Uno dei modi in cui possiamo scegliere il film da vedere è affidarci a siti specialistici che contengono recensioni e valutazioni varie. Tra questi, troviamo IMDb, il più grande database al mondo di opere cinematografiche e televisive, in cui il giudizio non è affidato ai critici, ma agli utenti comuni. Siamo dunque noi, pubblico, che contribuiamo a creare quelle classifiche in continuo aggiornamento. Ne possiamo trovare di tantissimi tipi e oggi, in questo pezzo, ne proponiamo una un po’ particolare. Abbiamo scavato all’interno di una piattaforma streaming recentemente messa in discussione – e sappiamo tutti il perché – al fine di capire quali sono i migliori film su Netflix, usando come parametro proprio le votazioni di IMDb. Attenzione, non sono Original Netflix, ma semplicemente si trovano nel suo catalogo. E sono tutte pellicole straordinarie, dal punteggio elevatissimo (si parte da 8,6) che meritano di essere viste; anzi, che devono essere viste.
E allora, bando alle ciance, e inoltriamoci in questa top 10 dei migliori film su Netflix secondo IMDb. Iniziando da un tuffo nostalgico nella nostra infanzia.
10) La città incantata (8,6)
Apriamo questa classifica dei migliori film su Netflix secondo IMDb con una delle pellicole d’animazione più belle di sempre.
Ritenuta da molti la vetta più alta del genere e unico anime ad aver vinto un Oscar, siamo rapiti dalla forza di Chihiro, bambina di dieci anni che deve cavarsela da sola in un mondo sconosciuto, affrontando numerose prove senza mai perdere la sua identità, altrimenti non riuscirà a salvare i suoi genitori e tornare a casa. Con grande maestria narrativa e tecnica, Hayao Miyazaki indirizza la sua opera ai bambini, che adorano le favole e trovano in Chihiro un importante modello, ma anche agli adulti, in grado di coglierne gli aspetti più profondi. Infatti, sotto la magia onirica de La città incantata, si nasconde il tentativo riuscito di svelare la realtà dietro l’apparenza. Il regista scava in profondità, nei suoi ricordi e valori, esplorandoli e portandoci a riflettere su temi importanti per lui quali l’infanzia, la natura, i sogni, la tradizione, il non cedere alla materialità ma l’andare dritto all’essenza di cose o persone.
Grazie alle magnifiche scene silenziose, Miyazaki ci fa entrare nel suo mondo, popolato da personaggi magnificamente caratterizzati, e dimostra quanto può essere profondo un film d’animazione.
9) Il miglio verde (8,6)
Senz’altro uno dei migliori adattamenti tratti dei romanzi di Stephen King occupa la nona posizione in questa classifica dei migliori film su Netflix secondo IMDb.
L’incontro con John Coffey ne Il miglio verde non ha cambiato solo la vita della guardia carceraria Paul Edgecombe, ma anche la nostra. Mette in luce le contraddizioni di uno Stato che uccide per dimostrare che l’omicidio è sbagliato; di un sistema che punisce l’innocente invece di assicurare alla giustizia i veri colpevoli. Perché così è più facile. Bastano pochi istanti per comprendere che quel dolce gigante non può aver commesso il terribile crimine di cui è accusato (ovvero, omicidio e stupro di due bambine), ma semplicemente per quel che è diviene il perfetto capro espiatorio.
John è troppo buono per questo mondo, calpestato da chi si ferma all’apparenza e non vede quanto sia speciale. Paul lo capirà, convincendosi sempre di più della sua innocenza. E sì, il prigioniero si ribella, ma a suo modo: cerca di togliere il male dagli altri e l’odio dal mondo, caricando su di sé il primo e diffondendo nel secondo solo amore. Allora, diviene lui il simbolo di speranza di questo profondo ed emozionante racconto, che non smetterà mai di farci piangere.
