Ci sono alcuni film che fanno parte della vita di tutti noi perché inevitabilmente associati a a determinati periodi stagionali, il che sembra molto buffo da leggere ma se ci riflettete attentamente vi renderete conto che è impossibile, per esempio, non pensare al Natale senza pensare pure a film come Mamma ho perso l’aereo o a Una poltrona per due. Vero? E il discorso non riguarda solo i film di Natale più iconici ma anche quelli estivi che hanno il sapore di salsedine o quelli che odorano di primavera o che portano i colori dell’autunno. Ci sono delle pellicole che visualizziamo nella nostre mente legati a una o all’altra stagione ed è anche questo che ha contribuito alla loro unicità. In questo articolo abbiamo deciso di selezionar dunque 8 film stagionali ma siamo curiosi di sapere quali, secondo voi, sarebbero dovuti rientrare nella lista. Cosa vi riporta alla mente i primi raggi di Aprile? Il sole cocente di Luglio? E magari un film di San Valentino?
Ecco i nostri film “stagionali” che sono entrati, a pieno diritto, nell’imagginario iconico del cinema.
1) Mamma ho perso l’aereo
Iniziamo con il botto questa carrellata di film stagionali!
Probabilmente è il cult di Natale per eccellenza, il film che tutti nella vita hanno visto almeno una volta durante le festività. Scritto da John Hughes e diretto da Chris Columbus – colui per intenderci che ha portato per primo sullo schermo Harry Potter – Mamma ho perso l’aereo è quel film che davvero non avrebbe bisogno di presentazioni.
Per quelli di voi che magari non conoscessero la trama, la storia ruota attorno al piccolo Kevin McCallister che, per una freudiana dimenticanza della madre, viene lasciato solo a casa durante le vacanze di Natale. Nel frattempo, proprio la casa nella quale abita Kevin è stata presa di mira da una coppia di ladri sfigati convinti di poter aver la meglio sul ragazzino. Tra stratagemmi, trappole e battute senza tempo, Mamma ho perso l’aereo è il tormento e piacere di ogni Natale, il film che, puntuale come un orologio svizzero, non può non farci compagnia durante le feste.
2) Il Diario di Bridget Jones
Nel panorama delle commedie romantiche, Il Diario di Bridget Jones si trova sicuramente in cima. Liberamente adattata dal libro Orgoglio e Pregiudizio, la storia vede protagonista una donna inglese sui trent’anni, sovrappeso, con un’inclinazione per le sigarette e l’alcol e innamorata persa del suo capo, il donnaiolo Daniel Cleaver. Alla solita cena di Capodanno organizzata dalla madre, Bridget fa la conoscenza di Mark Darcy (non a caso interpretato dal Darcy per eccellenza, ovvero Colin Firth) che la spinge a scrivere un diario e dare una svolta alla propria vita.
Ripercorrendo tutti i tipici cliché delle rom-com, con un tocco di british che non guasta mai, Il Diario di Bridget Jones è il classico film delle feste da associare inevitabilmente all’anno nuovo e ai buoni propositi del caso. La stessa Bridget, infatti, per quanto ce la metta tutta a cambiare, finisce per indugiare sempre negli stessi vizi: siano questi un calice di vino di troppo o un traditore incallito. Alla fine tutto è bene quel che finisce bene e la povera Bridget diventerà simbolo universale della protagonista per antonomasia di ogni singola commedia romantica che sia venuta dopo.
3) Marie Antoinette
Pennellate pastello, macarons e tantissimi fiori. Questa è la primavera secondo Sofia Coppola che prende vita in Marie Antoinette. Il film del 2006, che ha vinto un premio Oscar per i costumi, segue la vita a corte di Maria Antonietta (Kristen Dunst) dal suo arrivo in Francia nella primavera del 1770 fino allo scoppio della Rivoluzione francese nel 1789.
Nonostante i numerosi errori storici e una critica non del tutto unanime, la pellicola ha riscosso un enorme successo negli anni sia per la rilettura in chiave pop della monarca sia per l’estetica brillante e superba che ha reso il film un piccolo cult. L’eredità di Marie Antoinette si percepisce in show come Euphoria, The Great ma anche in altri film in cui il lato prettamente estetico riflette i turbamenti e la psiche dei suoi protagonisti.
4) Notting Hill
Lui è un libraio inglese, lei una star di Hollywood, la cornice è il quartiere londinese di Notting Hill. Questa commedia romantica del 1999 con protagonisti Julia Roberts e Hugh Grant è un dolce inno all’amore e alla spinta a essere sempre noi stessi con le persone che ci vogliono bene davvero. Come la primavera, anche l’amore tra William e Anna sboccia lentamente. Tra gli scaffali pieni di libri e il giardino in cui si scambiano un bacio, i due innamorati imparano a lasciar cadere i muri e a fidarsi l’uno dell’altra.
