Non sempre il finale cinematografico è la conclusione originariamente pensata, potrebbero infatti esistere dei finali alternativi che non ce l’hanno fatta. Tali finali però, almeno secondo il popolo di Reddit, sarebbero stati, spesso e volentieri, la scelta più sensata per le pellicole presenti in questa lista. Perché allora sono stati messi da parte? I motivi, come sempre, sono tanti: divergenze creative, fattore soldi, possibilità di sequel.
Ecco quindi 10 film i cui finali alternativi, stando alle parole degli utenti Reddit, avrebbero potuto cambiare l’esito del successo della pellicola in meglio.
1) Zombi (1978)
Si tratta del secondo capitolo della trilogia ideata e diretta da George Romero, papà degli zombie al cinema. Tuttavia il progetto originale del regista, composto da Night of the Living Dead, Dawn of the Dead, appunto, e Day of the Dead, venne meno quando furono prodotti successivi lungometraggi. L’ultimo è Survival of the Dead – L’isola dei sopravvissuti, del 2009.
Ad ogni modo, Dawn of the Dead segue un gruppo di sopravvissuti dopo l’apocalisse zombie che si è abbattuta negli Stati Uniti durante il primo film (la notte). In questo caso i protagonisti sono un giornalista, due poliziotti e una donna incinta, tutti in cerca di una via di salvezza per sfuggire ai morti viventi che hanno conquistato intere cittadine. Il film si conclude con Peter e Jane che riescono a scamparla e a fuggire insieme su un elicottero. Non era questo però il destino che Romero aveva inizialmente in serbo per loro. Stando alla sceneggiatura originale, infatti, di fronte alla catastrofe e alla morte di tanti loro compagni e amici, Peter e Jane avrebbero dovuto uccidersi. Il primo sparandosi, la seconda autodecapitandosi con le pale dell’elicottero.
2) L’armata delle tenebre (1992)
Anche in questo caso parliamo di trilogie horror diventate un cult con il passare del tempo. Chiunque sia appassionato del genere non può non conoscere né tantomeno non avere, almeno una volta nella vita, La Casa di Sam Raimi. Decisamente meno ispirato rispetto al primo film, L’armata delle tenebre è stato riscoperto dal grande pubblico solo molto tempo dopo la sua uscita. L’incubo del protagonista riprende esattamente da dove lo avevamo lasciato. Ash viene risucchiato in un tunnel spazio-temporale che lo porta in un Medioevo controllato dalle forze del male. Per tornare nel suo tempo un mago gli dona delle gocce ed è così che il nostro Ash torna alla vita di sempre. O quasi.
In origine, le gocce prese da Ash sarebbero dovute essere più del dovuto così da trasportare l’eroe non nel presente ma addirittura in un futuro post-apocalittico. L’idea, però, fu scartata dai produttori che optarono invece per una sorta di lieto fine.
3) 1408 (2007)
Tra i numerosi adattamenti dalle storie di Stephen King è forse tra i più riusciti. 1408 è il racconto di uno scrittore, Mike (John Cusack), che decide di passare la notte in una stanza molto d’hotel molto particolare e tristemente note, per dimostrare che non è affatto infestata. Sfortunatamente per lui invece lo è. L’adattamento cinematografico si distanzia moltissimo dalla controparte letteraria soprattutto nel finale. Anzi nei finali. Avete capito bene.
Dovete sapere, infatti, che il film presenta un finale canonico e tre finali alternativi ma nessuno di questi corrisponde a quello scritto da Stephen King.
4) The Descent – Discesa nelle tenebre (2005)
In molti sono assolutamente convinti che tra i finali alternativi scartati quello di The Descent avrebbe cambiato il destino della pellicola da “mediocre” a “cult”.
The Descent è un horror del 2005 che racconta di tre amiche, appassionate di speleologia e altri sport estremi che decidono di esplorare insieme alcune grotte tra i Monti Catskill, un anno dopo che una tragedia ha colpito una di loro. Le tre rimangono però intrappolate sotto terra, alla mercé di bestie cannibali che abitano proprio quelle grotte da centinaia di anni. Nessuna di loro sopravvive, a parte Sarah (Shauna Macdonald) che riesce a trovare una via d’uscita e a scappare via.
Nella versione originale inglese, non censurata dal montaggio americano, il finale è notevolmente diverso. Sarah, infatti, non è riuscita a scappare via davvero e quella che vive è solo un’illusione, da cui presto si risveglia per rendersi conto di essere ancora bloccata nelle grotte.
5) La piccola bottega degli orrori (1986)
Il film del 1986, diretto da Frank Oz, è l’adattamento dell’apprezato musical di Broadway. Ancora oggi, La piccola bottega degli orrori è una delle produzioni più frequenti nel panorama teatrale che vanta persino una versione con Jake Gyllenhaal nei panni del protagonista. Ma quale è la trama? Siamo a New York, negli anni Sessanta. Seymour Krelborn è un umile fioraio che lavora nel negozio del signor Mushnick, insieme alla bella Audrey, di cui è innamorato. Un giorno, Seymour compra una strana pianta esotica da un negozio cinese durante un’eclissi e decide di utilizzarla per attirare i clienti. Ma la pianta non è come tutte le altre e chiederà ben presto un prezzo da pagare sempre maggiore al povero Seymour.
