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9 thriller psicologici che piacciono a tutti ma che trovo sopravvalutati

Film sopravvalutati
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Vi ricordate il meraviglioso plot twist in The Others? L’eterna ricerca delle chiavi in Scappa- Get Out? O ancora: il passo strascicato ne I Soliti Sospetti, il paziente numero 7 in Shutter Island, la scena della scatola in Seven? I film thriller fanno proprio questo: ci sconvolgono, ci tolgono la terra sotto i piedi e ci ribaltano completamente. Se ben fatti, giocano con la nostra mente e ci portano lungo una strada per poi farci capire, alla fine della visione, che avevamo sempre guardato dalla parte sbagliata. Purtroppo ce ne sono davvero tanti, di prodotti, che hanno avuto un enorme successo pur essendo, in fondo, non così eccellenti. Vediamo quindi 9 thriller psicologici che piacciono a tutti ma che trovo sopravvalutati; film che, come il proverbiale Keyser Söze, “zoppicano”.

1) Madre! – Il primo tra i film sopravvalutati

Film sopravvalutati
Madre! (640×360)

Madre!, film del 2017 diretto da Darren Aronofsky, aveva tutte le carte in regola per essere un grande prodotto: un cast di tutto rispetto (stiamo parlando di Javier Bardem, per dirne una), un regista “quasi” da Oscar e una metafora inquietante e grottesca alla base del racconto. Una casa isolata, una coppia apparentemente in sintonia e un ospite inaspettato: questi sono gli ingredienti che dovrebbero dare vita ad una grande opera psicologica che, purtroppo, si rivela essere molto meno di quanto appare. Perché, contrariamente a quanto vorrebbe, Madre! cade nel tentativo di essere innovativo e si rivela una pellicola pretenziosa e inconcludente. E come succede a troppi film, si perde nella sua stessa narrazione. Aronofsky ci prova davvero, con Madre!, a riportare in scena una storia sulla scia de Il Cigno Nero; altro film che, come vedremo più avanti, è tutto fumo e niente arrosto. Quando si parla di film sopravvalutati…

2) Ultima notte a Soho, il secondo tra i film sopravvalutati di questa lista

Film sopravvalutati
Ultima notte a Soho (640×360)

Di Ultima notte a Soho se n’è parlato e riparlato. Pubblicizzato al massimo sui social network, questo film del 2021 a tinte fosche ambientato nel suggestivo quartiere di Londra vorrebbe giocare con la mente dello spettatore. Il risultato, ahimè, è una lunga e noiosa successione di eventi, apparentemente slegati l’uno dall’altro, all’interno dei quali chi guarda fa fatica a capire il senso. Com’era prevedibile, Anya Taylor-Joy e Matt Smith hanno una chimica esplosiva e fanno un ottimo lavoro con il poco che hanno. Ma, sempre sulla scia de Il Cigno Nero, non basta un grande attore a fare un grande film, e Ultima notte a Soho si rivela in breve per quello che è veramente: uno dei film più sopravvalutati degli ultimi anni. Sempre meglio di Madre!, questo è sicuro.

3) Animali Notturni

Film sopravvalutati
Animali Notturni (640×360)

Animali Notturni è a tutti gli effetti un rimpianto a cielo aperto. Basato sul romanzo di Austin Wright “Tony & Susan”, Animali Notturni poteva essere un vero capolavoro: una donna riceve inaspettatamente dall’ex marito scrittore il manoscritto del suo ultimo romanzo, dedicato a lei. Il libro, intitolato appunto “Animali Notturni“, narra di una storia inquietante e terribile allo stesso tempo, e la protagonista si ritrova sempre di più invischiata all’interno della narrazione, senza più riuscire a distinguere la realtà dalla scrittura. Il film di Tom Ford (grazie anche alla straordinaria interpretazione di Amy Adams e Jake Gyllenhaal), non è sicuramente un prodotto mediocre in sé e per sé, ma decisamente sopravvalutato se paragonato al romanzo da cui prende inspirazione. Potete trovare Animali Notturni su Amazon Prime Video, piattaforma piena di film thriller decisamente più riusciti.

4) Il cigno nero

Film sopravvalutati
Il cigno nero (640×360)

Arriviamo finalmente a parlare de Il Cigno Nero, film del 2010 che ha definitivamente consacrato Natalie Portman come una delle migliori attrici degli anni Duemila. Sulla scia di Animali Notturni, Il Cigno Nero ci trasporta nel mondo della danza classica newyorkese e imbastisce una narrazione perversa, spaventosa e tutto sommato ben riuscita. Perché il problema della pellicola di Darren Aronofsky non è il cosa, ma il come: avente dalla sua parte un’attrice protagonista sublime e una storia originale e coinvolgente, Il Cigno Nero scivola nel tentativo di tenere lo spettatore incollato allo schermo e non riesce ad utilizzare al meglio l’enorme potenzialità data. In poche parole, chi guarda si ritrova a scavare sempre più a fondo per rendersi conto, alla fine, che sotto i fronzoli si nasconde ben poco. Davvero un gran peccato, soprattutto se si pensa che di thriller drammatici come Il Cigno Nero ce ne sono davvero pochi. Film troppo osannato e decisamente sovrastimato.

