8) Mr Nobody
Chiudiamo con un film fantascientifico più di nicchia e forse non per tutti adatto. Eppure, è uno di quei gioiellini che ci chiamano a sé, perché è come se già facesse parte di noi anche se non ce ne rendiamo conto.
Mentre le scoperte scientifiche hanno permesso di raggiungere la quasi immortalità all’umanità , l’ultracentenario Nemo è l’ultimo uomo mortale della Terra. Protagonista di un reality per questo, gli viene chiesto della sua vita passata, di cui ricorda poco, perché di fatto ne ha vissute più di una. Mr Nobody, infatti, è un’opera che affronta la complessità delle strade che ognuno ha davanti; Nemo e le sue (non) scelte ci rappresentano, soprattutto quando, su quei binari della stazione, deve decidere se salire sul treno con la madre o restare con il padre. Quell’opzione, che cambierà la sua vita, apre due vie le quali, non esaurendosi in un percorso binario, danno luce a un ventaglio di possibilità infinite, di ipotetici innamoramenti e futuri matrimoni, di continue rinascite e cicli. Tra ricordi creati o veri.
Attraverso il complicatissimo e ottimo montaggio (realizzato in più di un anno) il film ci fa addentrare nella ricca e intricata sceneggiatura, lasciandoci smarrire quanto basta in questo ginepraio di trame e temi, in cui le prime passano in secondo piano rispetto ai secondi, per loro stessa natura non replicabili in maniera lineare.