5) Inception
Impossibile scrivere un articolo di questo genere senza inserire, tra i film intellettuali da vedere, almeno uno di Christopher Nolan.
E quando navigando sul web si trovano pezzi su pezzi su una trottala che gira, è una prova sufficiente della popolarità e dell’influenza di Inception nella cultura pop. Perché non c’è niente nel cinema che assomiglia a questo immersivo, adrenalinico, affascinante e cerebrale rompicapo narrativo che gioca con noi, ci indaga spaventosamente e siamo chiamati a risolvere; lì dove thriller e fantascienza si uniscono in maniera innovativa e dove il confine tra sogno e realtà è labilissimo.
Inception ha un concetto potentissimo alla base: ci sono alcune persone che riescono a entrare nella mente umana mentre sta dormendo, manipolando da lì i sogni a proprio piacimento. I rischi sono altissimi, soprattutto nella tecnica dell’innesto di un’idea splendidamente spiegata; le linee temporali si moltiplicano, si dilatano, sono soggettive e imperscrutabili, con il tempo – l’ossessione di Nolan – che diviene relativo e, dunque, aumenta esponenzialmente man mano si scende in profondità nei vari livelli dei sogni.
Inception, dunque, risponde al nostro bisogno non tanto di distinguere realtà e immaginazione, possibile e impossibile, ma, seppur doloroso, di lasciar andare qualcuno quando serve. Ed è lo stesso Cobb a impararlo, lo stesso Nolan a suggerirlo con un finale lasciato volutamente aperto alla nostra interpretazione.
6) Eyes Wide Shut
Quando pensiamo a quel genio di Stanley Kubrick, subito nella nostra mente si palesano le gemelline e la cascata di sangue in Shining, le urla a Palla di Lardo del sergente Hartman di Full Metal Jacket, la violenza spietata e sadica di Alex di Arancia Meccanica, quel rosso acceso dell’inquietante mondo di 2001: Odissea nello spazio. Ma a quanti davvero risuona nel cervello il suo ultimo capolavoro?
È la coppia che viene brutalmente e profondamente indagata in Eyes Wide Shut; quella dell’alta borghesia apparentemente perfetta, ma che in realtà nasconde frustrazioni, insicurezze, inquietudini e rotture. Significativa in questo senso la scelta dell’allora coppia d’oro di Hollywood, Tom Cruise e Nicole Kidman, per rappresentare il turbamento dei membri del duo, chiusi nella loro insoddisfazione e voglia di evadere in questo viaggio solitario alla cui fine ogni cosa sarà diversa.
La moglie ha pensato di tradire, il fragile e insicuro marito non si dà pace perché privato del sue potere sulla donna. Ed è lei, dopo l’Odissea dell’uomo in una New York piena di tentazioni e perdizioni, a dare l’unica soluzione possibile per ritrovare un minimo di sintonia: scopare.