5) Hush – il terrore del silenzio

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Hush (640×314)

Hush, film thriller a tinte horror del 2010 diretto da Mike Flanagan (il creatore di The Haunting, una delle migliori serie horror degli ultimi anni), partiva con un buon pretesto di trama: una scrittrice sorda, che vive in una casa isolata in mezzo ai boschi, si ritrova a dover combattere contro uno psicopatico che tenta di ucciderla. L’utilizzo della sordità come strumento per provocare ansia e terrore è ciò che ha resa Hush un buon prodotto, sicuramente diverso dalla maggior parte dei thriller degli ultimi anni: l’assenza di rumore, la confusione della protagonista che si mischia a quella degli spettatori e i pretesti di trama innovativi sono tutti punti a favore di un film che poteva essere un gigantesco flop. Il problema? Ponendo il focus del film sulla tecnica sonora (o meglio sulla sua assenza), il film finisce per basarsi solo su quello e può risultare noioso, lento e quasi prevedibile. Qualcuno ha detto film sopravvalutati?

6) Gone Girl – l’amore bugiardo

Gone Girl (640×360)

Sembra che tutti abbiano visto Gone Girl. Tutti conoscono la travagliata storia matrimoniale di Amy e Nick e, incredibile a dirsi, sembra che la maggior parte degli spettatori abbia apprezzato il film del 2014 di David Fincher. Dal regista di grandi film come Fight Club o Zodiac non potevamo aspettarci un film di basso livello, e così è: Gone Girl è un buona pellicola fin troppo sopravvalutata che, per qualche motivo a me oscuro, è stata innalzata a capolavoro. Come la caccia al tesoro che funge da filo conduttore del film, noi spettatori ci ritroviamo a dover raccogliere i pezzi di una storia che, pur partendo da una premessa interessante, non appassiona. E’ difficile empatizzare con i personaggi, che appaiono uno più insopportabile dell’altro, e con le loro azioni, sconclusionate e fini a se stesse. Gone Girl prova a presentarsi come un bel quadro ad olio e si rivela un disegno fatto da un bambino e lasciato incompiuto. Uno tra i film più sopravvalutati.

7) Regali da uno sconosciuto

The Gift (640×360)

Regali da uno sconosciuto è uno di quei film da guardare quando non si ha altro da fare, perché non dà, e non lascia, assolutamente nulla. Diretto da Joel Edgerton al suo debutto alla regia (che qui recita anche da protagonista) il film ci racconta la storia di Simon e Robyn, coppia apparentemente perfetta la cui vita viene sconvolta dall’incontro con Gordon, un vecchio compagno di scuola di Simon che sembra nascondere qualcosa. Regali da uno sconosciuto gioca bene con la suspense e ci regala un film leggero, divertente e senza troppe pretese, con l’unica grossa pecca di essere insopportabilmente trash. Eppure è piaciuto, forse fin troppo. Stephen King l’ha addirittura lodato, definendolo un “gioiello”. Sei proprio sicuro, Stephen?

8) Escape Room

Escape Room (640×338)

Cinque sconosciuti vengono scelti per partecipare ad un gioco. Diecimila dollari per il fortunato vincitore dell’escape room, esperienza interattiva diventata sempre più famosa negli ultimi anni all’interno della quale, per uscire da una stanza, bisogna risolvere una serie di enigmi. E tutto sommato Escape Room, film del 2019, per quanto riguarda gli enigmi funziona molto bene: lo spettatore si deve lambiccare il cervello per capire dove voglia andare a parare il film. Badate bene: Escape Room non è un film da buttare. E’ un prodotto intrigante, che appassiona e sicuramente ben costruito (le scenografie, in particolare, sono il fiore all’occhiello del prodotto), ma non dà niente di più. Quello che dovrebbe essere un film perfetto per una leggera serata con gli amici è stato presentato all’uscita come “il thriller più al cardiopalma degli ultimi anni”, quando di thriller non ha proprio nulla. Inutile dire che la componente psicologica non è nemmeno analizzata.

9) Buried – Sepolto , l’ultimo tra i film sopravvalutati di questa lista

Buried (640×384)

Ci speravo, in Buried; ci speravo davvero troppo. In realtà, la pellicola spagnola del 2010 ha diversi lati positivi: girato totalmente all’interno di una cassa di legno (è facilmente intuibile dal titolo di cosa tratti il film) con un unico protagonista, Ryan Reynolds (che qui fa anche un’ottima figura), Buried è un thriller psicologico a tutti gli effetti, che incolla lo spettatore allo schermo e non lo lascia respirare nemmeno per un secondo. Dopotutto, essere sepolti vivi è uno degli orrori più grandi che un uomo può sperimentare, e il film veicola molto bene quella sensazione di terrore, soffocamento e claustrofobia. Nonostante il film vanti uno dei finali più sconvolgenti in un thriller degli ultimi anni, non è adatto a tutti e rischia di essere ripetitivo, ambientato com’è in un unico luogo.

Buried, come tutti i film presenti in questa classifica, non è male ma non è sicuramente un capolavoro. Nè carne né pesce, né bianco né nero. Un grigio a metà.

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