10. Roberto Benigni – La vita è bella (1999)
Ma non si può parlare di film italiani che hanno vinto l’Oscar senza pensare immediatamente alla cerimonia di premiazione in cui Roberto Benigni viene premiato sia come Miglior attore protagonista che per il Miglior film in lingua straniera con La vita è bella. Si tratta di uno dei film italiani più conosciuti di sempre. La pellicola fu un successo clamoroso, un fenomeno destinato a battere numerosissimi record. È stato il film italiano con il maggior numero di incassi. Il film che ha fatto registrare lo share più alto di spettatori alla sua prima volta in tv, in prima serata sulla Rai. È stata la pellicola italiana che si è aggiudicata più statuette a Hollywood. Ha portato a casa tre Oscar (Miglior film in lingua straniera, Miglior attore protagonista e Migliore colonna sonora a Nicola Piovani), ma ha sbancato anche agli altri principali festival cinematografici del mondo.
Oltre ad aver ricevuto sette candidature agli Oscar, La vita è bella vinse il Grand Prix speciale della giuria a Cannes, nove David di Donatello, cinque Nastri d’argento, il premio francese César per il miglior film straniero, cinque Globi d’oro e due EFA. Ottenne un premio medaglia a Gerusalemme ed è diventato uno dei film più celebri sull’Olocausto. La storia è quella di un padre italiano, Guido, che viene deportato insieme alla sua famiglia in un campo di sterminio. Separato dalla moglie, con il figlioletto a carico, Guido cerca di nascondere gli orrori dei campi di sterminio facendo credere al bambino che sia tutto parte di un gioco.
Il modo in cui Roberto Benigni è riuscito a trattare una tematica del genere ha impressionato critica e pubblico di tutto il pianeta.
Le scene del film e le musiche di Piovani sono riconoscibili in ogni parte del mondo e raccontano di un successo più o meno ineguagliabile del nostro cinema.
11. Paolo Sorrentino – La grande bellezza (2013)
L’ultimo dei film italiani che hanno vinto l’Oscar ad aver scritto un pezzettino di storia è stato, quindici anni dopo La vita è bella, La grande bellezza di Paolo Sorrentino (la classifica dei suoi migliori film). Oltre mezzo secolo dopo le pellicole di Fellini e De Sica, Sorrentino si è presentato a Hollywood con una storia piena di fascino e decadenza. Nelle scene del film è incorniciata la grande bellezza di Roma, con i suoi scorci sacri, le immagini che diventano poetiche dietro la macchina da presa del regista. Si tratta di una città intrappolata nella bellezza del passato, sospesa tra sacro e profano, una bellezza che è in contrasto con l’opulenza della vita mondana romana.
La Roma da bere si sfrena in feste, raduni e affollatissimi circhi, tutti aggrappati all’ evanescenza della socialità forzata e ipocrita.
Jep Gambardella, lo straordinario personaggio di Toni Servillo, è uno scrittore con la vena artistica inaridita. Giunto al suo sessantacinquesimo anno d’età, Jep si riscopre un uomo senza più stimoli, prosciugato dal chiasso degli eventi mondani che cerca di organizzare e dominare. L’incontro con il compagno della prima (e forse unica) donna amata, morta prematuramente, riaccende in lui una nostalgia dei vecchi tempi e della persona che era prima di lasciarsi corrompere dalla mondanità.
Il viaggio di Jep Gambardella, grazie al suo sarcastico disincanto, smaschera la realtà dalle mille ipocrisie con cui lui stesso ha contribuito ad agghindarla. È un viaggio interiore potente, che viene però esaltato dalla poeticità delle immagini esterne. La mano di Sorrentino ci accompagna in una Roma protagonista come era stata protagonista per La Dolce Vita di Fellini. La bellezza della fotografia le sequenze catturate dalla macchina da presa, i dialoghi dei personaggi, le musiche che accompagnano i lunghi silenzi di riflessione, hanno fatto de La grande bellezza uno dei migliori film italiani degli ultimi decenni.