Il finale cinematografico vede Seymour sconfiggere la pianta carnivora e fuggire con Audrey ma quello originale si concludeva, invece, in un bagno di sangue.
6) The Butterfly Effect (2004)
lasciamo per un po’ in pace l’horror e gettiamoci adesso in pasto alla fantascienza. Il titolo del film fa riferimento all’effetto farfalla, una teoria matematica e fisica secondo la quale piccole variazioni in un dato momento producano grandi variazioni a lungo termine. Evan Treborn (Ashton Kutcher) scopre di poter viaggiare nel tempo, tornando indietro a momenti traumatici del suo passato per poterli rivivere e cambiare. Ma ogni volta che modifica qualcosa, anche il suo presente cambia e i peggio. Per poter salvare la vita dei suoi amici e della donna che ama, Evan decide così di tornare un’ultima volta indietro per allontanare Kayleigh prima che possano diventare amici.
Il finale previsto nella director’s cut è ancora più cupo e tragico. Evan, infatti, decide di tornare nel passato al momento in cui non era ancora nato, suicidandosi con il cordone ombelicale.
7) The Abyss (1989)
James Cameron e il mare. Un amore infinito. Un amore che il regista ha portato al cinema ben prima di Titanic e Avatar. Nel 1989 esce al cinema The Abyss, con protagonisti Ed Harris e Mary Elizabeth Mastrantonio nei panni di due ingegneri alle prese con un sottomarino nucleare affondato, strani esseri marini e la vastità dell’oceano. Anche qui i militari non ci fanno una gran bella figura mentre il nostro eroe designato fa di tutto per proteggere questi “nativi del mare” pacifici.
L’intera produzione di The Abyss fu davvero molto travagliata tanto da creare un ambiente di lavoro difficile e mal gestito. Anche il finale deve averne risentito, tanto che quello originale presente nella director’s cut prevedeva una risoluzione decisamente diversa.
8) Signori, il delitto è servito (1985)
Basato sul celebre gioco da tavolo Cluedo (ne avete mai provato uno a tema serie tv?) il film all star del 1985 è la perfetta pellicola da vedere in queste sere d’estate. Abbiamo sei sconosciuti, abbiamo le stanze, abbiamo le armi dell’omicio e abbiamo anche gli omicidi. Insomma, si tratta in tutto e per tutto di un adattamento alla lettera del gioco. Resta solo da scoprire chi sia il colpevole o la colpevole. Inoltre, una particolarità del film è che sono presenti tre finali alternativi, tutti svelati dal maggiordomo e mostrati uno dopo l’altro. Due sono falsi e uno solo è vero, però. E nel DVD, viene data allo spettatore la possibilità di scegliere il finale prima di iniziare il film. Proprio per questa sua caratteristica interattiva, il film non è stato molto apprezzato all’inizio. Solo con il tempo è diventato un cult.
Ma secondo alcuni utenti di Reddit proprio la scelta di diffondere i diversi finali alternativi al cinema ha contribuito al successo postumo della pellicola.
9) Terminator 2: il giorno del giudizio (1991)
È il film migliore del franchise, anche senza finali alternativi.
Il secondo capitolo della saga di Terminator vede Sarah Connor (Linda Hamilton) e il figlio adolescente John in fuga da un altro terminator venuto dal futuro e decisamente più avanzato, T-1000. Questa volta, però, non combattono da soli perché al loro fianco ritroviamo una faccia nota che stavolta è dalla loro parte. Terminator 2 si conclude con il sacrificio del T-800 e Sarah che, per la prima volta ottimista, pensa che il futuro non sia per forza scritto. Nel finale originale veniva addirittura mostrato come il Giorno del Giudizio fosse stato effettivamente scansato, con l’umanità ignare e felice e Sarah Connor invecchiata.
Un tale finale, però, non avrebbe reso possibili i sequel che sono arrivati dopo. La scelta di Cameron di lasciare un finale aperto è stata dunque una decisione esclusivamente di marketing che non tutti hanno condiviso.
10) Io sono leggenda (2007)
Will Smith regge totalmente sulle proprie spalle questo adattamento dell’omonimo romanzo scritto da Richard Matheson. Anche se la trama è molto diversa (nel libro si parla di vampiri in senso stretto, qui invece di infetti), i due progetto condividono la presenza di un unico essere umano in lotta contro una società di mostri. Robert Neville si muove solitario, in compagnia del suo cane, tra le strade di una desertica New York, dopo che un’epidemia di proporzioni globali ha infettato tutti gli esseri umani. La missione di Robert è quella di trovare una cura per questa malattia, cosa che riesce a fare, in effetti, nel finale cinematografico.
Se nel finale mostrato al cinema, Robert si sacrifica per far si che la cura arrivi a una colonia di umani sopravvissuti, nel finale alternativo le cose sono un po’ diverse. Non solo Robert si salva ma si rende anche conto che gli infetti hanno, effettivamente, creato una nuova società e sono capaci di provare sentimenti. Ai loro occhi, lo scienziato con i suoi esperimenti è il vero mostro.