Forse non tutti sanno che il genere western nasce inizialmente in Europa come performance artistica circense, esportata nel Vecchio Mondo da Buffalo Bill, e, solo successivamente, finisce per diventare soggetti di film, romanzi, fumetti e, in tempi più recenti di serie tv e videogiochi. Ambientate nelle frontiere dell’America occidentale a metà del XIX secolo, le storie western ruotano spesso attorno a eroici personaggi che rispondono alle regole dell’onore e della realtà piuttosto che alle norme sociali imposte dalla comunità. Nel mondo del west, infatti, le leggi sono spesso vincoli stretti che limitano la libertà individuali e che, come tali, costituiscono un ostacolo narrativo contro di cui si oppone il forestiero protagonista di turno. Esistono molti altri nuclei narrativi tipici del genere, come la lotta contro i nativi americani, il rapporto con la natura selvaggia, l’introduzione della tecnologia moderna. L’autore e sceneggiatore Frank Gruber ha individuato sette trame ricorrenti nelle storie di genere western, tra queste troviamo storie di cavalleria e indiani, storie di sceriffi e storie di fuorilegge.
Il catalogo di Amazon Prime Video è pieno di storie bellissime di amicizia, valore e vendetta, ideali da recuperare se siete amanti dei film western.
1) Balla coi lupi (1990)
Ambientato nel 1863, durante la Guerra di secessione, Balla coi lupi è uno dei migliori film Prime Video western disponibili sulla piattaforma.
Tratto dall’omonimo romanzo di Michael Blake e vincitore di ben sette premi Oscar, il film racconta una storia avvincente in grado di mescolare in maniera equilibrata avventura, dramma e fatti storici. Il tenente John Dunbar (interpretato da Kevin Costner, che ha anche diretto il film) è un eroe di guerra che, dopo aver aiutato l’esercito unionista a vincere un’importante battaglia, viene inviato a Fort Sedqwick, un avamposto isolato e sperduto in mezzo alla prateria. Dimenticato da tutti, il tenente Dunbar stringe dopo poco tempo un legame profondo con un lupo dalle zampe bianche e con una comunità di nativi americani, imparando a comprenderne la cultura e a integrarsi ai loro usi e costumi. Dunbar inizia così a guardare il mondo con occhi nuovi e più aperti nei confronti del diverso, complice l’amore per la bella Alzata con Pugno. L’esplorazione di tematiche importanti, una colonna sonora indimenticabile e le emozionanti interpretazioni dei suoi attori hanno contribuito a rendere Balla coi lupi con un classico senza tempo in cui la bellezza della natura incontaminata del Nebraska costituisce la location perfetta per questa favola western.
2) C’era una volta il West (1968)
L’indiscusso capolavoro western porta la firma italiana. Negli anni Sessanta e Settanta, in Italia il genere western cominciò a prendere piede al cinema dando vita a un filone noto come spaghetti-western e che trova il suo più illustre rappresentate nel maestro Sergio Leone. Nato proprio da un’idea di Sergio Leone, insieme a Bernardo Bertolucci e Dario Argento, C’era una volta il West è un’epica storia di onore e tradimento in un Far West che sta ormai lasciando spazio al progresso. Il tempo dei cowboy è giunto al capolinea, mentre la storia fa il suo corso e la costruzione della ferrovia rappresenta simbolicamente l’inizio di una nuova epoca. In questo mondo sempre più mutevole si muovono tre uomini molto diversi tra loro ma uniti dall’attaccamento per un passato che pian piano scompare all’orizzonte. Charles Bronson, Henry Fonda, Jason Robards vestono i panni di Armonica, Frank e Cheyenne, tre personaggi dalla morale e dall’etica discutibile legati l’uno all’altro dal denaro e dalla vendetta.
Tradimenti e ricatti arricchiscono la trama mentre il talento registico di Sergio Leone si mostra in tutto il suo splendore tra lunghe sequenze silenziose e primi piani eccelsi. Non c’è posto per il bene o il male nella calda frontiera americana dove l’unica vera legge è quella del più forte e per sopravvivere bisogna essere veloci a estrarre la pistola.
