3) Punisher – Zona di guerra
Punisher – Zona di guerra è un film del 2008, basato sull’omonimo personaggio dei fumetti della Marvel Comics e diretto da Lexi Alexander. Il compianto Ray Stevenson è il protagonista di questo revival sull’antieroe della Marvel, precedentemente interpretato da Dolph Lundgren nel 1989 e da Thomas Jane nel 2004. Punisher – Zona di guerra, a differenza dei precedenti, è un reboot totale della saga e non ha alcuna continuità con la storia originale. L’idea iniziale era quella di dar vita a una nuova serie di film, ma il flop ottenuto al botteghino fece accantonare definitivamente il progetto. Il problema principale di questo film è dato dal fatto che gli autori hanno voluto dare maggiore importanza alla messinscena, nonostante il budget ridotto. Così facendo hanno tralasciato lo sviluppo dei personaggi, che sarebbe dovuto essere l’aspetto su cui puntare di più in ottica futura.
4) Capitan Zoom – Accademia per supereroi
Noto più comunemente come Zoom, il film è costato a Tim Allen una nomination come peggior attore ai Razzie Awards. La trama racconta le vicende di Capitan Zoom, supereroe fallito che tenta di insegnare a un gruppo di aspiranti eroi meta-umani i trucchi del mestiere. Il budget a disposizione era di 75 milioni di dollari, cifra alta ma comunque irrisoria se confrontata ai restanti film sui supereroi. Mentre il guadagno complessivo è stato di appena 12 milioni. Secondo molti si tratta di un’occasione mancata, perché lo script del film aveva il potenziale per essere un nuovo X-Men per i giovanissimi. La maggior parte dei problemi riguardano scelte registiche e scenografiche: Zoom sembra un film degli anni Novanta. Nonostante la nomination ai Razzie, dovuta più che altro all’insuccesso complessivo, è proprio Allen una delle poche cose da salvare di questo film.