8) La vita è bella (8,6)
C’è spazio anche per l’Italia, proprio all’ottavo posto dei migliori film su Netflix per IMDb, con una delle nostre pellicole più significative. Magari non la migliore, magari non la più rappresentativa, ma importantissima per far uscire dai confini nazionali quel nostro cinema che, privo dei grandi registi alla Federico Fellini, stava faticando a internazionalizzarsi in quel periodo. Infatti vinse tre premi Oscar: film straniero, miglior attore protagonista a Roberto Benigni e miglior colonna sonora a Nicola Piovani; maestro che è in grado di commuoverci ogni volta che guardiamo le scene del film sottolineate dalla sua musica.
La prima parte de La vita è bella ci delizia e ci diverte, nonostante l’inquietante sottofondo della discriminazione razziale. Osserviamo il nascere della storia d’amore tra Guido e la maestra Dora, sogniamo assieme a questo giocoso uomo e la sua Principessa. E poi arriva la guerra, il cui dramma distrugge tutta la gioia. Le risate, che prima erano di gusto, con la deportazione degli Orefice divengono a denti stretti. Guido vuole solo proteggere Giosuè da quell’orrore; lo sappiamo, ma vederlo fa male. E speriamo che l’arrivo del dottor Lessing possa fare qualcosa, così come la comparsa degli Alleati. Ma non c’è un vero lieto fine. Il ricongiungimento di madre e figlio è una vittoria a metà, perché tragicamente la loro famiglia è distrutta, con Guido che non c’è più.
7) Interstellar (8,7)
Al settimo posto dei migliori film su Netflix secondo IMDb arriva il primo film di Christopher Nolan. Sì, ce ne sarà un altro, forse già immaginate qual è, ma lo scopriremo parecchio più tardi. Intanto, concentriamoci su Interstellar. Lì dove l’amore puro e incondizionato che lega un padre e una figlia colora ogni cosa. Cooper vuole tornare dalla sua Murphy ed è quell’obiettivo che lo guida in un’Odissea spazio-temporale che si concluderà con il commovente ultimo incontro tra l’anziana donna e il suo giovane genitore. Quel che fa Nolan è prendere gli insegnamenti di 2001: Odissea nello spazio, innestandone la storia con la forza dei sentimenti. Perché le persone che amiamo sono sempre con noi e Interstellar ce lo mostra attraverso la fruizione di quegli struggenti ed emozionanti video.
E c’è un solo dominatore in questa colossale opera, il suo vero protagonista che sceglie per noi e scandisce ogni cosa della nostra vita: il tempo. Diviene una dimensione solida, concreta ed esplorabile, con Cooper che ci passa letteralmente attraverso, lo affronta e se ne libera per raggiungere la sua bambina. Ecco che Interstellar, con l’unione tra (fanta)scienza e dramma, si trasforma in un film così emotivamente inteso che non se ne andrà più da noi, rimanendo impresso nella nostra mente per sempre.
6) Il Signore degli Anelli – Le due torri (8,8)
Ci sono poche certezze nella vita come nel cinema, ma una di quelle, soprattutto quando si parla di trasposizioni letterarie o del fantasy, è sicuramente la trilogia de Il Signore degli Anelli. Una dimostrazione, anche se non servirebbe, è data dal fatto che tutti e tre i film si trovano in questa top ten. E il primo che incontriamo è, in maniera ossimorica, il secondo capitolo.
Rispetto a un primo atto necessariamente lento per introdurre personaggi e vicende, Le due torri ci catapulta nel mezzo dell’azione, senza darci un attimo di respiro. Veniamo coinvolti sempre più a fondo nelle appassionanti trame della Compagnia dell’Anello, divisa dagli intrighi di Sauron, e ci addentriamo anche nell’interiorità dei personaggi che assumono sempre più spessore. Ad esempio, l’Anello corrompe l’anima di Frodo, Aragorn inizia ad assumere il suo ruolo di leader e Gandalf è l’imprescindibile punto di riferimento per chiunque, sia nella finzione che nella realtà. Senza contare che questo è il film su Netflix in cui emerge la vera star de Il Signore degli Anelli, colui che ne è il simbolo indiscusso e a cui basta uno sguardo per farci comprendere quello che prova: Gollum. È più cupo del primo capitolo, con la narrazione in stile dramma storico che esalta l’eroismo dei personaggi, ma condanna gli orrori della guerra. E prepara il terreno al grandissimo finale.