3) Per un pugno di dollari (1964)
Il primo capitolo della cosiddetta “trilogia del dollaro”, firmata da Sergio Leone. Clint Eastwood è il nostro pistolero venuto da lontano e conosciuto solo con l’appellativo di “Il Monco”, che giunge in una piccola cittadina di frontiera per sconquassarne gli equilibri. A San Miguel, in Messico, infatti, due famiglie rivali sono in lotta tra loro per assicurarsi il controllo della vendita di alcolici. Il Monco, uomo scaltro e astuto, si rende conto di poter far leva sul malessere della cittadina per volgerlo a proprio vantaggio. Così, giorno dopo giorno San Miguel precipita nel caos mentre il Monco ne esce sempre più vincitore. Un personaggio decisamente negativo che si discosta dal tipico eroe di frontiera tutto onore e legge. Il Monco agisce solo per se stesso e i suoi interessi e per raggiungerli è disposto a utilizzare qualunque mezzo necessario. Un’icona degli spaghetti western reso ancora più vivido da alcuni elementi visivi memorabili come il cappello indossato da Eastwood e il suo fischio distintivo. Sergio Leone rompe le regole del genere, approfondendo ancora di più la sua visione cruda e violenta del west anche nei due successivi capitoli della trilogia.
4) Non è un paese per vecchi (2007)
La cinematografia dei fratelli Coen è piena di titoli memorabili e vari che dimostrano lo straordinario talento di due fratelli, in grado di spaziare tra i generi più disparati. Ma se c’è un genere che, più di tutti, è sempre risultato caro ai Coen, quello è proprio il western. Da Il Grinta a La ballata di Buster Scruggs passando, ovviamente, per quello che forse può essere considerato il capolavoro della loro cinematografia: Non è un paese per vecchi.
Un’ interpretazione personalissima del filone è quella che caratterizza la pellicola del 2007, premiata agli Oscar come miglior film dell’anno e non solo. Spietato, violento e crudo, Non è un paese per vecchi ci immerge in un west cupo in cui la modernità si fa spazio tra sangue e pallottole mentre il passato non può che chinare il capo succube. Ogni personaggio è un immaginario a sé. Troviamo infatti Llewelyn Moss (Josh Brolin), reduce della guerra in Vietnam che vorrebbe dare una svolta alla propria vita ma si ritrova invischiato in una caccia tra gatto e topo. C’è poi l’implacabile killer Chigurh (Javier Bardem), psicopatico per eccellenza e mano della morte in persona. Infine, abbiamo lo sceriffo Ed Tom Bell (Tommy Lee Jones), ultimo dei cowboy e uomo d’onore per il quale non c’è più posto nel freddo mondo contemporaneo.
5) Il buono, il brutto, il cattivo (1966)
Dopo la parentesi dei Coen torniamo a parlare di un altro spaghetti-western. Questa volta si tratta del terzo capitolo della trilogia menzionata due punti fa, diretta, come dicevamo, da Sergio Leone. Il buono, il brutto, il cattivo è uno di quei film così storici e conosciuti che, anche se non l’avete mai visto, ne avrete certamente sentito parlare. Protagonisti titolari del film sono Clint Eastwood (il Buono), Lee Van Cleef (il Brutto) e Eli Wallach (il Cattivo), i cui personaggi sono tutti alla ricerca di un misterioso tesoro nascosto in una tomba. Ognuno di loro è estremamente furbo, capace e inarrestabile, spinto da motivi totalmente egoistici in questa disperata caccia all’oro. Nel loro viaggio incontreranno diversi altri personaggi singolari che, quasi come in una fiaba, interpreteranno gli aiutanti o gli antagonisti. L’ultimo atto del film è quello più conosciuto, con i tre pistoleri giunti finalmente a destinazione ma bloccati in una posizione di stallo. L’indimenticabile stallo alla messicana di Leone, appunto. Così come nel primo capitolo, anche in questo caso, i protagonisti si muovono in una zona costante di grigio, in cui l’unica legge che abbia davvero importanza è quella del più forte.