Nella più classica tradizione delle commedie romantiche, anche Notting Hill è una favola a occhi aperti in cui eventi e situazioni irrealistiche vengono accolte con un sorriso bonario. L’idea del film venne allo sceneggiatore Richard Curtis durante una delle sue tante notti insonni, come lui stesso ha raccontato. Un film che sembra davvero uscir fuori da un quadro di Monet e che con delicatezza non può che ricordarci un Aprile spensierato e pieno di promesse.
5) Call Me By Your Name
Tra i film stagionali che sono entrati nell’immaginario collettivo, Call Me by Your Name è tra i più recenti.
Il frinire dei grilli, le corse in bicicletta e le pesche, quelle maledettissime pesche. Ambientato a Crema , il terzo capitolo della “trilogia del desiderio” di Luca Guadagnino trova la sua ragion d’essere nel risveglio sessuale ed emotivo di un giovane ragazzo franco-americano. Elio Perlman (Timothée Chalamet) si appresta a trascorrere le vacanze estive con la sua famiglia in Italia, dove, come ogni anno, vengono raggiunti da uno studente straniero che suo padre, docente di archeologia, ospita personalmente.
L’estate del 1983 diventa allora teatro del pulsante, irrazionale e timido amore che il diciassettenne Elio inizia man mano a coltivare nei confronti dell’affascinante Oliver, studente americano di ventiquattro anni che asseconda l’affetto di Elio e lo ricambia. La fine dell’estate coincide con la fine dell’adolescenza per Elio che, nel modo forse più brusco possibile, entra nel mondo degli adulti.
6) Mamma Mia!
Cosa c’è più iconico da vedere in pieno agosto di Mamma Mia!? Il film estivo in cui le canzoni degli ABBA la fanno da padroni assoluti mentre un cast stellare balla e festeggia sotto un sole greco. Sophie (Amanda Seyfried) sta per sposarsi con il fidanzato Sky (Dominic Cooper) sulla piccola isola greca di Kalokairi in Grecia dove gestisce un hotel insieme alla madre. Sophie, però, non ha mai conosciuto il proprio padre e decide così di invitare i tre possibili candidati all’insaputa di Donna. Sull’isola arrivano i tre uomini (Pierce Brosnan, Colin Firth e Stellan Skarsgård), ognuno convinto di essere il padre di Sophie.
Basato sull’omonimo musical di Catherine Johnson, Mamma Mia! è presto diventato un ìo dei film estivi più iconici. Un tripudio di canzoni, balli e colorato divertimento in cui Meryl Streep brilla nei panni di un personaggio completamente diverso rispetto al solito. Impossibile non sentirsi trasportati su quelle spiagge greche, magari sorseggiando un cocktail in spiaggia o cantando a squarciagola al karaoke.
7) Halloween – La notte delle streghe
Era il 1978 quando uscì al cinema Halloween di John Carpenter, in cui una giovanissima Jamie Lee Curtis dava ufficialmente un significato al titolo di final girl (anche se esisteva già un precedente storico nel cinema horror). Nella notte di Halloween, il serial killer Michael Meyers riesce a evadere di prigione e seminare panico e morte nella sua tranquilla cittadina natale, dove già da bambino aveva sterminato la propria famiglia.
Halloween inaugurava la cosiddetta golden age degli slasher movie, ovvero quel sottogenere horror in cui abbiamo il serial killer di turno (da Freddy Krueger a Jason Voorhees) e la final girl che deve fermarlo. Inoltre, forse non tutti sanno che la maschera di Michael Meyers è in realtà la maschera del capitano Kirk di Star Trek.
Non solo Halloween ha assunto un valore tutto nuovo ma anche tra i film stagionali, la pellicola di Carpenter è certamente quella forse ridondante.
8) The Royal Tenenbaum
Un altro regista che ha fatto dell’estetica il suo cavallo di battaglia è certamente Wes Anderson. Tra tutti i celebri film che il cineasta ci ha donato nel corso degli anni, uno dei più iconici e memorabili rimane sempre The Royal Tenenbaum in cui gli attori meticci di Wes Anderson tratteggiano il quadro di una famiglia disfunzionale e sui generis.
I rapporti tra i membri della famiglia sono tutti disfunzionali, colpa di un padre assente a cui spetta il compito ultimo di mettere a posto le cose. Ogni singolo personaggio sembra una caricatura fumettistica di un tratto umano: dall’ipocondriaco Chas alla depressa Margot. Un film, che nei colori e nel tono, sa profondamente di autunno. Sarà forse per quell’immagine familiare che riporta alla mente il Ringraziamento o forse la palette di arancioni e marroni.