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I 5 migliori film tratti dai romanzi di Stephen King

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Maestro indiscusso del genere horror, la grandissima varietà di trame ha permesso a Stephen King di essere un autore molto apprezzato anche al cinema, infatti sono numerosi i film adattati dai suoi romanzi e racconti. Le sue opere sono piccoli capolavori che combinano tematiche e motivi tipici della letteratura dell’orrore a una grande attenzione per i sentimenti umani. I personaggi di King risultano sempre ben approfonditi, delineati fin nei minimi particolari. I “mostri” sono anch’essi accurati e con alcuni riusciamo perfino a entrare in empatia, come nel caso del Jack Torrance in The Shining.

In questo articolo abbiamo scelto quelli che, secondo noi, sono i migliori film adattatati dai romanzi di Stephen King. Alcuni siamo sicuri che vi sorprenderanno.

1) IT

film Stephen King

Il mostro per eccellenza creato da Stephen King, anche chi non ha mai letto un suo libro o visto un suo adattamento sa perfettamente chi sia Pennywise il Clown Ballerino. Nascosto sotto il letto, più precisamente giù nelle fogne di Derry, IT aspetta che un pasto prelibato gli capiti fra i lunghi artigli. I due film di Andy Muschietti riprendono gli accadimenti principali del romanzo, soffermandosi molto di più sull’aspetto grottesco e da incubo di IT più di quanto non avesse fatto la miniserie con protagonista Tim Curry.

Questa seconda volta, Pennywise è interpretato da un demoniaco Bill Skarsgård che in pochi minuti riesce a entrare nei nostri peggiori incubi.

Diversamente da Tim Curry, l’attore svedese (non nuovo all’universo di Stephen King) accentua molto di più la natura sovrannaturale di Pennywise, mettendo da parte quell’umorismo che aveva contraddistinto il primo interprete del Clown Danzante. Anche la storia dei “perdenti”, ovvero Bill, Beverly, Mike, Stan, Richie, Ben ed Eddy viene raccontata ponendo attenzione ad aspetti diversi rispetto al primo adattamento. Il rapporto tra i sette viene esplorato più approfonditamente solo nel secondo capitolo, mentre il primo si focalizza sulla trama generale a discapito spesso di una narrazione più sentita ed emotiva.

Anche se la miniserie del 1993 conserva un fascino difficile da imitare, il più recente film rimane uno dei migliori tratti dalle opere di Stephen King.

2) Shining

the shining

Forse uno degli adattamenti cinematografici più noti delle opere di Stephen King, ma anche uno dei più controversi. Il film di Stanley Kubrick, con protagonista un iconico Jack Nicholson, non piacque per niente all’autore. Troppe le differenze nella trama e nella caratterizzazione dei personaggi. Il personaggio di Wendy, per esempio, è di gran lunga diverso dalla bionda e determinata protagonista del libro, trasformata qui in una donna piuttosto pavida e inerme. Anche la trama è molto diversa dall’opera originale.

L’amico immaginario di Danny, i problemi d’alcolismo di Jack, sono solo alcuni degli argomenti analizzati solo superficialmente da Kubrick.

I Torrance sono una tipica famiglia americana, con alcuni scheletri nell’armadio. Innanzitutto, Jack Torrance vive una lotta interiore contro l’alcolismo e i problemi di rabbia. Rabbia che l’ha portato a fare male fisico al figlio Danny già prima degli eventi dell’Overlook Hotel. L’aura malsana dell’hotel e i fantasmi che vi si nascondono all’interno non fanno che alimentare il “male” di Jack, fino alle tragiche conseguenze.

Per quanto radicalmente diverso rispetto al romanzo di origine, Shining rimane uno dei film più amati e famosi tratti dalle opere del re del brivido.

3) Le ali della libertà

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Una signora una volta chiese a Stephen King come mai non scrivesse qualcosa che non facesse paura, magari simile a quel film “Le ali della libertà”. L’autore rispose che in verità quello lo aveva scritto proprio lui.

Questo perché, nella maggior parte dei casi, si associa il nome di Stephen King alla letteratura horror dimenticando la capacità dell’autore di spaziare tra diversi generi letterari: giallo, drama, fantascienza. Le ali della libertà è uno dei casi più eclatanti: il suo adattamento cinematografico è davvero uno dei migliori tratti dalle opere del “re del Brivido”.

Tim Robbins e Morgan Freeeman recitano nella pellicola del 1994, diretta da Frank Darabont, dove interpretano rispettivamente i ruoli di Andy Dufresne ed Ellis Boyd ‘Red’ Redding. Il primo è stato condannato per l’assassino della moglie e dell’amante di lei, anche se lui continua a dichiararsi innocente, il secondo, invece, sta scontando la sua condanna da decenni ma ormai gli anni a Shawshank lo hanno cambiato e ingentilito. Tra i due inizia una solida amicizia mentre Andy, grazie alle sue conoscenze finanziarie, riesce a procurarsi i favori dei carcerieri e del direttore stesso.

Le ali della libertà è una storia commovente che parla di amicizia, di ingiustizia e di riscatto. Un racconto sulle seconde possibilità e sulla perseveranza necessaria per tentare di raggiungerle.

4) Il Miglio Verde

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L’ulteriore prova che Stephen King sia un profondo conoscitore dei sentimenti umani la si ha con Il Miglio Verde. Non solo horror ma anche tanta umanità per un romanzo a puntate, poi adattato in film, che ruota attorno ai temi del razzismo, del diverso, dell’amore e del perdono. La storia vede protagonista l’ex guardia carceraria Paul Edgecombe, ormai anziano, che decide di raccontare di quell’anno ormai lontano in cui conobbe John Coffey. Paul lavorava nel braccio della morte noto come Miglio Verde, per il colore caratteristico delle pareti che portavano alla sedia elettrica. Forse un ultimo simbolo di speranza prima della morte.

La vita di Paul cambia per sempre quando arriva in prigione John Coffey, un omone afroamericano immenso e innocuo, accusato dell’omicidio e stupro di due bambine.

Il brutale assassinio di cui sarebbe colpevole mal si addice al carattere innocente che Coffey presenta sin da subito. E più le cose andranno avanti, più Paul si convincerà dell’innocenza del prigioniero oltre che delle sue qualità uniche. Un racconto sul Bene e sul Male, su come quest’ultimo possa celarsi in bella vista mentre l’altro viene perseguitato per colpe che non ha commesso. Il Miglio Verde è una storia profonda e l’adattamento con Tom Hanks e Michael Clarke Duncan rende giustizia all’opera di King.

5) Secret Window

In quanto scrittore lui stesso, Stephen King ha sempre avuto una vera e propria ossessione per la categoria, spesso protagonista delle sue storie. Da 1408 a Misery, passando per La storia di Lisey e fino al racconto Finestra segreta, giardino segreto. Il film del 2004 con Johnny Depp nei panni dello scrittore in crisi Mort Rainey rimane abbastanza fedele al racconto originale, prendendosi giusto delle piccole libertà per amor di adattamento. Isolatosi in una casa vicino al lago, Mort Rainey tenta di ritrovare la voglia di scrivere e di non pensare al tradimento della moglie.

Mentre si trova lontano dal resto del mondo, lo scrittore riceve la visita inaspettata di uno strano individuo che lo accusa di plagio.

Tale John Shooter si dimostra parecchio insistente sostenendo che una delle opere dello scrittore in crisi sia presa direttamente da un suo lavoro. Il losco figuro comincia a tormentare Mort, sempre più insicuro e depresso, minacciandolo verbalmente e fisicamente. Il finale è tutto da scoprire.

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