5) Il Signore degli Anelli – La compagnia dell’Anello (8,8)
Difficile, difficilissimo, alla stregua della missione impossibile era trasporre al cinema la magnificenza dell’opera di Tolkien. E se già sembrava un’utopia il solo pensiero, fondamentale sarebbe stato l’inizio, che ne avrebbe decretato il meritato successo o la definitiva condanna. Fortunatamente, il progetto nelle mani di Peter Jackson è esattamente tutto quello che potremmo mai sognare da un adattamento cinematografico di un libro.
Il primo film della trilogia, La compagnia dell’Anello, è semplicemente la perfetta introduzione di un qualcosa di così denso e complesso come l’epica di Tolkien. Necessariamente lenta per immetterci nella vicenda e farci conoscere i personaggi, senza però mai essere noiosa nelle sue ben tre ore di durata. Già perché è una pellicola destinata a chi ha letto i libri, ma anche a coloro che stanno solo cercando un lungometraggio spettacolare e in grado di trasmettere tutta l’umanità di quei personaggi che, così, non risultano distanti da noi pur appartenendo a un mondo immaginario. Esplicativo è, a questo proposito, quel tumulto interiore reso in maniera perfetta dal Bilbo Baggins di Ian Holm, quando sente arrivare dentro di sé il Male.
Ai personaggi perfettamente caratterizzati e agli ottimi interpreti, si aggiungono degli effetti speciali spettacolari, suggestive scenografie e una sceneggiatura che non tradisce il testo originale. Lasciando così un segno indelebile nella storia del cinema.
4) Il Signore degli Anelli – Il ritorno del re (9)
Ai piedi del podio di questa classifica dei migliori film su Netflix secondo IMDb si ferma proprio il capitolo che chiude la trilogia de Il Signore degli Anelli.
Nessuna parola sarà mai abbastanza per descrivere o analizzare il più incredibile degli epiloghi, che non ha paragoni nella storia del cinema e chissà se mai li troverà. Non c’è una singola componente de Il ritorno del re che non lodiamo, sia dal punto di vista tecnico che narrativo. Jackson è stato capace di creare un film chiaramente legato ai due precedenti, ma che assieme a loro e oltre loro arriva a rappresentare lo straordinario potenziale e la pura magia della settima arte. Ha racconto con maestria tutta la complessa profondità di un universo così ampio come la Terra di Mezzo, in una storia che oscilla tra i generi, riuscendo a mantenere alta la nostra attenzione e a trasmetterci emozioni diverse che non si smorzano mai lungo tutta la pellicola. E ci ha raccontato, se vogliamo, uno dei legami affettivi più belli di sempre: quello tra Frodo e Sam.
Meritatissimi gli undici Oscar su undici nomination, record che detiene con Titanic e Ben-Hur e che difficilmente verrà battuto. E fossimo stati noi l’Academy, gli avremmo dato anche quello alla fotografia. Il perché? Basta vederlo per comprenderlo.
3) Il padrino – Parte II (9)
Medaglia di bronzo per uno dei sequel migliori nella storia della settima arte, tanto da essere diventato il primo ad aggiudicarsi l’Oscar più prestigioso, quello di miglior film. Cosa riuscita poi solo a Il Signore degli Anelli – Il ritorno del Re.
