In più di un articolo abbiamo parlato della nuova ondata di film e serie tv tratte da videogame che, negli ultimi tempi, sta spopolando sia al cinema che nelle serie tv. Soprattutto dopo il notevole successo di produzioni come The Last of Us (ecco il primo teaser ufficiale della stagione 2) o Fallout, la “febbre” da videogiochi si è riaccesa più ardente che mai. Per molti considerato come un intrattenimento di serie B, il videogame ha una storia tanto longeva quanto dignitosa alla pari sia dei cugini cinema che televisione. Caratterizzato da elementi unici, da modalità specifiche e da un bacino di sottogeneri distinti gli uni dagli altri, il videogioco non è per niente semplice da traslare in un altro medium (ecco i 10 migliori adattamenti di sempre).
Ed è principalmente questa difficoltà ad aver decretato il fallimento critico ed economico della maggior parte delle pellicole contenute in questo articolo. Alcuni di questi titoli si sono rivelati un totale buco nell’acqua, colpa forse di scelte narrative discutibili e di effetti speciali non del tutto all’altezza. Con il senno di poi, però, molti di questi stessi film sono stati rivalutati con il tempo e hanno persino conquistato il titolo di cult.
In barba ai successi cinematografici, oggi vi vogliamo parlare di 8 trai i film tratti dai videogame più sottovalutati nella storia del cinema.
1) Hitman (2007)
Per comprendere l’importanza dell’adattamento cinematografico, è essenziale conoscere la serie di videogiochi da cui trae ispirazione. Hitman è uno dei titoli più riconoscibili nel genere stealth, caratterizzato da meccaniche che premiano l’approccio silenzioso, come camminare lentamente, nascondersi, evitare combattimenti diretti e utilizzare gadget o abilità speciali per superare ostacoli. Nei panni dell’Agente 47, un letale assassino clonato, il giocatore esplora ambienti complessi per eliminare gli obiettivi che gli sono stati assegnati. Utilizzando a proprio vantaggio, non solo le armi ma anche una combinazione di pianificazione, strategia e sangue freddo. La serie videoludica è diventata famosa per le sue dinamiche di gioco aperto, che permettono ai giocatori di scegliere diverse modalità per completare le missioni.
Diretto da Xavier Gens, il film del 2005 tratto dal vodeogame è stato un primo tentativo di trasportare l’essenza del gioco sul grande schermo. La pellicola vede Timothy Olyphant nei panni dell’Agente 47, un personaggio enigmatico e spietato, riconoscibile per il suo completo nero, la cravatta rossa e il codice a barre sulla nuca. Sebbene Olyphant non fosse l’attore più popolare all’epoca, con la sua interpretazione ha cercato di dare vita a un personaggio che, nel videogioco, era quasi interamente definito dalle sue azioni piuttosto che dalla sua personalità. Hitman segue l’Agente 47 braccato sia dai suoi creatori sia dalle forze dell’ordine internazionali. Il film tenta di esplorare temi come la manipolazione genetica, il destino e il libero arbitrio optando al contempo per una narrazione più lineare e ricca di azione lontana dal mondo aperto tipico del videogioco.
Al suo debutto, Hitman è stato accolto da una valanga di critiche. Rivolte principalmente contro la sceneggiatura e il casting di Timothy Olyphant. Un altro punto dolente è stato il modo in cui il film tratto dal videogame ha gestito la componente stealth.
Tutti questi aspetti negativi hanno inevitabilmente messo in ombra i punti di forza della pellicola. Innanzitutto la cura per l’estetica e l’atmosfera: dall’aspetto dell’Agente 47 all’utilizzo di una fotografia fredda e stilizzata che ricrea quella originale. Le scene d’azione, pur non sempre fedeli allo spirito stealth del videogioco, hanno una buona coreografia e risultano spettacolari. In particolare, la sequenza di combattimento nella stazione ferroviaria è stata molto apprezzata per la sua intensità e il montaggio serrato.
2) Lara Croft: Tomb Raider (2001)
Chi è Lara Croft? Protagonista della serie di videogiochi Tomb Raider, creata dalla software house britannica Core Design nel 1996 e successivamente sviluppata da Crystal Dynamics, Lara è l’archeologa più famosa del mondo pop culture. La controparte di Indiana Jones è diventata uno dei personaggi femminili più riconoscibili nel mondo dei videogiochi e ha contribuito alla popolarità delle protagoniste femminili nei media. Certo non dimentichiamo che è stata anche oggetto di critiche riguardo alla rappresentazione sessualizzata delle donne nei videogiochi, specialmente nelle prime incarnazioni del personaggio. Sessualizzazione accentuata notevolmente dalla scelta della sua interprete cinematografica.
La scelta di Angelina Jolie per il ruolo di Lara Croft è stata una decisione fondamentale per il successo commerciale del film tratto dall’omonimo videogame.
La Jolie, già vincitrice di un Oscar, ha portato un’enorme attenzione mediatica al progetto, contribuendo a trasformare Lara Croft in una delle eroine d’azione più riconoscibili del cinema. La sua performance è stata elogiata per aver incarnato perfettamente lo spirito del personaggio videoludico e, inutile negarlo, anche per averne ricalcato gli aspetti fisicamente più sensuali.
Il film, diretto da Simon West, segue Lara nella sua missione di ritrovare due parti di un antico artefatto, il “Triangolo della Luce”, che ha il potere di controllare il tempo. Questa ricerca la porta a viaggiare attraverso diverse località esotiche e affrontare sfide letali. Il film fonde avventura, mistero, umorismo e romance regalando un film d’azione che ricorda da vicino i lungometraggi di Indiana Jones.
Lara Croft: Tomb Raider ha anche contribuito a consolidare Angelina Jolie come star di film d’azione, dando impulso alla sua carriera in quel genere.