianco e nero a essersi giudicata la statuetta d’oro per la stessa categoria.

5) Good Night, and Good Luck

good night and good luck

Torniamo un po’ indietro e andiamo nel 2005, quando nelle sale cinematografiche è uscito il film Good Night, and Good Luck, secondo lavoro alla regia per George Clooney. David Strathairn è il giornalista della CBS Edward R. Murrow, un uomo che ha avuto il coraggio, nell’America degli anni Cinquanta, di affrontare il senatore Joseph McCarthy e di denunciare la sua eccessiva e ossessiva politica di repressione del comunismo. Presentato alla 62ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia in anteprima, il film diretto da Clooney ha ricevuto il Premio Osella per la Migliore sceneggiatura. Sempre a Venezia, David Strathairn ha vinto la Coppa Volpi per la Miglior interpretazione maschile e lla pellicola si è aggiudicata anche il premio come Miglior film.

Nel 2006 ha avuto numerose candidature agli Oscar, ai Golden Globe, ai BAFTA e ai David di Donatello, ma anche se non è riuscito a ottenere la vittoria in nessuna delle categorie, Good Night, and Good Luck ha riportato l’attenzione sulle abilità registiche di George Clooney, attento ai dettagli di un’epoca importante come quella del maccartismo in America, e agli effetti visivi in un film che utilizza il bianco e nero per consentire agli spettatori di tornare davvero indietro nel tempo.

Senza dubbio tra i migliori film in bianco e nero del 21esimo secolo.

6) Ida

Ida film in bianco e nero

Il 2013 è stato invece l’anno di Ida, film polacco scritto e diretto dal regista Paweł Pawlikowski. Siamo nella Polonia del 1962 e Anna (Agata Trzebuchowska) è un’orfana pronta a prendere i voti nel convento in cui vive da tempo. Il suo, nel film, diventa un viaggio alla scoperta di sé e del suo passato, rimasto congelato nelle memorie di una vecchia zia, in attesa di essere portato alla luce. In una Polonia ancora sanguinante a causa delle ferite aperte dalla Seconda Guerra mondiale, si tenta di ricostruire una nazione e di farla rinascere dalle sue ceneri, ma Wanda, la zia di Anna, rappresenta l’intransigenza di chi ha sofferto e porta costantemente addosso il peso di quegli anni. Così come la protagonista, che scopre di essere ebrea e di chiamarsi in realtà Ida, è segnata da dubbi e da insicurezze dovute al suo percorso religioso e spirituale, fortemente intrecciato con la storia della sua famiglia.

Nel 2015, Ida è risultato vincitore del Premio Oscar come Miglior film straniero, premio che nello stesso anno ha vinto anche ai British Academy Film Awards. Nello stesso anno, ha ottenuto il Premio Goya come Miglior film europeo, mentre agli European Film Awards del 2014 ha collezionati ben quattro riconoscimenti, senza contare il Premio del pubblico (Miglior film, Miglior regista per Paweł Pawlikowski, Miglior sceneggiatura e Miglior fotografia).

7) Belfast

Belfast film in bianco e nero

Ancora un film del 2021, ancora una pellicola in bianco e nero che però vale più di mille a colori. Kenneth Branagh ha scritto e diretto Belfast, aggiudicandosi nel 2022 un Oscar per la Migliore sceneggiatura originale, un Golden Globe per la Migliore sceneggiatura e regalando al pubblico 97 minuti indimenticabili. Si tratta di un’opera in parte autobiografica, che racconta l’infanzia trascorsa dall’autore e regista nella città irlandese, durante il periodo del conflitto nordirlandese, durato trent’anni. Un omaggio caloroso e pieno di vita a una città che per l’attore significa molto e un incredibile ritratto di un periodo storico complesso visto attraverso gli occhi i un bambino di 9 anni. Difficoltà economiche, paura costante di vedersi portare via anche quel poco che è rimasto.

Dalle inquadrature, dai gesti, dal modo in cui Branagh racconta gli eventi che hanno segnato il suo passato, traspare tutto l’amore nei confronti della sua famiglia e della città in cui è cresciuto, ma non si perdono mai di vista il contesto, le ambientazioni e l’interiorità dei personaggi. Questi ultimi sono resi particolarmente reali e vivi anche dalle splendide interpretazioni di attori come Caitríona Balfe, Judi Dench, Jamie Dornan, il piccolo Jude Hill e molti altri.

Secondo il regista e critico cinematografico Paul Schrader, Belfast sarebbe il quinto miglior film del 2021, e per noi è uno dei migliori film in bianco e nero del 21esimo secolo.

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