Introspettiva e malinconica opera sul potere e sul prezzo per ottenerlo, Il padrino – Parte II esplora ulteriormente la vita di Vito Corleone, quando era un giovane ragazzo con il volto di Robert De Niro, e contemporaneamente segue Michael che succede al padre a capo della famiglia. Anche qui, le parole sono superflue per esprimere la grandezza di una pellicola immortale e non possiamo definirci davvero dei cinefili se non abbiamo mai visto gli intrighi dei Corleone. Non ci sono difetti nel film di Coppola… anzi, forse solo uno: la mancata statuetta ad Al Pacino. Ci ha regalato uno dei momenti recitativi più belli di sempre, con un lavoro di sottrazione, ricco di sfumature e interiorizzato che ci mostra la lenta e profonda trasformazione di Michael da comune ragazzo italoamericano al boss più temuto e potente che ci sia.
Attraverso quegli occhi marroni, vediamo il conflitto interiore di Michael, percepiamo il dolore e la tragicità di una vita che non voleva nemmeno e che gli porta via pezzi di un’anima che svanirà per sempre.
2) Il cavaliere oscuro (9)
L’avevamo annunciato e siamo certi che molti già l’avevano intuito. Al secondo posto della classifica sui migliori film su Netflix secondo IMDb c’è sempre Nolan, con la miglior pellicola mai realizzata su Batman.
Certo, l’intera trilogia è ottima, ma Il cavaliere oscuro è inarrivabile e fa appassionare al genere anche chi non ama i supereroi. Ne racchiude l’essenza, grazie alla profonda introspezione, a una sceneggiatura meravigliosa e a quello scontro fisico e verbale tra Joker e Batman. E se non dovremmo più sorprenderci della versatilità di Christian Bale, che riesce a trasmettere ogni emozione del suo personaggio solo dallo sguardo dietro quella maschera, la scena è tutta per Heath Ledger in una delle sue ultime performance; quella che gli ha fatto guadagnare un meritatissimo Oscar postumo. In solamente mezzora ci dimostra che è il perfetto Joker. Ci perdiamo nei suoi occhi, tremiamo di fronte alla sua risata, temiamo che le sue parole nascondono quelle verità che non vogliamo sentire. Allo stesso tempo, ne siamo terribilmente affascinati, (ri)scoprendo con lui la potenza di un villain perfettamente realizzato.
Sa dove colpire Batman, sa dove colpire noi svelandoci l’ipocrisia e la crudeltà del nostro mondo. E la scena dell’interrogatorio è indimenticabile, perfetta nella sceneggiatura e nelle inquadrature da metterci addosso brividi di pura gioia.
1) Il Padrino (9,2)
Eccola la medaglia d’oro che chiude la classifica dei migliori film su Netflix secondo IMDb. Scontata come il sole che sorge ogni mattina, eppure ci stupiremmo se ad averla conquistata fosse una pellicola diversa da Il Padrino.
Vincitore di tre Oscar e continuamente citato anche da chi non l’ha mai visto, è innegabile la sua importanza nella storia del cinema, tanto da ottenere lo status di opera d’arte come quelle di Mozart o di Van Gogh. Non solo nessuno l’ha mai uguagliato, ma non si trova uno scivolone in tre ore nemmeno cercandolo attentamente. Questo è dato dalla sua stupenda sceneggiatura, da quel suo stile cinematografico unico e che usa la luce in modo particolare per accrescere il dramma, dall’epicità che si trova forse solo nei drammi di Shakespeare, dal modo in cui rappresenta la corruzione dell’American Dream e come il male può colpire anche l’animo più buono. Ah, il cast è eccezionale, con prove superbe in cui spicca in particolare quella del Don Vito Corleone di Marlon Brando, l’unico interprete a essere stato premiato con l’Oscar.
Bellissimo ed emozionate, Il Padrino conserva e conserverà per sempre qualcosa di speciale, avvolto in quest’aura mitologica che lo rende un classico intramontabile, insuperabile, semplicemente eterno.