6) Hostiles (2018)
1892, un veterano dell’esercito americano (Christian Bale) è incaricato di scortare un capo indiano in fin di vita (Wes Studi) insieme alla sua famiglia dal campo militare in cui si trovano alla loro tribù in Montana. Il viaggio, tuttavia, non è dei più semplici dato che implica attraversare un deserto inospitale e pieno zeppo di pericoli. Lungo la strada, l’ufficiale prenderà con sé una giovane donna (Rosamund Pike) rimasta vedova dopo l’attaco da parte di alcuni nativi Comanche. Diretto da Scott Cooper, Hostiles è una pellicola profonda, complessa e che si disvela strato dopo strato, proprio come i suoi personaggi. Non potrebbe esistere, infatti, un trio di persone più diverse tra loro ma, allo stesso tempo, accomunati da cicatrici dell’anima che li avvicinano. Chiusi nei loro dubbi, pregiudizi e paure, Blocker, Yellow Hawk avranno numerosi momenti di scontro lungo la via riuscendo infine a comprendersi e a scoprirsi più simili di quanto avrebbero pensato. Gli interpreti ci regalano una performance indimenticabile riuscendo a trasmetterci le diverse e complicate sfaccettature del loro carattere e delle loro intenzioni.
Hostiles è un film western molto maturo che riesce a esplorare tematiche quali il razzismo con estrema sensibilità. Di certo è una delle pellicole più peculiari presenti in questa lista e che avrete il piacere di vedere su Prime Video.
7) Lo chiamavano Trinità (1971)
Pensavate veramente che non avremmo inserito questo classico italiano potendolo fare? Questo punto è dedicato a chi, a casa dei nonni trovava la tv accesa su Rete 4, allora si sedeva a tavola con un bel bicchierone di latte e pan briosche e Nutella e passava il pomeriggio a guardare Bud Spencer e Terrence Hill che tiravano cazzotti e sberle. Ora, i ricordi della nostra infanzia hanno trovato una nuova casa su Prime Video. E infatti presente nel catalogo Lo chiamavano Trinità, film del 1970 che seguiva le disavventure di due fratelli vagabondi senza un soldo in tasca ma dal cuore d’oro. Il primo, Trinity, è un pistolero affascinante, il secondo, Bambino, è un omone esperto in truffe. Insieme formano un duo singolare e irresistibile che prende a cuore le sorti di una cittadina sfruttata fino all’osso dall’avidità di un proprietario terriero della zona. Il western si mescola così alla comicità dando vita a una commistione di sensazione senza tempo.
8) The Hateful Eight
Concludiamo questa ricca lista con un’altra opera capitale per il filone cinematografico nonché una delle opere migliori del regista Quentin Tarantino. The Hateful Eight è l’omaggio sincero ed emozionate del regista americano nei confronti del genere dal quale si è sempre detto fortemente ispirato. La storia, ambientata nelle fredde montagne innevate del Wyoming, dopo la fine della guerra di secessione, vede un gruppo di individui apparentemente sconosciuti tra loro cercare rifugio durante una tormenta di neve. Tra loro spiccano i cacciatori di taglie John “Il Falco” Ruth (Kurt Russell) e Major Marquis Warren (Samuel L.Jackson) che trasportano la fuorilegge Daisy Domergue (Jennifer Jason Leigh) con l’intento di consegnarla alla giustizia. Nella baita, però, sono tanti i personaggi singolari che si aggiungono alla storia. Lo stile unico di Tarantino unito ai rimandi e omaggi ai classici western, hanno contribuito a rendere The Hateful Eight una pellicola straordinaria. Battute brillanti, personaggi affascinanti, colpi di scena, sangue e violenza ma anche tematiche importanti come razzismo e giustizia.